Posts Tagged ‘Dan DiDio’

Gulp! Il viaggio nel tempo è impossibile!

sabato, luglio 30th, 2011
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Qualcuno avvisi Brainiac 5, perchè comuni scienziati terrestri del XXI secolo potrebbero avergli rotto le uova nel paniere.

Leggo sul sito del Corriere della Sera, infatti, che un gruppo di ricercatori di Hong Kong sarebbero riusciti, smentendo addirittura Albert Einstein, a dimostrare – gosh! – l’impossibilità del viaggio del tempo:

È stata messa definitivamente la parola fine alla possibilità di realizzare il sogno del viaggio nel tempo?
Con il loro studio sul singolo fotone, cioè le singole particelle di luce, un gruppo di scienziati di Hong Kong [sono] riusciti a dimostrare che effettivamente nulla è più veloce della luce, come aveva stabilito Albert Einstein nella teoria della relatività. La probabilità di un viaggio nel tempo è infatti legata alla possibilità di superare la velocità della luce.

Per fortuna, Dan DiDio si era già portato avanti in questo senso. Come dimostra questo messaggio Facebook della scorsa settimana, con il quale il Co-Publisher DC ha annunciato di aver già chiuso le porte del Timestream nella nuova continuity post-Flashpoint:

Messaggio Facebook di Dan DiDio del 19-07-2011

Messaggio Facebook di Dan DiDio del 19-07-2011

Il bello di essere un “pianificatore”, presumo.

DCnU: Superman impara ad usare i suoi poteri da “giovane adulto”; Supergirl, secondo reboot!

martedì, luglio 19th, 2011
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Join the campaign to ask DC to keep Superman as a part of the Legion of Super-Heroes' origin!

Superman (vol.III) #2

Superman (vol.III) #2

Quasi a voler spegnere il mio blando ottimismo di ieri, Jim Lee e Dan DiDio hanno esposto in un’intervista a Newsarama le caratteristiche del “nuovo” Uomo d’Acciaio post-Flashpoint.
E, per quanto il progetto delineato dai due Co-Publisher abbia aspetti anche molto interessanti, come il ritrovato celibato per Clark Kent, a me pare evidente l’infausta intenzione – a onor del vero, non ancora esplicitata ufficialmente – di estromettere ancora una volta la Superman Family dal mythos della Legione.
Di seguito, ecco gli highlights delle dichiarazioni di Lee e DiDio, che già stanno facendo discutere la rete:

DiDio said Action Comics by Grant Morrison and Rags Morales will take place five years in the past at the “dawn of the age of superheroes,” with Superman introduced as more of a young, isolated alien who’s trying to find his place in the world, [learning his powers, and learning how people react to him,] without his parents to help him. The comic will show him developing his costume, starting out in a pair of jeans, and discovering his powers, since he cannot fly but only leaps over tall buildings. […]

[Also, in the stories set present day,] Clark Kent will have a new status quo at the Daily Planet and will be a bachelor. […]

“We wanted to have that sense of isolation that might come with being an alien among men,” DiDio said. “The two choices that were made, with both his parents being dead and not being married, isolated Clark a little bit more, so that he really had to do more exploration about mankind. There wasn’t that one strong human tether that he was bonding with and learning through. […]

Clark will have been guided as a youth by the Kents, before their death. […]

The theme of isolation will be further emphasized as Clark Kent has a sense of being an “alien.” That sense of alien separation is not only being heightened in Superman and Action Comics, but also in Supergirl, where Clark’s cousin will arrive on Earth for the first time. […]

DiDio admitted that one of the motivations for rebooting Superman was the fact that the last time it was done — by John Byrne in the mid-1980’s after Crisis on Infinite Earths — the Superman comic was a huge success. […]

In sostanza, nella continuity settembrina Superman avrà iniziato a rapportarsi coi suoi poteri solo da giovane adulto, e solo dopo essere già rimasto orfano dei genitori adottivi. L’idea, a mio avviso condivisibile, è quella di accentuare il senso di solitudine e di “outsiderness” del personaggio, in maniera tutto sommato affine a quella della Silver Age.
Tuttavia, per chi non lo sapesse, nelle classiche storie di Superboy il giovane Kal-El era invece ancora accompagnato, agli esordi della sua attività eroica, dal supporto dei genitori, vere e proprie bussole morali i cui insegnamenti contribuirono a formare non solo lo spirito di Clark come uomo, ma soprattutto quello del potente “dio in Terra” Superman.
Non a caso, come già accennato nella mia lettura storico-critica di Adventure Comics (vol.I) #247, i comics del Ragazzo del Domani erano più solari e lieti di quelli della sua controparte adulta, caratteristica che ai tempi contribuì senz’altro al notevole successo del personaggio, a lungo forse più popolare dell’originale da cui era derivato.

Supergirl (vol.VI) #2

Supergirl (vol.VI) #2

Certo, questo non significa che nel DC Universe post-Flashpoint Superman non possa aver fatto parte in qualche modo della Legione, appunto, da “young adult”.
D’altronde, stando alle informazioni trapelate nelle ultime settimane, il nuovo DCU avrà visto l’alba della “age of superheroes” da circa cinque anni, e da altrettanti, a quanto pare, sarà in attività la Legione del “volume seven”, in un parallelo di tempistiche che suona se non altro come una coincidenza “sospetta”.

Eppure, era stato anche detto che le storie del team futuribile avrebbero preso le mosse, procedendo come se nulla fosse, da quelle edite nell’ultimo periodo. Tra le quali, – vale la pena di ricordarlo, quantomeno per la memorabile recensione di El Braino – “Supergirl (vol.V) Annual” #2, albo che adattava alla realtà post-Crisis gli exploit futuribili di Supergirl nella feature legionaria anni Sessanta di “Adventure Comics” (vol. I).
Invece, come appena esposto da Lee e DiDio, e ribadito sempre a Newsarama dagli sceneggiatori di “Supergirl” (vol. VI) Michael Green e Mike Johnson, il personaggio della Ragazza d’Acciaio subirà un reboot completo… e, per inciso, che palle: la stessa operazione fu realizzata l’ultima volta, a cura di jeph Loeb, solo nel 2004.

A questo punto, tutto è davvero possibile. Anche perchè, ad esempio, la caratterizzazione di Superman come outsider si sposa perfettamente con il ritratto della Legione dipinto nel 2008 dal pezzo grosso Geoff Johns, durante la sua ottima gestione di “Action Comics” (vol. I).
Fa preoccupare, però, il richiamo finale dei Co-Publisher DC all’opera di John Byrne: fu proprio l’amabile autore canadese, forte di un’assurda antipatia personale nei confronti di Cosmic Boy e soci, a tagliare nel 1986 il cordone tra questi e il Superboy originale, dando il là al “train wreck” che avrebbe poi condotto a due reset e alla generale demolizione di quella che allora era una delle proprietà di punta della DC Comics.

Insomma, lo psicodramma continua: restate sintonizzati! (e diffondete il più possibile il link a questa iniziativa su Facebook!)

Ufficiale: a settembre “Legion Lost” e il “volume seven”!

mercoledì, giugno 8th, 2011
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Dopo un’attesa che pareva non finisse mai, The Source ha finalmente rivelato i nomi degli autori che dal prossimo settembre accompagneranno la Legione dei Super-Eroi nell’ultimo, discusso, reboot del DC Universe.
E a quanto pare, – incredibile a dirsi considerato lo scarso successo di vendite di cui attualmente gode il franchise futuribile – Saturn Girl e soci continueranno ad essere presenti sugli scaffali dei comics shop con ben due titoli.

Il primo, “Legion Lost” (vol. II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (disegni), è probabilmente una delle due miniserie la cui esistenza era stata lasciata trapelare in rete qualche settimana fa dal penciler Chris Batista.
Si presume dunque che a questa limited series ne seguirà un’altra, nel 2012, illustrata appunto da Batista: sarà un seguito della prima o, così come accadde nel biennio 1997-98, alla collana madre della Legione saranno affiancate una serie di miniserie di approfondimento, slegate l’una dall’altra?
In basso, la copertina del #1 di “Legion Lost” e il testo della relativa solicit, che descrive le peculiari premesse della trama:

Legion Lost (vol. II) #1

Legion Lost (vol. II) #1

Seven heroes from the 31st century have traveled back to the present day. Their mission: Save their future from total annihilation. When the future tech they brought with them fails, they find themselves trapped in a nightmarish world and an ultimate struggle to survive. LEGION LOST #1 will be written by Fabian Nicieza and illustrated by Pete Woods, fresh off an acclaimed run of Action Comics.

L’altro titolo della lista è, com’era inevitabile, “Legion of Super-Heroes” (vol. VII). Al timone, ancora una volta, la mummia Paul Levitz, supportata alle matite dal bravo Francis Portela, già parte dell’equipe grafica del volume precedente.
La copertina del #1, riprodotta in basso, è di Karl Kerschl:

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

In the 31st century, the Legion of Superheroes is reeling from the loss of seven of their finest — and trying desperately to keep their youngest recruits alive against a series of terrible new threats. LEGION OF SUPERHEROES #1 will be written by fan-favorite Legion writer Paul Levitz and illustrated by Francis Portela.

Del rilancio della Legione ha inoltre parlato, nel corso di un’intervista al sito io9.com, il Co-Publisher DC Dan DiDio: (altro…)

DCU post-Flashpoint: gli autori che vorrei sulla Legione

giovedì, giugno 2nd, 2011
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Flashpoint #1 (2011)

Flashpoint #1 (2011)

E così da settembre, al termine del crossover “Flashpoint”, tutti gli albi DC Comics ripartiranno dal #1, con la Legione destinata a tornare in un presunto revival di “Legion Lost”.
Delle 52 (!) collane della “nuova era”, molte riprenderanno la tradizione di testate in corso oggi, ma in questi casi – stando all’intervista rilasciata da Dan DiDio al quotidiano USA Today – cambieranno quasi certamente il team di autori.
Chi sarà, quindi, ad occuparsi della Legione dei Super-Eroi dal prossimo autunno?

Sul versante grafico, di certo non rivedremo Yildiray Cinar, il quale – rivela The Source – illustrerà “The Fury of Firestorm” su testi di Ethan Van Sciver e Gail Simone.
Non si tratta, a mio avviso, di una grave perdita. Cinar è bravo, sia chiaro, ma troppo old school per un franchise che già puzza di vecchio (sigh). Inoltre, è stato troppo spesso costretto a mantenere scadenze per lui troppo dure, col risultato più che occasionale di lavori uber-frettolosi come, di recente, sul #13 del “volume six”.

Ai testi, invece, è assai probabile che l’attuale sceneggiatore Paul Levitz mantenga la cadrega in cabina di regia.
Dopo la defenestrazione dalla poltrona di colletto bianco nel 2009, infatti, appare evidente come l’ex President & Publisher sia stato relegato a scrivere la Legione come un animale parcheggiato in una riserva naturale, in una via di mezzo tra senso di pietà e gratitudine aziendale per gli anni spesi in prima linea.
Non importa che, ormai, il cinquantaquattrenne di Brooklyn abbia totalmente disimparato il mestiere di scrivere, e che di conseguenza le vendite delle testate da lui scritte siano in caduta libera: solo un pubblico di nostalgici come quello della Legione potrebbe ormai tollerare il Levitz di oggi, in nome dei bei tempi andati quando, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, l’autore scrisse alcune delle pagine migliori del team futuribile.

Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire, e chissà che, ad esempio, Levitz non venga spostato a svernare nei pascoli della Justice Society, altro suo successo di gioventù che da settembre sarà orfano – o almeno, così sostiene CBR – dell’attuale scriba Marc Guggenheim.

Travolto da un vento atomico di ottimismo, ho pensato dunque di stilare una lista degli autori che mi piacerebbe vedere all’opera sul futuro titolo dedicato all’equipe di Saturn Girl e soci.
Si tratta di possibilità verosimili e non fantascientifiche: quasi tutti i nomi da me proposti – qui elencati in ordine di preferenza – sono sul libro paga DC, ed alcuni hanno persino già lavorato, anche solo marginalmente, sulla Legione.
Curiosi? Non vi resta che cliccare di seguito e procedere la lettura dell’articolo! (altro…)

Cambi di rotta per Adventure Comics e R.E.B.E.L.S.

martedì, marzo 22nd, 2011
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Il manifesto del C2E2 2011, disegnato da Ivan Reis

Il manifesto del C2E2 2011, disegnato da Ivan Reis

Lo scorso weekend, i fumettofili di Chicago e dintorni si sono ritrovati alla convention del C2E2, appuntamento di importanza crescente non solo per i fan in cerca di arretrati o di autografi, ma anche per gli editori, che anno dopo anno tengono in caldo per l’evento novità sempre più succose da snocciolare nel corso delle tradizionali conferenze.
O almeno, così vale per tutte le major che non sono la DC. A quanto risulta dai report dei soliti siti di settore, infatti, la publishing house newyorkese non si è lasciata andare ad alcun annuncio particolare, limitandosi alla confezione dei soliti panel strappa applausi, come un bambino in cerca di approvazione o qualcosa del genere.

Tuttavia, il caso vuole che l’unica informazione degna di nota dal DC Nation del C2E2 riguardi proprio la Legione, e in particolare il futuro della sua permanenza sull’antologica “Adventure Comics”:

DiDio said “Adventure Comics” will likely become a “Showcase”-style book, responding to a question about the “Brightest Day” characters unlikely to support their own series at this point.

Insomma, il team futuribile sembra destinato a sloggiare dalle pagine di “Adventure Comics”, per lasciare il posto a qualcuno dei personaggi sopravvissuti alla maxiserie “Brightest Day”, di Geoff Johns e Peter Tomasi. D’altronde, mentre il sequel di “Blackest Night” è un buon successo al botteghino, la noiosa opera di Paul Levitz soffre una dolorosa e costante emorragia di lettori, e non ci si poteva certo aspettare che la testata proseguisse l’imbarazzante trend senza subirne i contraccolpi.
In un contesto più ricettivo all’universo futuribile della DC, una chance su “Adventure Comics” avrebbe magari potuto essere concessa alla Legione dei Super-Criminali, protagonista questo mese di un albo speciale tutto per sè. A spegnere subito eventuali speranze in tal senso ci ha pensato però l’editor Eddie Berganza, nel corso della conferenza DC Icons:

Is there a chance for an ongoing Lex Luthor or the Legion of Supervillains series? Berganza: “There’s always possibilities.” DiDio says the book where the villains are the lead are tough to sustain: They either fight villains and become kind of heroes, fight heroes and lose, or fight heroes and win and start killing off your stable.

Approfitto dell’occasione per aggregare un’altra notizia di queste ore, anche se non proviene da quel di Chicago. Tony Bedard, sceneggiatore del morente spin-off legionario “R.E.B.E.L.S.” (vol. II), ha infatti dichiarato a Newsarama di avere dei progetti in ballo per l’equipe di Vril Dox II e soci, la cui avventura editoriale potrebbe dunque continuare anche dopo la chiusura della collana loro dedicata:

Nrama: The cancelation of R.E.B.E.L.S. disappointed your fans. Do you know if any of those characters will show up anywhere else this year? Did you at least raise their profile to the point that they’ll be seen in DCU books — or maybe even the Green Lantern universe?

Bedard: My main mission on that book was to raise the profile of Vril Dox, the Omega Men, and so on. I think we did accomplish that, and now we have to keep building on it. I have a project in the works that will have a cosmic scope and will revisit some of these non-Lantern DC space characters, but it’s too soon to discuss. We may have cameo appearance in Green Lantern Corps too, but the focus will remain on John and Kyle in that book.

In depressione da DC Comics

sabato, ottobre 16th, 2010
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Legion of Super-Heroes (vol.IV) #47

Legion of Super-Heroes (vol.IV) #47

Riaprendo finalmente il pannello di controllo del blog, mi sono stupito nel leggere la data del mio ultimo articolo: 14 settembre 2010. Un mese fa.
Certo, a tenermi lontano dalla tastiera del pc sono stati soprattutto gli impegni della vita quotidiana, specialmente di studio. Ma anche un’altra ragione, sulla quale ho casualmente avuto modo di riflettere da qualche giorno.

Come i miei tre o quattro lettori senz’altro già sanno, ho il piacere di partecipare alla comunity del Forum di Glamazonia.it, il sito che ospita in seno le pagine virtuali che avete di fronte. In quella sede, nella sezione dedicata ai fumetti DC, mi trovo spesso a commentare le uscite dell’editore newyorkese, limitatamente alle mie letture. Tuttavia, i miei messaggi sul tema sono da tempo caratterizzati da toni sempre e solo negativi, anche in maniera molto aspra, così come le reviews che pubblico periodicamente sul blog.
Incuriosito da tale atteggiamento, un utente del Forum mi ha dunque sfidato, in amicizia, a consigliarli qualche buon comic mainstream contemporaneo, se non altro per farsi un’idea dei miei gusti in materia, apparentemente così difficili. Gli ho risposto subito, di cuore. E, con mia stessa sorpresa, nella mia lista di “must” non compariva alcun titolo DC. Gosh, per tutte le assenze, Batman!
In effetti, da tempo i miei ordini di materiale DC sono in costante riduzione, al punto da mantenere ormai in abbonamento solo quelle pochissime serie, come i titoli legati alla Legione, che il maledetto istinto da collezionista mi proibisce (ancora) di disdire.

Ma perchè tanto odio? (altro…)

Fan Expo, BCC ’10: la Legione dice addio ad “Adventure Comics”

giovedì, settembre 9th, 2010
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Il teaser di "Flashpoint"

Il teaser di "Flashpoint"

Un’importante notizia legionaria frange, come un fulmine, il cielo di Toronto. Ce la riporta il sito Comic Book Resources, dritta dritta dalla conferenza DC Comics tenutasi alla recente convention del Fan Expo:

DiDio himself revealed that a new character would be headlining “Adventure Comics” after the superstar team of writer Geoff Johns and artist Andy Kubert completed next summer’s “Flashpoint” event miniseries.

In sostanza, una volta terminato “Flashpoint”, l’evento DC del 2011, la Legione dei Super-Eroi lascerà le pagine di “Adventure Comics” (vol. III), dove attualmente occupa il ruolo di feature principale con una saga retrospettiva di Paul Levitz e Kevin Sharpe.
È un annuncio, questo, che tutti i Legion-junkies sotto sotto già conoscevano: “The Early Years” è stata proposta fin dall’inizio come un progetto temporaneo, eventualmente estendibile solo in caso di grande successo – una possibilità, quest’ultima, che l’infima qualità di storie e disegni ha ben pensato di scongiurare a monte.
Viene da chiedersi se “Adventure Comics” e la Legione saranno in qualche modo coinvolti in “Flashpoint”, storia che pare avere a che fare coi viaggi nel tempo o qualcosa di simile, o se il fatto di aver indicato la saga di Geoff Johns ed Andy Kubert come spartiacque tra il vecchio e il nuovo corso dell’antologica DC sia legato ad altro.

Tuttavia, pur destinati a vedere dimezzata la loro presenza mensile sugli scaffali, Saturn Girl e soci potrebbero iniziare un’occasionale presenza tra i comprimari di “Superboy” (vol. IV), imminente collana di Jeff Lemire e Pier Gallo. Lo si è lasciato intuire ad un’altra convention, il Baltimore Comic-Con, come testimonia la sequente citazione dal solito report di CBR:

Will either Superboy or Supergirl be recurring “Legion” characters? Lemire’s “Superboy” is starting soon and you never have any idea who’ll turn up there, the panel teased.

Beh, meglio che niente, no?

ComicsPRO: onori a Paul Levitz, critiche a DiDio

mercoledì, marzo 31st, 2010
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La scorsa settimana si è tenuto a Memphis, Tennessee, l’annuale meeting di ComicsPRO, associazione rivolta a riunire il maggior numero possibile tra le fumetterie d’oltreoceano.
La manifestazione, per addetti ai lavori, è stata seguita a tappeto dal blogger Mark Price, che ne ha raccontato sul sito Nerdage i numerosi appuntamenti. Tra questi, una notizia di certo gradita a tutti gli aficionados della Legione: Paul Levitz, attuale scriba di “Adventure Comics” (vol. III) e dell’atteso “volume VI” legionario, è stato insignito del ComicsPRO Industry Appreciation Award, onoreficenza così descritta da Price in questo articolo:

ComicsPRO created the award to honor those who work behind the scenes, from publishers, distributors, marketers and more, in bringing comic books to market.  ComicsPRO member retailers voted on the award, which ComicsPRO President Joe Field described as a “Hall of Fame” award.

Complimenti a Levitz, dunque, di cui i fumettari d’America hanno voluto celebrare i lunghi anni, da poco lasciati alle spalle, come President and Publisher di casa DC. Qui sotto, il video della premiazione:

Ma la convention di Memphis ha aperto le porte anche a qualche polemica, legata a un intervento del baffuto idraulico italoamericano Dan DiDio.
L’attuale co-Editore della DC, infatti, ha stupito tutti con una vera e propria dichiarazione di guerra: da oggi, il principale impegno della publishing house newyorkese sarà quello di surclassare gli avversari nella corsa verso i picchi delle classifiche. “Il nostro obiettivo è sconfiggere la Marvel”, ha detto DiDio, provocando il panico negli uffici della concorrenza.

Che le attenzioni del bullpen DC fossero indirizzate a concepire facili stratagemmi per accalappiare il pubblico, piuttosto che a concentrarsi su una più faticosa ma necessaria opera di innalzamento della qualità media delle storie, era evidente da tempo.
Di fronte alla grottesca sboronata di DiDio, il critico Tom Spurgeon si è interrogato con intelligenza sull’effettivo valore del premio in palio, e cioè del trono di dominatore delle charts Diamond:

There was a time when market-share goals made a lot of sense. That was 15 years ago, when Marvel great attempt at a headless (filmless) media empire had shareholders to impress and DC needed as many performance trump cards as it could muster to block the occasional divisional takeover bids from within the parent company. But at this point, no. Today, both of those companies hold positions of pride withing giant entertainment conglomerates that value them for reasons that have nothing to do with making the big space on a Milton Griepp pie chart.

I would suggest the vital task facing these companies isn’t to secure great market share but to grow the market entire. Selling 200,000 copies of the #4 comic book is a far worthier goal than to have the #1 comic book at 87,500. Sustaining or even making thrive comics other than the ones where everyone gets together to fight the super-powered ferret-headed love child of Darkseid and the Beyonder or whatever is a healthier situation creatively for the long haul in comics and exploitation into other media. So I hope there was some of that, too. Sorry I missed it.

Indiscrezioni sulla prossima comiconvention riportano che DiDio abbia in serbo una nuova, sorprendente dichiarazione di intento: “Sconfiggeremo il cancro!”

“L’anello no, no, scordatelo!”

mercoledì, marzo 10th, 2010
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Negli ultimi mesi, in occasione del crossover “Blackest Night”, la DC ha riscoperto lo strumento dei gadget come veicolo promozionale per la vendita dei fumetti.
Per incentivare il successo dell’evento ideato da Geoff Johns, l’editore newyorkese ha vincolato ad ordini en masse dei tie-in della saga la possibilità da parte dei comics shop di richiedere dei gadget molto attesi, le repliche in plastica degli anelli delle Lanterne Verdi e degli altri Corpi protagonisti del crossover.
Lo stratagemma di marketing ha funzionato così bene, riuscendo perfino a rinvigorire – momentaneamente – la salute di titoli moribondi come “R.E.B.E.L.S.” (vol.II), da indurre i piani alti al bis. Come promesso dal blog The Source, che ha così annunciato una nuova ondata di anelli, questa volta dedicati non solo a Green Lantern ma anche al redivivo Flash.

Di fronte a quest’ultima notizia, alcuni fan di Lightning Lad e soci si sono subito mobilitati per ottenere da Dan DiDio una simile propaganda a carattere legionario. D’altronde, una delle icone più vivide del team futuribile è proprio il Flight Ring, l’anello di volo, storico marchio che segnala l’appartenenza di un eroe alla Legione. E quale migliore occasione per l’eventuale lancio se non l’imminente volume VI di Paul Levitz e Yildiray Cinar, in uscita il prossimo mese di maggio?
L’iniziativa, cui fa eco Comics Alliance, nasce da alcuni blog come questo, che invitano gli aficionados a cercare di convincere DiDio sommergendolo di cartoline. Per chi se la sentisse di provarci, l’indirizzo al quale inviare la richiesta è il seguente:

Il più esilarante disclaimer della storia!

Il più esilarante disclaimer della storia!

LSH FLIGHT RING
c/o Dan DiDio
1700 Broadway
New York, NY 10019

Per quanto mi riguarda, da Legion junkie hard-core, del pataccone di plastica non me ne farei gran che. Piuttosto, sarebbe ora che venisse riproposta una replica del Flight Ring come si deve, realizzata in metallo come un gioiello vero e proprio.
Una simile meraviglia è stata già prodotta da DC Direct nel 1998, come testimoniato da questa pagina, ma è oggi quasi introvabile, perfino su eBay; al massimo, il noto sito di aste online ne offre qualche imitazione cinese, come questa, dal prezzo modico ma dalla qualità senz’altro discutibile.

A proposito della replica DC Direct, una piccola curiosità: tra il serio e il faceto, la scatola del gadget sottolineava agli acquirenti come l’anello contenuto al suo interno… non permettesse davvero di volare!
I lettori più increduli diano pure un’occhiata all’immagine qui a fianco, che testimonia visivamente il geniale disclaimer. Geniale, sì, ma anche tragicamente azzeccato: chissà quante vite di fanboy disperati sono state salvate da quella ironica avvertenza. Sì, Comic Book Guy, ce ce l’ho proprio proprio con te!

DC Entertainment: Lee e DiDio Co-Publishers, Johns nominato Chief Creative Officer

giovedì, febbraio 18th, 2010
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Da sinistra: Jim Lee e Dan DiDio

Da sinistra: Jim Lee e Dan DiDio

Dal battesimo di DC Entertainment, avvenuto con squilli e fanfare lo scorso mese di settembre, mancavano ancora all’appello le nomine di alcune figure chiave del nuovo colosso transmediale in seno a Warner Bros.
Nello specifico, ad essere attesi erano i nomi di coloro che si sarebbero spartiti l’ampia fetta di responsabilità lasciata vacante da Paul Levitz, President e Publisher DC dal 2002 al 2009 ed oggi tornato all’antico ruolo di scriba delle avventure della Legione.

Dopo una lunga attesa, la DC ha oggi svelato l’arcano con questo comunicato ufficiale: il ruolo di Publisher (Direttore Editoriale) sarà condiviso da Dan DiDio, ex Senior Vice President ed Executive Editor del DC Universe, e da Jim Lee, penciler extraordinaire ed ex Direttore Editoriale dei WildStorm Studios.
A sorpresa, ai due si aggiungerà anche il nome dello sceneggiatore Geoff Johns, per il quale è stata ritagliata l’inedita posizione di Chief Creative Officer. Ecco come il diretto interessato descrive i suoi futuri compiti:

Under the leadership of Jim and Dan, I’ll continue writing and giving my creative input as I have been in comic books. But expanding onto that, Diane’s asked me to take our comic book world, embrace it (as I do) and use it to lead the creative charge on bringing it all to film, toys, television, video games, animation and beyond.

Le altre due nomine della giornata, legate ad aspetti più strettamente manageriali, sono ben sintetizzate in questo articolo del blog The Beat:

Pat Caldon, a long-time DC veteran, will serve as Executive Vice President, Finance and Administration. The one new member of the executive team is John Rood, who has been named as Executive Vice President, Sales, Marketing and Business Development. Rood was most recently a SVP of marketing at ABC Family, but prior to that worked at WB in consumer products.
All five will report directly to Diane Nelson.

Personalmente non sono molto entusiasta della riconferma di DiDio, sotto la cui leadership la produzione DC è diventata sempre più morbosa e violenta, nello sciatto tentativo di attirare il pubblico più “maturo”.
Purtroppo, il nome del secondo Publisher non contribuisce affatto a tranquillizzarmi. Negli ultimi anni la WildStorm di Jim Lee è involuta sempre più verso lo stadio di vera e propria zavorra editoriale, perdendo per strada, sotto il giogo di un controllo sempre più stretto da parte degli allora vertici DC, quel carisma che nei primi anni del 2000 ne aveva caratterizzato l’ottimo successo. Insomma, negli ultimi anni la personalità da dirigente dell’artista di “WildC.A.T.S.” e “X-Men” non è parsa spiccare gran che, specie a fronte della continua emorragia di ottimi autori (Mark Millar, Warren Ellis) ed editor (Scott Dunbier) che oggi rimpolpano le schiere della concorrenza. Il mio timore è che, a conti fatti, Lee non si dimostri che un’ombra del discusso DiDio.

Di buono c’è che da oggi il progetto DC Entertainment può finalmente salpare le ancore, esportando il suo bastimento di eroi di carta verso mille altri media. Chissà che non ne guadagni qualcosa anche il povero, dimenticato, fumetto.