Posts Tagged ‘DCU Reboot 2011’

Edicola legionaria: Legion of Super-Heroes (vol.VII) #1

giovedì, settembre 22nd, 2011
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Legion of Super-Heroes (vol.VII) #1

Legion of Super-Heroes (vol.VII) #1

Fase due del rilancio (?) legionario dell’era DCnU: dopo l’uscita dell’ancillare “Legion Lost” (vol.II), – potete leggerne la mia recensione del #1 a questo link – lo scorso mercoledi ha visto la luce negli USA anche la collana ammiraglia del team futuribile, a cura di Paul Levitz (testi) e Francis Portela (disegni).

Purtroppo, il numero d’esordio di questa nuova serie (cliccando qui, un’anteprima delle prime tavole) riprende esattamente da dove la collana precedente aveva interrotto le trasmissioni. E non solo in termini di qualità della scrittura: siamo proprio di fronte a un mero ulteriore episodio del “volume six”! L’albo, cioè, latita degli elementi necessari a un vero, introduttivo, numero uno. Un difetto che, viste le caratteristiche generali del “reboot” DC, assume una valenza più che mai grave e deleteria.

Tutto è dato per scontato, i personaggi e il loro mondo non sono mai presentati al lettore, la situazione di partenza è confusa. Addirittura, alcune storyline proseguono dall’era pre-Flashpoint come se nulla fosse, senza ombra di contestualizzazione (ma l’autore, conoscendolo, direbbe: chiarite da voi eventuali dubbi tramite Wikipedia… mortacci tua, Paul).

Emblematico in questo senso (ma è solo un esempio) il percorso di Colossal Boy, che viene mostrato – nella solita maniera “tronca” à la Levitz, e cioè con un flash del tutto sfilacciato dal resto dell’episodio – dopo le dimissioni dall’equipe di Chameleon Boy e soci, all’imbocco di una nuova carriera: sì, ma chi è costui? E perchè dovrebbe importarcene qualcosa?

A giustificare almeno in parte la spesa ci pensano se non altro i ricchi disegni di Portela, dinamici ed espressivi. Il ragazzo ha forse giusto qualche lacuna nello storytelling, a volte poco efficace, ma le basi per una crescita stratosferica ci sono tutte.
Soprattutto, al contrario del predecessore Yildiray Cinar, il penciler spagnolo riesce nella difficile impresa di costruire un XXXI secolo dal concreto sapore sci-fi, cosa che richiede un impegno immaginativo sempre più raro nei moderni disegnatori DC.

In sintesi, “Legion of Super-Heroes” (vol. VII) #1 è una lettura che va giù come un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente: la sete da fan passa, sì, ma senza dare alcun piacere al palato. DC, mettici almeno un po’ di ghiaccio!

Edicola legionaria: Legion Lost (vol.II) #1

sabato, settembre 17th, 2011
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Legion Lost (vol.II) #1

Legion Lost (vol.II) #1

E così, si comincia. Con il lancio, dall’ultima settimana di agosto, dei “new 52″, è ufficialmente iniziata una nuova era per il DC Universe. E, forse, per l’intero comicdom statunitense.
Ma al di là dei frivoli entusiasmi da fanboy e dei dettagli da annuari della nona arte, come si prefigurano le nuove collane DC – e nello specifico quelle della Legione – in quanto a contenuti?
Una parziale risposta in questo senso è giunta lo scorso mercoledi con l’esordio di “Legion Lost” (vol.II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (matite).

Devo ammettere che, nonostante i miei pregiudizi contro il mediocre Nicieza, la lettura non è così male.
Si tratta di un’avventura tutta azione e dal ritmo serrato. Qualcuno direbbe “senza pretese”, anche se a me pare un’espressione un po’ sciocca, visto che ogni fumetto DC (ogni fumetto? ogni storia?) almeno una “pretesa” ce l’ha eccome: quella di intrattenere. Diciamo magari, quello sì, che non si tratta di una portata per palati fini, ma valida giusto per un leggero (e, di tanto in tanto, necessario) snack.

Sulla trama ormai si sa già tutto, e anche di più. Per inseguire lungo i corridoi dello spaziotempo un terrorista, portatore sano di una terribile epidemia, una selezione di legionari sfida la “barriera Flashpoint” (sic) per ritrovarsi nel XXI secolo. Riusciranno i nostri eroi ad impedire che Alastor, il malvagio paziente zero, gambizzi col suo odio la storia dell’umanità? E riusciranno, soprattutto, a tornare poi a casa, mille anni nel futuro?
Un’idea di base interessante, radicata com’è nell’immaginario dell’America post-11/9 (anche se, a dieci anni da quella tragedia, forse è un po’… fuori tempo). Certo, ancora non riesco a capacitarmi di come possa funzionare nella forma di una serie regolare invece che come storyline circoscritta, ma credo che – indipendentemente dalla qualità del lavoro degli autori, beninteso – il mercato chiederà i conti all’editore abbastanza in fretta da non indurre a farsi troppi problemi su questo fronte.

Tuttavia duole sottolineare che, a una lettura attenta, alcuni elementi della vicenda sembrano quadrare poco (attenzione: segue qualche piccolo spoiler). (altro…)

Walt Simonson disegnerà “Legion of Super-Heroes” #5

venerdì, settembre 16th, 2011
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Intervistato da Newsarama, Paul Levitz ha rivelato che il primo penciler a dare il cambio al disegnatore titolare del “volume seven”, Francis Portela, sarà nientemeno che il mostro sacro dei comics Walt Simonson (in basso, uno dei rari precedenti tra questo autore e il team futuribile).

A dirla tutta non si tratta certo di un artista dal gusto coerente rispetto al morbido di Portela, ma Simonson è un grande, e va bene così. Inoltre, chissà che il creatore di “Star Slammers” non ne approfitti per dare una mano a Levitz sotto il profilo della sceneggiatura, cosa che visti gli ultimi precedenti sarebbe più che mai necessaria.

“Legion of Super-Heroes” (vol. VII) #5 uscirà negli States il prossimo mese di gennaio.

La Legione e gli X-Men (Marvel Comics) contro gli alieni della Covata, disegni di Walt Simonson

La Legione e gli X-Men (Marvel Comics) contro gli alieni della Covata, disegni di Walt Simonson

Due nuovi teaser per la Legione post-Flashpoint

giovedì, settembre 15th, 2011
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Il blog DC The Source ha mostrato ieri due nuovi teaser di Legion of Super-Heroes (vol. VII) e Legion Lost (vol. II). Potete ammirarli in basso in questa pagina.

Ognuna delle due anticipazioni associa a un’immagine dai #1 delle collane di cui sopra una frase pronunciata nello stesso albo da uno dei personaggi.
E siccome il primo episodio della serie di Fabian Nicieza e Pete Woods è uscito negli States proprio ieri (a presto una sintetica review), nella parte nascosta dell’articolo ho potuto includere, a beneficio dei più curiosi, la vignetta nella quale viene spesa di fatto la stringa di dialogo usata nel teaser (fonte: Bleeding Cool). Occhio agli spoiler!

Immagine da "Legion of Super-Heroes" (vol.VII) #1

Immagine da "Legion of Super-Heroes" (vol.VII) #1

“Flashpoint effect has definitely closed off time travel.”
– Dream Girl in LEGION OF SUPER-HEROES #1

Immagine da "Legion Lost" (vol.II) #1

Immagine da "Legion Lost" (vol.II) #1

“We are too late.”
– Dawnstar in LEGION LOST #1

(altro…)

Pete Woods scatenato attorno a “Legion Lost”

mercoledì, settembre 14th, 2011
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In occasione dell’uscita del #1 di “Legion Lost” (vol. II), da oggi sugli scaffali dei comics shop d’oltreoceano, il penciler Pete Woods si è letteralmente scatenato in una serie di iniziative promozionali via social network.
Ad esempio, tramite il suo account Facebook l’artista ha organizzato un curioso, pur breve, “question time” con i suoi fan, che riporto in basso nella sua interezza:

Pete Woods: Ask me a question about Legion Lost #1. I’ll answer two. One I will answer with a lie, the other with the truth. I get to pick 8)

Jess Hartley: What’s in the scene that’s been your favorite to draw so far?

PW: There have been a lot of fun scenes, but the most stressful scene to draw was the death of two beloved characters.

Kevin Oakley: Which heroes die in issue #1?

PW: To the best of my knowledge no one dies in issue #1

Per la cronaca, la domanda di Kevin ha origine dal testo di presentazione del #2, che così recita: “Trapped in time with two teammates already dead […]”. E avendo visto la copertina dello stesso albo, che ritrae il cast della serie senza Chameleon Girl e Gates, viene il sospetto di conoscere già quale delle risposte di cui sopra sia vera e quale falsa…

Sempre via “faccialibro”, Woods ha mostrato – con la promessa di rendere pubbliche in futuro anche le bozze scartate – i design definitivi dei protagonisti di “Legion Lost”, che personalmente trovo davvero piacevoli e riusciti: potete farvene un’idea da voi ammirandoli nell’immagine in basso (cliccateci su per ingrandirla).

These are the final approved designs. There is another set of designs that are my first pass on the characters which will be revealed at a later date.

While I spoke a lot with Jim, Fabian, and our editor Brian, the costumes (aside from Tellus’ helmet which Jim did) are totally my designs.

Design definitivi di Pete Woods per il cast di "Legion Lost" (vol.II)

Design definitivi di Pete Woods per il cast di "Legion Lost" (vol.II)

Infine, The Source ha annunciato che – così come molti altri numeri d’esordio dei “new 52″ – il primo episodio di “Legion Lost” è andato esaurito. Complimenti, Fabian e Pete! Tuttavia, chi se lo fosse perso non disperi: presto ne sarà distribuita una seconda edizione, distinguibile dalla cover ricolorata in toni di rosso.

Earlier today, Diamond Comic Distributors, the world’s largest distributor of comics, graphic novels, and pop culture merchandise, officially announced that […] all 13 of the Week 3 titles from DC Comics: The New 52 have sold out […] in advance of publication and [DC now announces that they] are going back to press, including […] LEGION LOST.

Ehi, non sarebbe magnifico se la ristampa mostrasse invece in copertina l’immagine in basso, – realizzata per divertimento proprio da Pete Woods, che l’ha poi diffusa via Twitter – che ritrae i legionari dispersi in una versione parodistica stile “Futurama”? Hypnotoad!!

I personaggi di "Legion Lost" (vol.II) parodizzati dal penciler della serie, Pete Woods

I personaggi di "Legion Lost" (vol.II) parodizzati dal penciler della serie, Pete Woods

DCnU: Riferimenti legionari in “Action Comics” e “Justice League International”

martedì, settembre 13th, 2011
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Le nuove collane della Legione non hanno ancora fatto in tempo ad uscire, che già negli altri albi del DCU post-Flashpoint si respira aria di XXXI secolo, grazie ad alcuni riferimenti più o meno espliciti al team futuribile.

Il primo, – molto atteso dai fan poichè promesso a suo tempo dell’autore, Grant Morrison – è apparso sul primo numero di “Action Comics” (vol.II), albo del quale trovate a questo link la ghiotta recensione del nostro blog cugino.
Purtroppo, l’aspettativa non è stata ripagata gran che: la storia ha infatti visto la mera citazione verbale dei tre fondatori, nella stringa di dialogo che potete leggere nel riquadro in basso (prima vignetta della seconda fila). Huh, Grant?

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Il secondo ed ultimo “spot” proviene dalle pagine di “Justice League International” (vol. II) #1, su testi di Dan Jurgens. In quella sede, Booster Gold – mamma mia, che oscenità il suo nuovo costume! – viene mostrato con ancora al dito il Flight Ring della Legione che ne ha sempre caratterizzato il look fin dal suo esordio nel 1986.
Il reboot del DC Universe non dovrebbe quindi aver spezzato la connessione tra l’alter ego di Michael Jon Carter e l’equipe di Saturn Girl e soci, e chissà che la Legione – magari nella sua iterazione “Lost” – non faccia prima o poi una capatina nel presente per un team-up con la JLI.

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

Anteprime di ogni sorta per il “Volume seven”!

sabato, settembre 10th, 2011
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Curiosi sui contenuti del “volume seven”, la nuova collana DC Comics dedicata alla Legione dei Super-Eroi, in uscita in USA dal prossimo 21 settembre? Continuate a leggere!

Tra le indiscrezioni sul tema che circolano in rete, la più clamorosa è senza dubbio quella giunta ieri dall’account Facebook dell’autore stesso della serie, Paul Levitz. Tramite il diffuso social network, l’ex President and Publisher DC ha infatti rivelato che uno dei volti del cast… volgerà se stesso al male! Gasp! E dalle parole dello scriba non è escluso si tratti di un legionario:

[Paul Levitz] is back in the 31st century, wondering why one of the characters has decided to do evil…hmmm…

Speriamo solo non si tratti dell’ennesimo attacco di follia per Brainiac 5. Considerata l’attuale verve dello sceneggiatore del New Jersey, potrebbe anche darsi…

A proposito di villain, il #1 ne introdurrà nello schedario della Legione uno tutto nuovo. Si tratta di Renegade (che sia un discendente di Lorenzo Lamas?), individuo “powerful enough to easily defeat both Mon-El and Ultra Boy” (fonte: CBR), come potete ammirare da voi nella preview in fondo a questa pagina. Nella stessa gallery trovate anche i design del personaggio, realizzati dal valido Francis Portela.

Renegade appare inoltre, in azione, nel video in basso, montato dallo staff DC Comics come trailer della nuova serie.
Personalmente ho trovato questo teaser a dir poco amatoriale, realizzato in quattro e quattr’otto e senza badare troppo all’estetica. Anche per quanto riguarda la ricerca della colonna sonora, a mio avviso del tutto inadatta. Peccato. Le difficoltà di promuovere 52 titoli tutti in una volta, presumo.

Meglio confezionata, invece, la video intervista intervista rilasciata da Levitz alle telecamere di CBR TV nel corso dell’ultimo San Diego Comic-Con.
Nel video, lo scriba del New Jersey spiega un interessante dietro le quinte sul “volume seven”: l’inserimento nell’equipe futuribile degli ex studenti della Legion Academy sarebbe in realtà il frutto di una specifica richiesta da parte dell’editore, che intendeva approfittare del reboot post-Flashpoint per ringiovanire le file di Saturn Girl e soci. Eh già: checchè ne pensino gli attori di Beautiful, a volte il botox non basta.
Nel’intervista si parla, infine, anche di un’altra fatica di Levitz, la miniserie su Huntress in uscita da ottobre. Per ulteriori informazioni sull’argomento rimando a quest’articolo apparso, lo scorso mese, sempre sulle pagine di CBR.

Anteprima: trama e prime tavole di “Legion Lost” (vol.II)

venerdì, settembre 9th, 2011
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Colto da un desiderio di informare forse eccessivo, lo sceneggiatore Fabian Nicieza ha svelato al blog The Source il plot esatto dei primi sei episodi della sua “Legion Lost” (vol. II). Se non vi turba l’idea di rovinarvi la sorpresa, trovate le parole dello sceneggiatore riportate in basso.
Più innocua, invece, l’intervista semiseria rilasciata dallo stesso autore a Newsarama, sempre a proposito della sua ultima fatica per mamma DC: se preferite…!

For LEGION LOST, we really wanted to tell an opening arc that was very focused on the core characters coming back in time, feeling disoriented and dispirited, unable to ask anyone in the present day they know for help — and in many ways, fearful of doing anything for fear of making a bad situation worse.

The first 6 issues takes place over a week-long, desperate, rushing search for Alastor, the terrorist who came back in time to release a deadly pathogen. We even have a running clock telling you how many hours have passed since the pathogen was released and we also get glimpses of how it is beginning to spread, creating human/alien hybrid known as Hypersapiens.

By the end of the first arc, the heroes will all have been affected by the spread of the Hypertaxis pathogen, the media will know a deadly virus has been released across the planet, the lost Legionnaires will be blamed for it, and they will be wanted outlaws who are trying to help save the very world that is casting them as pariahs.

A proposito di spoiler, in questo articolo avevo segnalato un’affascinante ipotesi del blogger Matthew Elmslie, secondo il quale i criptici messaggi a firma “Alastor”, – lo stesso nome del villain di “Legion Lost” (vol. II) – comparsi online lo scorso mese di aprile, costituivano una sorta di viral marketing da parte di Nicieza.
A suo tempo l’idea non mi convinse, ma ora devo rimangiarmi tanto scetticismo: “Alastor” (nulla a che vedere con l’omonimo distributore di fumetti del Belpaese) era in effetti un alias della penna di Buenos Aires, e le sue lettere un vero e proprio prequel al nuovo spin-off legionario.
Sul forum di Legion World un paziente fan ha raccolto in un’unica discussione tutti i post di Alastor, che trovate a questo link: in basso, una mia selezione dei loro passi più significativi.

To Whom It May Concern,

My sister, Maryessa [Aghini Faud], is a freshman student at your university, living in the Allon Residence Hall. I am worried because I have not heard from her in several weeks and she has not responded to three of my communiques.

I am trying not to overreact, but it is unlike her to ignore my communiques. We have a very close relationship and that bond remained strong even after she emigrated to Earth for her studies.

You could understand my concern, considering all the news being reported about the “Humans First” isolationists committing hate crimes on aliens in Metropolis.

I do not have contact information for her roommates or teachers, or I would have tried to reach her through them.

I am hoping you may help me locate her to make sure she is safe.

Thank you for your assistance.

Alastor

Infine, ecco una ricca preview di “Legion Lost” (vol. II) #1. L’albo, illustrato da Pete Woods, uscirà negli States il prossimo 14 settembre.

Levitz, la mano destra, e le origini della Legione

lunedì, settembre 5th, 2011
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Legion: Secret Origins #2

Legion: Secret Origins #2

Uno dei progetti DC più affascinanti dei prossimi mesi è senza dubbio “Legion: Secret Origin”, miniserie in partenza ad ottobre che esplorerà i dettagli e lo sfondo, ancora inediti, della fondazione del team futuribile e del suo mondo.
Ai testi, Paul Levitz, che ne ha parlato in agosto nel corso di una lunga intervista a Comic Book Resources:

I think the idea on “Secret Origin” is that we’ve told the basic story of the incident that sparked the Legion a zillion times, any number of us has written versions of that. So when the guys asked if I was inclined I said yeah, but let’s do this with more emphasis on secret than on origin and try to use the six issues to try to focus on a number of things that we didn’t know was going on around the time the Legion was born, and really to enrich the universe, enrich the characters, because it is the origin of these characters.

[…] The status of the Legion in the UP is something we explore a lot in the “Secret Origin” series. There’s always been a couple of fundamental, largely unanswered questions about the Legion. One, many of these characters have the same power as other people on their planet — what makes them so special that they’re the singular person who “represents” that world within the Legion? [And] why is this bunch of relatively young people so important to the United Planets and the world of the future? So both of those are questions we’re asking and hopefully answering effectively in the “Secret Origin” series.

Approfittando del reboot post-Flashpoint, alla DC si è deciso di dare una rinfrescata anche ai costumi storici di Saturn Girl e soci (potete osservarli meglio cliccando sull’immagine in altro a destra), in una sorta di (graditissima!) retcon guardarobiera.
Sulle pagine del forum di Legion World, il penciler Chris Batista, stilista dei “nuovi vecchi” costumi, ha elencato le sue fonti di ispirazione nel redesign:

[Cosmic Boy’s costume is] a combination of his classic, giffen’s and Sprouse’s. I took the best from all. All of their classic outfits are getting reworked to make them feel not dated.

Un aspetto – koff koff! – curioso del progetto riguarda il contatto dell’autore (non oso scrivere “controllo”, trattandosi di un’opera mainstream e non autoriale) con il materiale da elaborare come struttura della storia.
Per quanto lo sceneggiatore abbia deciso di focalizzare il racconto su eventi precedenti l’incontro della Legione con Superman, infatti, trovo assurdo che, come egli stesso ha confessato a CBR, non possa vantare al momento neppure la certezza che quell’evento sia di fatto mai avvenuto “nel canone”.
Ecco le parole esatte sull’argomento da parte di Levitz, che ricordo essere anche la mente dietro al “volume seven”, l’attuale collana regolare sugli eroi del XXXI secolo:

Clearly there will be a relationship back to Kal-El, Clark Kent, however you want to define him. We’re not revealing at this point exactly how all of that works in part because we’re watching what Grant [Morrison] is doing; he’s really taking the lead with the transitions on Superman and the more we can see what tone he’s going for and how he’s fitting it together, the more likely we are to be able to fit in nicely with that.

Sulla DC Message Board ufficiale, anche il collega Fabian Nicieza, scriba di “Legion Lost” (vol. II), ha espresso l’identico dubbio:

I honestly don’t know that [the upcoming Superboy has the same continuity as the current one], but from the solicitations and interviews, it sounded like a revised backstory, so we’ll see. I’ll probably find out the same time as you do…

A onor del vero, a domanda specifica da parte del sottoscritto Nicieza ha chiarito che in questo caso non si tratta, a suo dire, di un’informazione celata da parte degli editor, ma semplicemente non ancora richiesta dagli sceneggiatori, in quanto ritenuta ad ora non necessaria.
Tuttavia, dalle parole di Levitz si direbbe piuttosto che il bullpen legionario sia più che altro in attesa di scoprire le intenzioni di Grant Morrison sul tema, come accade ai comuni lettori. Ma è possibile che negli uffici degli editor DC non esista neppure un banale appunto dello scozzese in questo senso? E Levitz e Morrison non comunicano tra loro? Quando si dice che “la mano destra…!”.

Ecco i nuovi loghi della Legione

giovedì, settembre 1st, 2011
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Nella lenta cavalcata verso l’uscita dei “new 52″, la DC Comics sta svelando pian piano sempre più particolari sulle nuove collane che, da questo mese, prenderanno il posto di quelle in corso fino all’agosto scorso.
Un’informazione che il sottoscritto attendeva con speciale curiosità era quella relativa ai loghi delle testate, finalmente mostrati pochi giorni fa dalla publishing house newyorkese nel mega collage che potete amirare cliccando sull’immagine in basso, che della prima riproduce solo le parti riguardanti la Legione.

I loghi del "volume seven" e di "Legion Lost" (vol.II)

I loghi del "volume seven" e di "Legion Lost" (vol.II)

Devo ammettere che in generale i nuovi loghi DC mi piacciono, e molto. Tuttavia, trovo che alcuni siano quantomeno poco adatti, per non dire, in certi casi, bruttarelli.
Ad esempio, proprio non riesco a mandar giù quello di “Batman”, che pare una copia sbilenca del logo, molto più riuscito, del videogame “Arkham Asylum”. Altri invece, come “Deathstroke” e “Suicide Squad”, mi sembrano troppo imponenti per volume, complicando troppo le cose in quanto ad impaginazione delle copertine. E che mi dite di “Hawk and Dove”, con quella prospettiva psichedelica da mal di testa? Come se non bastassero i disegni di Rob Liefeld, penciler della collana, a farla dolere ai lettori.

Proposta alternativa per il logo del "vol. VII"

Proposta alternativa per il logo del "vol. VII"

E i loghi della Legione? Banali, direi. Possibile, per dirne una, che il richiamo a un design futuristico debba sempre risolversi a livello di font con la classica riga orizzontale che “taglia” le lettere in metà disuguali, à la “Star Trek: the Next Generation”?
Inoltre, il logo del “volume seven” mi pare troppo sbilanciato e disomogeneo. Non mi piace, nello specifico, che la “s” di “Heroes” rompa la sagoma del trapezio dai lati paralleli che l’occhio vede iscritto, per forza di cose, tra la le due estremità inclinate della scritta “Legion”.
Per far meglio comprendere le mie critiche, ho realizzato un’elaborazione del logo originale, in maniera tale da risolverne, per quanto possibile, i maggiori difetti. Il lavoro, che potete vedere sulla destra, è comunque ancora imperfetto, – ritengo, ad esempio, che la “L” si “senta” troppo poco – ma non mi è riuscito di fare meglio senza stravolgere il look di partenza.
E voi che ne pensate? Sbizzarritevi pure a dire la vostra nei commenti!

EDIT (7/9/11): Altro dettaglio interessante sul fronte della grafica di copertina degli albi DC è quello notato dal sito Bleeding Cool: anche il logo dell’editore, infatti, cambierà da una collana all’altra, a seconda della diversa “famiglia” di appartenenza. I titoli DC post-rilancio, infatti, sono stati divisi in gruppi tematici: quello della Legione è “Young Justice”, che caratterizza le serie dedicate ad eroi adolescenti.
Su due piedi, neppure questa idea mi esalta gran che. Avrei preferito, per una questione di gusto, che il colore del “DC bullet” fosse dipeso, di volta in volta, dall’esigenza di sposarsi con i toni della cover nel suo complesso. Vedremo, però, come la cosa verrà gestita in futuro, una volta divenuto ridondante ribadire di continuo l’aspetto della divisione in “famiglie”.