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Edicola legionaria: Legion Lost (vol.II) #1

sabato, settembre 17th, 2011
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Legion Lost (vol.II) #1

Legion Lost (vol.II) #1

E così, si comincia. Con il lancio, dall’ultima settimana di agosto, dei “new 52″, è ufficialmente iniziata una nuova era per il DC Universe. E, forse, per l’intero comicdom statunitense.
Ma al di là dei frivoli entusiasmi da fanboy e dei dettagli da annuari della nona arte, come si prefigurano le nuove collane DC – e nello specifico quelle della Legione – in quanto a contenuti?
Una parziale risposta in questo senso è giunta lo scorso mercoledi con l’esordio di “Legion Lost” (vol.II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (matite).

Devo ammettere che, nonostante i miei pregiudizi contro il mediocre Nicieza, la lettura non è così male.
Si tratta di un’avventura tutta azione e dal ritmo serrato. Qualcuno direbbe “senza pretese”, anche se a me pare un’espressione un po’ sciocca, visto che ogni fumetto DC (ogni fumetto? ogni storia?) almeno una “pretesa” ce l’ha eccome: quella di intrattenere. Diciamo magari, quello sì, che non si tratta di una portata per palati fini, ma valida giusto per un leggero (e, di tanto in tanto, necessario) snack.

Sulla trama ormai si sa già tutto, e anche di più. Per inseguire lungo i corridoi dello spaziotempo un terrorista, portatore sano di una terribile epidemia, una selezione di legionari sfida la “barriera Flashpoint” (sic) per ritrovarsi nel XXI secolo. Riusciranno i nostri eroi ad impedire che Alastor, il malvagio paziente zero, gambizzi col suo odio la storia dell’umanità? E riusciranno, soprattutto, a tornare poi a casa, mille anni nel futuro?
Un’idea di base interessante, radicata com’è nell’immaginario dell’America post-11/9 (anche se, a dieci anni da quella tragedia, forse è un po’… fuori tempo). Certo, ancora non riesco a capacitarmi di come possa funzionare nella forma di una serie regolare invece che come storyline circoscritta, ma credo che – indipendentemente dalla qualità del lavoro degli autori, beninteso – il mercato chiederà i conti all’editore abbastanza in fretta da non indurre a farsi troppi problemi su questo fronte.

Tuttavia duole sottolineare che, a una lettura attenta, alcuni elementi della vicenda sembrano quadrare poco (attenzione: segue qualche piccolo spoiler). (altro…)

Anteprima: trama e prime tavole di “Legion Lost” (vol.II)

venerdì, settembre 9th, 2011
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Colto da un desiderio di informare forse eccessivo, lo sceneggiatore Fabian Nicieza ha svelato al blog The Source il plot esatto dei primi sei episodi della sua “Legion Lost” (vol. II). Se non vi turba l’idea di rovinarvi la sorpresa, trovate le parole dello sceneggiatore riportate in basso.
Più innocua, invece, l’intervista semiseria rilasciata dallo stesso autore a Newsarama, sempre a proposito della sua ultima fatica per mamma DC: se preferite…!

For LEGION LOST, we really wanted to tell an opening arc that was very focused on the core characters coming back in time, feeling disoriented and dispirited, unable to ask anyone in the present day they know for help — and in many ways, fearful of doing anything for fear of making a bad situation worse.

The first 6 issues takes place over a week-long, desperate, rushing search for Alastor, the terrorist who came back in time to release a deadly pathogen. We even have a running clock telling you how many hours have passed since the pathogen was released and we also get glimpses of how it is beginning to spread, creating human/alien hybrid known as Hypersapiens.

By the end of the first arc, the heroes will all have been affected by the spread of the Hypertaxis pathogen, the media will know a deadly virus has been released across the planet, the lost Legionnaires will be blamed for it, and they will be wanted outlaws who are trying to help save the very world that is casting them as pariahs.

A proposito di spoiler, in questo articolo avevo segnalato un’affascinante ipotesi del blogger Matthew Elmslie, secondo il quale i criptici messaggi a firma “Alastor”, – lo stesso nome del villain di “Legion Lost” (vol. II) – comparsi online lo scorso mese di aprile, costituivano una sorta di viral marketing da parte di Nicieza.
A suo tempo l’idea non mi convinse, ma ora devo rimangiarmi tanto scetticismo: “Alastor” (nulla a che vedere con l’omonimo distributore di fumetti del Belpaese) era in effetti un alias della penna di Buenos Aires, e le sue lettere un vero e proprio prequel al nuovo spin-off legionario.
Sul forum di Legion World un paziente fan ha raccolto in un’unica discussione tutti i post di Alastor, che trovate a questo link: in basso, una mia selezione dei loro passi più significativi.

To Whom It May Concern,

My sister, Maryessa [Aghini Faud], is a freshman student at your university, living in the Allon Residence Hall. I am worried because I have not heard from her in several weeks and she has not responded to three of my communiques.

I am trying not to overreact, but it is unlike her to ignore my communiques. We have a very close relationship and that bond remained strong even after she emigrated to Earth for her studies.

You could understand my concern, considering all the news being reported about the “Humans First” isolationists committing hate crimes on aliens in Metropolis.

I do not have contact information for her roommates or teachers, or I would have tried to reach her through them.

I am hoping you may help me locate her to make sure she is safe.

Thank you for your assistance.

Alastor

Infine, ecco una ricca preview di “Legion Lost” (vol. II) #1. L’albo, illustrato da Pete Woods, uscirà negli States il prossimo 14 settembre.

Levitz, la mano destra, e le origini della Legione

lunedì, settembre 5th, 2011
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Legion: Secret Origins #2

Legion: Secret Origins #2

Uno dei progetti DC più affascinanti dei prossimi mesi è senza dubbio “Legion: Secret Origin”, miniserie in partenza ad ottobre che esplorerà i dettagli e lo sfondo, ancora inediti, della fondazione del team futuribile e del suo mondo.
Ai testi, Paul Levitz, che ne ha parlato in agosto nel corso di una lunga intervista a Comic Book Resources:

I think the idea on “Secret Origin” is that we’ve told the basic story of the incident that sparked the Legion a zillion times, any number of us has written versions of that. So when the guys asked if I was inclined I said yeah, but let’s do this with more emphasis on secret than on origin and try to use the six issues to try to focus on a number of things that we didn’t know was going on around the time the Legion was born, and really to enrich the universe, enrich the characters, because it is the origin of these characters.

[…] The status of the Legion in the UP is something we explore a lot in the “Secret Origin” series. There’s always been a couple of fundamental, largely unanswered questions about the Legion. One, many of these characters have the same power as other people on their planet — what makes them so special that they’re the singular person who “represents” that world within the Legion? [And] why is this bunch of relatively young people so important to the United Planets and the world of the future? So both of those are questions we’re asking and hopefully answering effectively in the “Secret Origin” series.

Approfittando del reboot post-Flashpoint, alla DC si è deciso di dare una rinfrescata anche ai costumi storici di Saturn Girl e soci (potete osservarli meglio cliccando sull’immagine in altro a destra), in una sorta di (graditissima!) retcon guardarobiera.
Sulle pagine del forum di Legion World, il penciler Chris Batista, stilista dei “nuovi vecchi” costumi, ha elencato le sue fonti di ispirazione nel redesign:

[Cosmic Boy’s costume is] a combination of his classic, giffen’s and Sprouse’s. I took the best from all. All of their classic outfits are getting reworked to make them feel not dated.

Un aspetto – koff koff! – curioso del progetto riguarda il contatto dell’autore (non oso scrivere “controllo”, trattandosi di un’opera mainstream e non autoriale) con il materiale da elaborare come struttura della storia.
Per quanto lo sceneggiatore abbia deciso di focalizzare il racconto su eventi precedenti l’incontro della Legione con Superman, infatti, trovo assurdo che, come egli stesso ha confessato a CBR, non possa vantare al momento neppure la certezza che quell’evento sia di fatto mai avvenuto “nel canone”.
Ecco le parole esatte sull’argomento da parte di Levitz, che ricordo essere anche la mente dietro al “volume seven”, l’attuale collana regolare sugli eroi del XXXI secolo:

Clearly there will be a relationship back to Kal-El, Clark Kent, however you want to define him. We’re not revealing at this point exactly how all of that works in part because we’re watching what Grant [Morrison] is doing; he’s really taking the lead with the transitions on Superman and the more we can see what tone he’s going for and how he’s fitting it together, the more likely we are to be able to fit in nicely with that.

Sulla DC Message Board ufficiale, anche il collega Fabian Nicieza, scriba di “Legion Lost” (vol. II), ha espresso l’identico dubbio:

I honestly don’t know that [the upcoming Superboy has the same continuity as the current one], but from the solicitations and interviews, it sounded like a revised backstory, so we’ll see. I’ll probably find out the same time as you do…

A onor del vero, a domanda specifica da parte del sottoscritto Nicieza ha chiarito che in questo caso non si tratta, a suo dire, di un’informazione celata da parte degli editor, ma semplicemente non ancora richiesta dagli sceneggiatori, in quanto ritenuta ad ora non necessaria.
Tuttavia, dalle parole di Levitz si direbbe piuttosto che il bullpen legionario sia più che altro in attesa di scoprire le intenzioni di Grant Morrison sul tema, come accade ai comuni lettori. Ma è possibile che negli uffici degli editor DC non esista neppure un banale appunto dello scozzese in questo senso? E Levitz e Morrison non comunicano tra loro? Quando si dice che “la mano destra…!”.

Avvistamenti legionari: ottobre 2011, il mese di… Superboy?!

mercoledì, luglio 20th, 2011
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Join the campaign to ask DC to keep Superman as a part of the Legion of Super-Heroes' origin!

DC Comics Presents: Superboy's Legion

DC Comics Presents: Superboy's Legion

La seconda ondata di solicitations DC Comics post-Flashpoint – ne trovate l’elenco completo a questo link – ha regalato una sfilza di sorprese, oltre che gradite, davvero inattese.
Proprio in questi giorni, infatti, in cui l’incombenza di una nuova continuity del DCU sembra mettere a rischio la storica permanenza di Superboy nella Legione, l’editore newyorkese ci promette per i mesi a venire una sfilza di volumi dedicati al Ragazzo d’Acciaio e al suo rapporto con il team futuribile.

La novità di maggiore rilevanza, la cui effettiva uscita è però prevista per il marzo del prossimo anno, è Legion of Super-Heroes Archives vol. 13 HC, ultimo tomo della riproposta cronologica deluxe delle avventure di Lightning Lad e soci, che i lettori aspettavano dal lontano 2003 (!).
Volendo cercare a tutti i costi il pelo nell’uovo, rispetto alla lista del materiale legionario in attesa di ristampa che trovate a questo link, l’Archivio salta purtroppo alcune storie fuori collana; tuttavia, l’entusiasmo per questo straordinario annuncio è tale da porre facilmente in ombra dettagli, pur importanti, come questo.

Sempre dedicati all’alter ego del giovane Clark Kent, da non perdere DC Comics Presents: Superboy’s Legion, che ripropone un amabile Elseworlds del 2011 di Mark Farmer e Alan Davis; The Steve Ditko Omnibus vol. 2 HC, che raccoglie alcuni episodi della Legione anni ’80 illustrati dal co-creatore di Spider-Man; DC Comics Presents: Superman Secret Identity, di Kurt Busiek e Stuart Immonen, che non riguarda l’equipe di eroi del 31esimo secolo ma rappresenta una delle storie più riuscite e toccanti sulla figura del Ragazzo del Domani.

Per il resto, come già accennato in questo articolo, ai due mensili Legion Lost (vol. II) (di Nicieza e Woods) e Legion of Super-Heroes (vol. VII) (di Levitz e Portela) si affiancherà in ottobre una miniserie in sei numeri sulla genesi del team futuribile, Legion: Secret Origin, scritta dal solito Paul Levitz e illustrata da Chris Batista.
Al primo numero della limited series sarà inoltre allegato, in promozione, una replica in plastica del mitico Flight Ring, – era ora, signor DiDio! – come dimostra questo addendum assente dalle solicits per il pubblico:

Retailers: Please see the Previews Order Form for a special offer on Legion of Super-Heroes promotional rings.

Da segnalare infine, oltre alla versione brossurata di Superman: Last Stand Of New Krypton vol. 1, la pubblicazione di due oggetti da collezione destinati ai soli fan più danarosi.
Il primo è DC Comics: The New 52 HC, cartonato monstre che raccoglie tutti i numeri uno della “first wave” di collane regolari DC post-Flashpoint; l’altro, a mio avviso più interessante, è DC Comics: The Number Ones Comic Cover Portfolio Set, album di litografie delle copertine dei 52 titoli in uscita a settembre.

Per ulteriori dettagli sui prodotti appena discussi, cliccate come sempre il link di seguito. (altro…)

Il fumetto nell’era di Google: Tom Brevoort risponde a Paul Levitz

martedì, luglio 12th, 2011
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Tom Brevoort

Tom Brevoort

Con l’avvicinarsi del rilancio DC di settembre – in particolar modo ora che, dopo l’uscita del catalogo “Previews” di luglio, è possibile ordinare gli albi della “prima ondata” post-Flashpoint – gli autori delle avventure di Superman e soci si stanno prodigando in densi tour virtuali per i siti di settore, promuovendo le loro creature attraverso le consuete (anche, duole sottolinearlo, in termini di contenuti) interviste di rito.

Dalla girandola non poteva certo esimersi Paul Levitz, – la sua ultima comparsata, assieme al collega Fabian Nicieza, è presso il blog ufficiale DC, The Source – un cui dialogo coi ragazzi del sito Newsarama ha innestato una piccola ma interessante polemica con un noto collega della concorrenza.
Andando con ordine, ecco innanzitutto le parole di Levitz:

In coming back to writing after 20 years of not doing it regularly, I realized even writing has to change in the era of Google. When you introduce something in the course of a conversation of your characters, if it’s something the reader isn’t familiar with, but it doesn’t block or stop the story, if the reader’s curious, they can find out literally everything they want to know about it in about three minutes. That’s totally different from what the world was when last I was writing Legion of Super-Heroes. Does it make writing better? Worse? I don’t know. But it makes it different. I had a throwaway line in my first Legion book, the last run, about Maslow’s hierarchy and I would never have dared do that when I was writing in the old days.

A questa controversa affermazione – vale la pena ricordare che le ultime opere levitziane non spiccano certo per leggibilità – ha risposto in maniera diretta Tom Brevoort, editor di numerose testate Marvel di successo nonchè Senior Vice President della publishing house di Spider-Man, che ha così illustrato a Comic Book Resources il suo punto di vista sulla questione:

[…] somebody asked me about a recent interview in which Paul Levitz was talking about writing “Legion” now and how he handled it differently than he did years ago. He was writing a scene and made some oblique reference to something in the past, being cognizant of the fact that there’s an internet out there now so people who don’t know what that is and understand it can look it up. And they can look it up easily because the internet is something they’re carrying around with them on their phone in their pocket. And there’s definitely some truth to that. But I don’t like to rely on that a whole lot and would rather have my information be in the stories rather than have people needing to look it up. But that doesn’t change the fact that there’s a distinct difference between how people relate to their comics today than they did even ten years ago. So I’ve got to take that into account as well as we’re doing things.

La discussione è proseguita idealmente in una successiva intervista a Brevoort, apparsa la settimana seguente sullo stesso sito, nella quale l’editor ha affermato: (altro…)

Bits of legionnaire business /2

domenica, luglio 10th, 2011
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Per recuperare il tempo perso in questi ultimi giorni, nei quali vari impegni mi hanno tenuto mio malgrado lontano dal blog, ecco un bell’articolo pastone con qualche recente notiziola legionaria. Bon apetit!

Un'immagine giovanile di Grant Morrison

Un'immagine giovanile di Grant Morrison

ITEM! Il sito Mindless Ones ha realizzato una lunga e interessante intervista audio a Grant Morrison: ne trovate la trascrizione a questo link.
Sentite cosa l’autore scozzese  – che, per inciso, non ha purtroppo mai scritto nessuna storia con la Legione, pur essendoci andato vicino ai tempi in cui si profilava la possibilità di uscite extra di “All Star Superman” – immagina per il futuro del nostro pianeta:

Bobsy: I don’t want to ask you to make a prediction that is going to make you look silly, but if you’re looking 20 years into the future – and especially given the recent upheavals with DC and there moves to new business models and whatnot – what are superheroes gong to be doing?

Grant: I think they’ll be walking among us. As I said at the end of the book, there’s something about this meme, the way it’s got a toehold – it’s almost Lovecraftian. With medical advances, in China they have sanctioned the use of all kinds of dodgy…

Bobsy: …Genetic engineering and stuff…

Grant: …Directly in the direction of the superhuman ideal. And those guys have also got a space programme so they’re maybe the people who are going to do Star Wars and Star Trek and the Legion of Superheroes.

The lightning is connecting. Something is coming through. The kabbalistic collapse between fiction and reality – with superheroes somehow at the leading edge of that.

20 years… it’s hard to say. The music will be exactly the same.

ITEM! Niente variant cover per il “volume seven”, nè per “Legion Lost” (vol. II). Al contrario di titoli più caldi come “Justice League”, infatti, le nuove collane della Legione in uscita a partire da settembre rientrano in un programma che punta a favorirne gli ordini tramite il sistema del reso gratuito dell’invenduto, e non tramite altre forme di incentivi come, appunto, le copertine alternative. Il tutto è stato specificato il primo luglio in questo messaggio della DC ai gestori dei comics shop. Meglio così per tutti, forse, in primis per i malati di collezionismo come il sottoscritto.

ITEM! A proposito del rilancio, Matthew Elmslie del blog Legion Abstract ha ipotizzato che i messaggi dell’utente Alastor (sigh) sul forum di Comic Book Resources facciano parte di una specie di viral marketing da parte di Fabian Nicieza per promuovere la sua futura “Legion Lost”.
Io non penso sia così, – i post iniziano a marzo, in un periodo nel quale dubito Nicieza avesse già ottenuto l’incarico – ma se siete curiosi basta cercare i (pochi) messaggi inseriti da Alastor utilizzando questo strumento di ricerca. Buona caccia.

ITEM! È vero che durante la Silver Age era in vigore una regola che impediva a più legionari di condividere gli stessi poteri? La risposta ce la da Brian Cronin di Comics Should Be Good, nella sua consueta rubrica sulle “leggende urbane” legate al mondo del fumetto. Enjoy!

ITEM! Qualche tempo fa, in questo articolo, avevo scritto di Kid Flash Lost, miniserie di Sterling Gates e Oliver Nome legata al blockbuster esitvo DC “Flashpoint”, e possibile sede di ospitate Legion-related.
Nel #1 di questa miniserie, uscito a giugno, l’alter ego eroico di Bart Allen si risveglia in effetti nel 31esimo secolo; tuttavia non si tratta della versione “tradizionale” di quel periodo, quella cui siamo abituati dalla lettura del “volume six”, bensì di un futuro distorto dalle macchinazioni del malvagio Anti-Flash.
Così, la Metropolis futuribile che ora ospita Kid Flash, molto simile per immaginario al “mondo reale” dei film di Matrix, è una specie di zona di guerra dominata da Brainiac e nel quale la Legione non è apparentemente mai esistita.
In risposta alle domande di alcuni lettori, – tra le quali una del sottoscritto a proposito dell’abuso di splash pages nei comics contemporanei – Gates ha però lasciato intendere, sul forum di Comic Bloc, che XS potrebbe apparire da qui al termine della miniserie. Restiamo in ascolto.

ITEM! Nell’edizione del primo luglio della rubrica online Ask Matty, responsabili della Mattel hanno confermato che il pack di ben 12 action figures della Legione da cui a questo articolo uscirà negli States il prossimo autunno.
Inoltre, sono in lavorazione nuovi modellini dei personaggi DC, ritratti nei loro costumi post-Flashpoint: che l’onore tocchi, oltre ai soliti protagonisti della Justice League, anche alla Legione? Novità in questo senso, forse, alla convention di San Diego, che si terrà dal 21 al 24 luglio prossimi.

ITEM! Per concludere, sempre in tema di gadgets, pare che la Eaglemoss si sia infine convinta ad aumentare di altre 20 uscite la sua “DC Comics Super Hero Collection” (fonte: DC Comics’ Official Message Boards).
Non credo, comunque, che ci fossero in realtà veri dubbi a riguardo: l’azienda inglese ha infatti già in programma un’ulteriore serie DC di statuine in piombo, questa volta dedicata esclusivamente al mondo di Batman. Non proprio la scelta timorosa di chi non vede mercato per quel tipo di prodotti! Per ulteriori informazioni, rimando a questo link.

Avvistamenti legionari: settembre 2011, alba di un nuovo DCU

mercoledì, giugno 15th, 2011
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Anche se ormai, dopo l’ondata di teaser dei giorni scorsi, sarebbe potuto sembrare quasi inutile, la DC ha diffuso l’elenco delle solicitations per il prossimo settembre, che trovate a questo link.
Oltre all’esordio delle due serie regolari post-Flashpoint, – con Legion Lost (vol.II) #1 di Nicieza e Woods, e Legion of Super-Heroes (vol.VII) #1 di Levitz e Portela, delle quali si è scritto molto nei giorni scorsi in vari articoli del blog – la checklist completa presenta solo un altro titolo di interesse per i Legion addicted, e cioè la versione brossurata del volume Superman: Mon-El – Man of Valor, ultimo capitolo delle vicende di Mon-El all’interno della saga di New Krypton.
Tuttavia, è bene ricordare che a settembre uscirà negli States anche il secondo cartonato di raccolta del “volume six” levitziano, “Consequences”, già annunciato con anticipo nei mesi scorsi.
Di seguito, come sempre, testi e immagini complete delle solicits appena discusse. (altro…)

Fabian Nicieza parla di “Legion Lost”… e della neo-continuity DC

martedì, giugno 14th, 2011
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Fabian Nicieza

Fabian Nicieza

La collana partirà solo fra tre mesi, ma Fabian Nicieza, genitore assieme a Pete Woods della futura “Legion Lost” (vol. II), ha già iniziato il consueto tour promozionale di interviste in lungo e in largo per i maggiori siti di settore d’oltreoceano.
Prima tappa Newsarama, ai cui redattori l’autore di “Red Robin” ha spiegato alcuni retroscena della serie. ATTENZIONE AGLI SPOILER!

Newsarama: Fabian, what interested you about doing a Legion comic? How did you hear about it, and why did you want this comic in particular?

Fabian Nicieza: The gosh-darned honest truth is that I was planning on saying “No” to whatever they offered. […] Between the IP management, consulting and development work I do with Starlightrunner Entertainment and being a co-founder/CCO for a kids sports-themed virtual world called FunGoPlay […], I seem to have a whole lot going on in my non-comics life.

[…] [Until] they offered me Legion Lost. And I was going to say no, I really was, but they said “Wildfire and Dawnstar and Timber Wolf,” and they kept talking, but I wasn’t listening too much because they named three of my favorite Legionnaires and I was thinking about them. Then I heard “trapped in our present day, you tell us why,” and then I looked around to see if I could get another beer… and I think they knew they had me, but I still tried to play it coy.

[…] Legion Lost is not exactly the Legion of Super-Heroes book at all. Their emphasis is on the word “Legion” while our emphasis is on the word “Lost”.
[The premise of the story is that the] characters come back in time to our present day in order to stop a future terrorist from ravaging Earth. His attempt to do so in their time failed, and he was sent into the past (which might have been the Legionnaires fault).
And even if the Lost succeed in stopping him, they might not be able to return home for fear of carrying a deadly pathogen back with them.

[…] So far, the book is this wonderful opening combination of desperation, confusion, sweat and a complete, unexpected inability to access all the common tropes the Legion have used when they’ve come to the past before. I guarantee this won’t be “business as usual” for the group in our time period.

Lo sceneggiatore ha inoltre fornito ulteriori informazioni sul progetto attraverso una sessione in progress di “Q & A” con gli utenti della message board ufficiale DC. (altro…)

“Legion Lost” (vol.II): una serie regolare?!

venerdì, giugno 10th, 2011
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Nel comunicare le notizie relative ai nuovi titoli Legion-related previsti per settembre, – trovate tutto in questo articolo – ho dato per scontato, in assenza di informazioni più precise, che “Legion Lost” (vol. II), il progetto di Fabian Nicieza e Pete Woods che farà da spalla al “volume seven” levitziano, sia una miniserie.
D’altronde, fino ad ora si era parlato solo di “52 first issues”, e nel caso specifico il setting della storia – un gruppo di legionari intrappolato nel presente deve “salvare il futuro” – parrebbe buono giusto per una trama dalla durata ben definita, e non certo per una serie regolare.
A supportare la mia iniziale teoria, inoltre, le parole del penciler Chris Batista, il quale qualche giorno fa aveva lasciato intendere che in casa DC siano attualmente in preparazione, appunto, due limited series sull’equipe futuribile.

Tuttavia, un tweet postato poco fa dalla sceneggiatrice DC Gail Simone potrebbe cambiare del tutto le carte in tavola, aprendo interessanti scenari per gli amanti di Cosmic Boy e soci.
Ecco cosa ha scritto la Simone, in queste ore attivissima sul social network creato da Jack Dorsey:

Tweet di Gail Simone del 9/6/2011

Tweet di Gail Simone del 9/6/2011

Stando al messaggio riprodotto nell’immagine in alto, i 52 teaser diffusi in questi giorni dalla DC riguarderebbero dunque solo serie regolari, e non eventuali miniserie che andrebbero così ad impinguare ulteriormente il catalogo settembrino della publishing house newyorkese.
In questo caso, “Legion Lost” sarebbe di fatto da includere tra le prime, lasciando spazio ai due progetti citati da Batista come possibili terze o addirittura quarte tracce nella playlist legionaria mensile.

Interrogato sull’argomento nella message board ufficiale DC Comics, Nicieza ha preferito rimanere sul vago, pur rinforzando implicitamente la teoria appena esposta:

The unfortunate answer to that in the publishing climate of the last 10+ years is that everything is a limited series whose length has yet to be determined. :)

Possibile, però, che la DC voglia saturare il mercato pubblicando in un solo mese più di 52 titoli legati al suo universo supereroico?
Stando ai conteggi di Rich Johnston del sito Bleeding Cool, non sarebbe così strano: gli albi DCU pubblicati a dicembre, gennaio e marzo sono stati 56; a febbraio, 62; ad aprile, 58; a giugno e luglio, addirittura, quasi 70. Insomma, lo spazio sugli scaffali dei comics shop ci sarebbe eccome. Resta solo da vedere con qunto entusiasmo il rilancio sarà accolto dai lettori.

Ufficiale: a settembre “Legion Lost” e il “volume seven”!

mercoledì, giugno 8th, 2011
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Dopo un’attesa che pareva non finisse mai, The Source ha finalmente rivelato i nomi degli autori che dal prossimo settembre accompagneranno la Legione dei Super-Eroi nell’ultimo, discusso, reboot del DC Universe.
E a quanto pare, – incredibile a dirsi considerato lo scarso successo di vendite di cui attualmente gode il franchise futuribile – Saturn Girl e soci continueranno ad essere presenti sugli scaffali dei comics shop con ben due titoli.

Il primo, “Legion Lost” (vol. II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (disegni), è probabilmente una delle due miniserie la cui esistenza era stata lasciata trapelare in rete qualche settimana fa dal penciler Chris Batista.
Si presume dunque che a questa limited series ne seguirà un’altra, nel 2012, illustrata appunto da Batista: sarà un seguito della prima o, così come accadde nel biennio 1997-98, alla collana madre della Legione saranno affiancate una serie di miniserie di approfondimento, slegate l’una dall’altra?
In basso, la copertina del #1 di “Legion Lost” e il testo della relativa solicit, che descrive le peculiari premesse della trama:

Legion Lost (vol. II) #1

Legion Lost (vol. II) #1

Seven heroes from the 31st century have traveled back to the present day. Their mission: Save their future from total annihilation. When the future tech they brought with them fails, they find themselves trapped in a nightmarish world and an ultimate struggle to survive. LEGION LOST #1 will be written by Fabian Nicieza and illustrated by Pete Woods, fresh off an acclaimed run of Action Comics.

L’altro titolo della lista è, com’era inevitabile, “Legion of Super-Heroes” (vol. VII). Al timone, ancora una volta, la mummia Paul Levitz, supportata alle matite dal bravo Francis Portela, già parte dell’equipe grafica del volume precedente.
La copertina del #1, riprodotta in basso, è di Karl Kerschl:

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

In the 31st century, the Legion of Superheroes is reeling from the loss of seven of their finest — and trying desperately to keep their youngest recruits alive against a series of terrible new threats. LEGION OF SUPERHEROES #1 will be written by fan-favorite Legion writer Paul Levitz and illustrated by Francis Portela.

Del rilancio della Legione ha inoltre parlato, nel corso di un’intervista al sito io9.com, il Co-Publisher DC Dan DiDio: (altro…)