La scorsa settimana si è tenuto a Memphis, Tennessee, l’annuale meeting di ComicsPRO, associazione rivolta a riunire il maggior numero possibile tra le fumetterie d’oltreoceano.
La manifestazione, per addetti ai lavori, è stata seguita a tappeto dal blogger Mark Price, che ne ha raccontato sul sito Nerdage i numerosi appuntamenti. Tra questi, una notizia di certo gradita a tutti gli aficionados della Legione: Paul Levitz, attuale scriba di “Adventure Comics” (vol. III) e dell’atteso “volume VI” legionario, è stato insignito del ComicsPRO Industry Appreciation Award, onoreficenza così descritta da Price in questo articolo:
ComicsPRO created the award to honor those who work behind the scenes, from publishers, distributors, marketers and more, in bringing comic books to market. ComicsPRO member retailers voted on the award, which ComicsPRO President Joe Field described as a “Hall of Fame” award.
Complimenti a Levitz, dunque, di cui i fumettari d’America hanno voluto celebrare i lunghi anni, da poco lasciati alle spalle, come President and Publisher di casa DC. Qui sotto, il video della premiazione:
Ma la convention di Memphis ha aperto le porte anche a qualche polemica, legata a un intervento del baffuto idraulico italoamericano Dan DiDio.
L’attuale co-Editore della DC, infatti, ha stupito tutti con una vera e propria dichiarazione di guerra: da oggi, il principale impegno della publishing house newyorkese sarà quello di surclassare gli avversari nella corsa verso i picchi delle classifiche. “Il nostro obiettivo è sconfiggere la Marvel”, ha detto DiDio, provocando il panico negli uffici della concorrenza.
Che le attenzioni del bullpen DC fossero indirizzate a concepire facili stratagemmi per accalappiare il pubblico, piuttosto che a concentrarsi su una più faticosa ma necessaria opera di innalzamento della qualità media delle storie, era evidente da tempo.
Di fronte alla grottesca sboronata di DiDio, il critico Tom Spurgeon si è interrogato con intelligenza sull’effettivo valore del premio in palio, e cioè del trono di dominatore delle charts Diamond:
There was a time when market-share goals made a lot of sense. That was 15 years ago, when Marvel great attempt at a headless (filmless) media empire had shareholders to impress and DC needed as many performance trump cards as it could muster to block the occasional divisional takeover bids from within the parent company. But at this point, no. Today, both of those companies hold positions of pride withing giant entertainment conglomerates that value them for reasons that have nothing to do with making the big space on a Milton Griepp pie chart.
I would suggest the vital task facing these companies isn’t to secure great market share but to grow the market entire. Selling 200,000 copies of the #4 comic book is a far worthier goal than to have the #1 comic book at 87,500. Sustaining or even making thrive comics other than the ones where everyone gets together to fight the super-powered ferret-headed love child of Darkseid and the Beyonder or whatever is a healthier situation creatively for the long haul in comics and exploitation into other media. So I hope there was some of that, too. Sorry I missed it.
Indiscrezioni sulla prossima comiconvention riportano che DiDio abbia in serbo una nuova, sorprendente dichiarazione di intento: “Sconfiggeremo il cancro!”
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