Dopo un’attesa che pareva non finisse mai, The Source ha finalmente rivelato i nomi degli autori che dal prossimo settembre accompagneranno la Legione dei Super-Eroi nell’ultimo, discusso, reboot del DC Universe.
E a quanto pare, – incredibile a dirsi considerato lo scarso successo di vendite di cui attualmente gode il franchise futuribile – Saturn Girl e soci continueranno ad essere presenti sugli scaffali dei comics shop con ben due titoli.
Il primo, “Legion Lost” (vol. II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (disegni), è probabilmente una delle due miniserie la cui esistenza era stata lasciata trapelare in rete qualche settimana fa dal penciler Chris Batista.
Si presume dunque che a questa limited series ne seguirà un’altra, nel 2012, illustrata appunto da Batista: sarà un seguito della prima o, così come accadde nel biennio 1997-98, alla collana madre della Legione saranno affiancate una serie di miniserie di approfondimento, slegate l’una dall’altra?
In basso, la copertina del #1 di “Legion Lost” e il testo della relativa solicit, che descrive le peculiari premesse della trama:
Seven heroes from the 31st century have traveled back to the present day. Their mission: Save their future from total annihilation. When the future tech they brought with them fails, they find themselves trapped in a nightmarish world and an ultimate struggle to survive. LEGION LOST #1 will be written by Fabian Nicieza and illustrated by Pete Woods, fresh off an acclaimed run of Action Comics.
L’altro titolo della lista è, com’era inevitabile, “Legion of Super-Heroes” (vol. VII). Al timone, ancora una volta, la mummia Paul Levitz, supportata alle matite dal bravo Francis Portela, già parte dell’equipe grafica del volume precedente.
La copertina del #1, riprodotta in basso, è di Karl Kerschl:
In the 31st century, the Legion of Superheroes is reeling from the loss of seven of their finest — and trying desperately to keep their youngest recruits alive against a series of terrible new threats. LEGION OF SUPERHEROES #1 will be written by fan-favorite Legion writer Paul Levitz and illustrated by Francis Portela.
Del rilancio della Legione ha inoltre parlato, nel corso di un’intervista al sito io9.com, il Co-Publisher DC Dan DiDio:
Paul Levitz is synonymous with the Legion of Superheroes, but DC’s published many different iterations of the Legion. Can you give us some hints about what Paul has planned?
DD: The good news on this is that we’ve had a lot of positive reactions to what’s going on with Paul on Legion of Superheroes, and he’s got a very distinctive style that is really something that plays to long-time Legion fans. I’m happy to say we’re going to be continuing with a lot of the direction and tone he’s set currently on the run. That’s probably one of the books you’ll see the least amount of change taking place, other than the subtraction of the characters in Legion Lost.
Let’s talk Legion Lost — is there connection to Dan Abnett and Andy Lanning’s miniseries of the same name from a few years back?
DD: The [new book’s] title is Legion Lost, but that’s where the similarities end with the Legion Lost that came before. What you’re going to find out is that this Legion is lost in present time with no way to get back to the future — this is a team of Legionnaires who are trapped on Earth with a very specific mission to accomplish. They’re not sure how to do it given the parameters of how the world exists right now.
Sulla carta, gli annunci appena esposti portano con sè aspetti positivi e negativi.
Sul fronte grafico, ad esempio, sarà di certo un bel vedere. Portela, – per chi non avesse familiarità con la sua opera, paragonerei questo artista a Bernard “Mon-El: Man of Valor” Chang – ha già dimostrato proprio sulla Legione il tuo talento e la notevole freschezza del suo segno.
Lo stesso Pete Woods, a lungo impegnato negli ultimi anni sulle collane di Superman, è un disegnatore coi fiocchi, se non altro quando i tempi editoriali gli concedono di lavorare senza eccessiva fretta.
Il valore di questo team grafico è già evidente, oltre che dalle splendide copertine riprodotte in alto, dal gusto nel redesign dei costumi, finalmente moderni, secondo la strada solcata dal maestro Gary Frank.
Non gli artisti “out of the box” che speravo, ma comunque scelte solide e abbastanza in linea con il gusto del comicdom contemporaneo.
Inoltre, come chiarito da DiDio ad io9.com, l’universo della Legione sarà tra i meno scalfiti dal re-imaging post-Flashpoint, garantendo per una volta continuità al martoriato XXXI secolo DC.
Si tratta di una sottolineatura non da poco: il troppo storpia, e il terzo reset totale in quindici anni sarebbe stato davvero troppo. Soprattutto se l’intento dell’editore è quello di rigenerare la Legione come un prodotto vendibile anche ai non iniziati – i quali, checchè possa sembrare, sono di solito intimoriti da complessità e forzature logiche come quelle dei reboot.
Tuttavia, gli sceneggiatori coinvolti nei due progetti settembrini non sono certo di primo piano, nè in alcun caso degni di nota.
Levitz ormai aleggia sulla Legione come uno spettro, e chissà se riusciremo mai a liberarcene. Da quando ha ripreso in mano la matita dopo due decenni da colletto bianco, l’ex President & Publisher DC ha scritto solo storie banali, spesso addirittura sconclusionate, mal scandite sotto il profilo del ritmo, e quasi del tutto prive di un fil rouge tematico. Una catastrofe.
A sua volta, se non altro a mio giudizio, Nicieza è un autore del tutto mediocre, evidentemente raccattato per pura amicizia – al pari dello storico pard Scott Lobdell, tra le penne più impegnate nel nuovo DCU – dall’attuale Editor-in-Chief Bob Harras. Per giunta, la serie da lui scritta vedrà un gruppo di legionari intrappolato nel presente, situazione non solo ritrita ma che dimentica una delle più importanti peculiarità del franchise, il setting fantascientifico.
Insomma, la Legione sembra essere diventata una di quelle poltrone maledette che si assegnano per nepotismo: speriamo che la cosa non duri troppo a lungo, e che il futuro porti con sè menti giovani e con idee nuove.
In ogni caso, la curiosità di leggere il nuovo materiale è tanta: per i DC fan, settembre 2011 non arriverà mai abbastanza in fretta.
Tags: Dan DiDio, DCU Reboot 2011, Fabian Nicieza, Francis Portela, Interviste, Karl Kerschl, Legion Lost (vol.II), Legion of Super-Heroes (vol.VII), Paul Levitz, Pete Woods, Solicitations
Secondo me, quando hanno silurato Levitz dalla presidenza, lui li ha costretti a firmare un contratto per scrivere la Legione a vita 😀
scherzi a parte, secondo me ce l’ha sul serio un contratto che obbliga la DC a fargli scrivere qualcosa, e a questo punto tanto vale metterlo sulla legione, dove almeno a tenerlo a galla c’è l’effetto nostaglia.
ricordo che a suo tempo levitz aveva detto che avrebbe scritto anche molto altro, addirittura del materiale vertigo, ma non mi pare si sia visto nulla di tutto ciò…
Sentite condoglianze anche qui.
A me poi non piace neanche il lato grafico…
cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, dai 😛
Ho editato l’articolo aggiungendo un dato non diffuso dalla DC: la copertina del #1 del “volume seven” è di Karl Kerschl, per ammissione dello stesso artista su Twitter: http://twitpic.com/58u4so
Inoltre, nella copertina di “Legion Lost” c’è un personaggio difficile da riconoscere, tra Chameleon Girl e Gates. Ho chiesto all’artista, Pete Woods, il quale mi ha gentilmente chiarito che si tratta di Tyroc: http://www.artofpete.com/2011/06/legion-lost/#comment-8210
Ammazza… Che è successo a Kerschl? Non lo riconosco (in senso negativo).
accidenti, io trovo che la sua copertina sia bellissima! :O
sei proprio incontentabile 😛