Posts Tagged ‘Grant Morrison’

DCnU: Riferimenti legionari in “Action Comics” e “Justice League International”

martedì, settembre 13th, 2011
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Le nuove collane della Legione non hanno ancora fatto in tempo ad uscire, che già negli altri albi del DCU post-Flashpoint si respira aria di XXXI secolo, grazie ad alcuni riferimenti più o meno espliciti al team futuribile.

Il primo, – molto atteso dai fan poichè promesso a suo tempo dell’autore, Grant Morrison – è apparso sul primo numero di “Action Comics” (vol.II), albo del quale trovate a questo link la ghiotta recensione del nostro blog cugino.
Purtroppo, l’aspettativa non è stata ripagata gran che: la storia ha infatti visto la mera citazione verbale dei tre fondatori, nella stringa di dialogo che potete leggere nel riquadro in basso (prima vignetta della seconda fila). Huh, Grant?

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Il secondo ed ultimo “spot” proviene dalle pagine di “Justice League International” (vol. II) #1, su testi di Dan Jurgens. In quella sede, Booster Gold – mamma mia, che oscenità il suo nuovo costume! – viene mostrato con ancora al dito il Flight Ring della Legione che ne ha sempre caratterizzato il look fin dal suo esordio nel 1986.
Il reboot del DC Universe non dovrebbe quindi aver spezzato la connessione tra l’alter ego di Michael Jon Carter e l’equipe di Saturn Girl e soci, e chissà che la Legione – magari nella sua iterazione “Lost” – non faccia prima o poi una capatina nel presente per un team-up con la JLI.

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

Levitz, la mano destra, e le origini della Legione

lunedì, settembre 5th, 2011
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Legion: Secret Origins #2

Legion: Secret Origins #2

Uno dei progetti DC più affascinanti dei prossimi mesi è senza dubbio “Legion: Secret Origin”, miniserie in partenza ad ottobre che esplorerà i dettagli e lo sfondo, ancora inediti, della fondazione del team futuribile e del suo mondo.
Ai testi, Paul Levitz, che ne ha parlato in agosto nel corso di una lunga intervista a Comic Book Resources:

I think the idea on “Secret Origin” is that we’ve told the basic story of the incident that sparked the Legion a zillion times, any number of us has written versions of that. So when the guys asked if I was inclined I said yeah, but let’s do this with more emphasis on secret than on origin and try to use the six issues to try to focus on a number of things that we didn’t know was going on around the time the Legion was born, and really to enrich the universe, enrich the characters, because it is the origin of these characters.

[…] The status of the Legion in the UP is something we explore a lot in the “Secret Origin” series. There’s always been a couple of fundamental, largely unanswered questions about the Legion. One, many of these characters have the same power as other people on their planet — what makes them so special that they’re the singular person who “represents” that world within the Legion? [And] why is this bunch of relatively young people so important to the United Planets and the world of the future? So both of those are questions we’re asking and hopefully answering effectively in the “Secret Origin” series.

Approfittando del reboot post-Flashpoint, alla DC si è deciso di dare una rinfrescata anche ai costumi storici di Saturn Girl e soci (potete osservarli meglio cliccando sull’immagine in altro a destra), in una sorta di (graditissima!) retcon guardarobiera.
Sulle pagine del forum di Legion World, il penciler Chris Batista, stilista dei “nuovi vecchi” costumi, ha elencato le sue fonti di ispirazione nel redesign:

[Cosmic Boy’s costume is] a combination of his classic, giffen’s and Sprouse’s. I took the best from all. All of their classic outfits are getting reworked to make them feel not dated.

Un aspetto – koff koff! – curioso del progetto riguarda il contatto dell’autore (non oso scrivere “controllo”, trattandosi di un’opera mainstream e non autoriale) con il materiale da elaborare come struttura della storia.
Per quanto lo sceneggiatore abbia deciso di focalizzare il racconto su eventi precedenti l’incontro della Legione con Superman, infatti, trovo assurdo che, come egli stesso ha confessato a CBR, non possa vantare al momento neppure la certezza che quell’evento sia di fatto mai avvenuto “nel canone”.
Ecco le parole esatte sull’argomento da parte di Levitz, che ricordo essere anche la mente dietro al “volume seven”, l’attuale collana regolare sugli eroi del XXXI secolo:

Clearly there will be a relationship back to Kal-El, Clark Kent, however you want to define him. We’re not revealing at this point exactly how all of that works in part because we’re watching what Grant [Morrison] is doing; he’s really taking the lead with the transitions on Superman and the more we can see what tone he’s going for and how he’s fitting it together, the more likely we are to be able to fit in nicely with that.

Sulla DC Message Board ufficiale, anche il collega Fabian Nicieza, scriba di “Legion Lost” (vol. II), ha espresso l’identico dubbio:

I honestly don’t know that [the upcoming Superboy has the same continuity as the current one], but from the solicitations and interviews, it sounded like a revised backstory, so we’ll see. I’ll probably find out the same time as you do…

A onor del vero, a domanda specifica da parte del sottoscritto Nicieza ha chiarito che in questo caso non si tratta, a suo dire, di un’informazione celata da parte degli editor, ma semplicemente non ancora richiesta dagli sceneggiatori, in quanto ritenuta ad ora non necessaria.
Tuttavia, dalle parole di Levitz si direbbe piuttosto che il bullpen legionario sia più che altro in attesa di scoprire le intenzioni di Grant Morrison sul tema, come accade ai comuni lettori. Ma è possibile che negli uffici degli editor DC non esista neppure un banale appunto dello scozzese in questo senso? E Levitz e Morrison non comunicano tra loro? Quando si dice che “la mano destra…!”.

Bits of legionnaire business /3

mercoledì, agosto 31st, 2011
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Art by Shamus Beyale

Art by S. Beyale

Pur non avendo preventivato a suo tempo una pausa per il blog, rieccoci ora dopo circa trenta giorni di stop. Magari il cambio di programma fosse stato colpa delle ferie, ma solo degli impegni. Sigh. È bello però potersi rituffare ora nel 31esimo secolo: sognare, dopotutto, può essere a suo modo rilassante come e più di una vacanza.
E voi invece, cari Legion-junkies (sì, ce l’ho con entrambi), avete preso un po’ di sole? Magari portandovi in spiaggia qualcuna delle letture della nostra Biblioteca, da poco aggiornata alle ultimissime uscite USA? Scatenate pure recensioni e amarcord nei commenti!

In attesa del vostro feedback, do inizio al recupero delle notizie accumulate nelle ultime settimane (ho nel database le bozze di oltre 20 articoli, tutte cariche di link e immagini) con un pastiche di curiosità e scampoli: per riprendere il ritmo, meglio iniziare per gradi.

ITEM! Sul suo profilo Facebook, Pete Woods ha commentato sulle modalità di realizzazione da parte sua delle tavole di “Legion Lost” (vol. II), il cui primo numero uscirà negli States fra pochi giorni. Meglio lavorare in digitale, ha scoperto l’ex penciler di “Action Comics”, che si è convertito a questo metodo dopo aver illustrato in maniera tradizionale i primi due episodi della sua ultima fatica:

Well, I think I’m switching back to digital only art as of Legion Lost issue 3. I’ll keep doing covers traditionally for now, but I just prefer working digitally and I like he results better. For those that are interested I will be trying to find an art dealer for issues 1 and 2 come September.

ITEM! Nell’ennesima intervista promozionale per il lancio di “Action Comics” (vol. II), Grant Morrison ha dichiarato ai ragazzi di Comics Alliance che la Legione potrebbe avere un ruolo importante nella struttura del primo story arc della Super-ammiraglia:

CA: And after the first arc, we’re going to be catching up the present day?

GM: Pretty much. Actually, the whole thing is much more complex than that, because I wanted to do a big story involving time. It’s got the Legion in there — a slightly different version — and it’s a big timeloop story. So we’re seeing some of the past stuff, then we cut to the present, and then we go back to areas in the past so it’s really a big, big story in the same way I did with Batman, telling the entire story of Superman’s life but in a different way from Batman, which was much more linear and drawing on the elements of the past. This one’s actually quite dynamic and moves through his life, and it’s kind of Superman’s life as seen from a five-dimensional perspective.

ITEM! Sempre a proposito dell’Uomo d’Acciaio, Comics Alliance ha pubblicato un sunto a fumetti della vita del Superman post-Crisis, aggiornato alle ultime rivoluzioni di continuity prima del reboot di settembre. Ovviamente, non poteva mancare un cameo della Legione: date un’occhiata alla strip (a questo link, la seconda parte), vi strapperà un sorriso.

ITEM! Strano ma vero, il blog MTV Geek ha citato “R.E.B.E.L.S.” (vol.II) come una delle migliori collane del 2011. Possibile che la classifica sia stata stilata dai ragazzi di Jersey Shore? Il gusto critico parrebbe proprio quello.

Sadly cancelled by DC, but for its runtime, R.E.B.E.L.S. was one of the best cosmic set books we’ve ever read. Pitting super smart a-hole Brainiac 2 against super strong a-hole Starro the Conqueror was a stroke of genius for author Tony Bedard. But it’s the politics and intrigue that made this book so exciting, and Brainiac manipulates the entire universe into hiring his private security force. Inspired writing, and fun where most cosmic books were series, R.E.B.E.L.S. will be sorely missed.

ITEM! Chris Samnee, attuale disegnatore di “Captain America & Bucky” (Marvel Comics), ha festeggiato il millesimo del suo blog con questo eccezionale scrizzo Legion-related. Che potrebbe costituire lo spunto per una fantastica storia… se solo alla DC non preferissero occuparsi di fumetti gore e horror, of course.

ITEM! I celebri baffi di Paul Levitz sono stati immortalati da Shamus Beyale in un poster dal gusto molto grafico mostrato in minatura da Comics Alliance. Peccato che lo scriba del “volume seven” se li sia da poco tagliati!

ITEM! Concludo con la segnalazione di un delizioso blog, DC Fifty-Too, nel quale un nutrito gruppo di artisti si è riunito per proporre la loro versione dei “new 52″, i titoli dell’imminente rilancio DC Comics.
Tra le numerose copertine apocrife proposte, quella di Anthony Vukojevich ritrae, al fianco di Lois Lane, alcune delle più amate legionarie: potete ammirare l’immagine a questo link.

SDCC ’11: Vittoria! Il Superman post-Flashpoint farà parte della Legione!

sabato, luglio 23rd, 2011
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Grant Morrison

Grant Morrison

La conferenza su Superman tenutasi ieri al San Diego Comic-Con ha riservato ai fan della Legione la notizia più attesa e gradita dell’anno.

No, non esagero: con il reboot post-Flashpoint in vista, infatti, pareva tangibile il pericolo che si ripetesse la follia già vissuta nell’immediata epoca post-Crisis, quando il mythos dell’Uomo d’Acciaio fu scisso, in maniera all’apparenza irreversibile, da quello del team futuribile.
Invece, ecco cosa ha dichiarato sull’argomento lo sceneggiatore Grant Morrison, demiurgo della rinascita dell’alter ego di Kal-El sull’imminente “Action Comics”, vol. II (fonte: Comic Book Resources):

Also confirmed was the fact that Superman’s time with the Legion of Super-Heroes when he was a teen will stay intact, and that the Legion will appear in “Action” #1, however – like with so many things – the history won’t be exactly what longtime readers expect.

Yay!! Squillino le trombe! Via col trenino! A-e-i-o-u-y

Riguardo alla precisazione finale da parte del’autore, c’è da dire che lo scozzese diceva lo stesso anche del rapporto tra Clark Kent e Jimmy Olsen, – che sarebbe cioè stato rivisto in maniera del tutto inattesa, per i non anglofili – e alla fine la cosa si è risolta solo con i due amici rappresentati come “two geeks together”.
Insomma, se questo è il tenore generale delle sorprese che ci attendono nella nuova continuity del DCU, comprese quelle che riguarderanno la Legione, anche i più talebani tra gli aficionados dovrebbero non subire eccessivi shock.

A rinforzare il mood morrisoniano nei confronti di Saturn Girl e soci, questa ulteriore citazione dalla conferenza californiana:

Morrison repeated the comment he’s made about ideas from “All-Star Superman” about a younger Man of Steel morphing into the “Action” relaunch.

Vale la pena di ricordare che, ai tempi in cui pareva ancora possibile il prosieguo di “All Star Superman” sotto forma di one-shot aperiodici, Morrison aveva idea di realizzare una di queste storie appunto attorno al rapporto tra il giovane eroe kryptoniano e i suoi compagni d’avventura del futuro. Che anche il concept di quell’episodio sia destinato al riciclo su “Action Comics”?

Per altre succose notizie legionarie dal SDCC, restate sintonizzati nei prossimi giorni!

DCnU: Superman impara ad usare i suoi poteri da “giovane adulto”; Supergirl, secondo reboot!

martedì, luglio 19th, 2011
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Join the campaign to ask DC to keep Superman as a part of the Legion of Super-Heroes' origin!

Superman (vol.III) #2

Superman (vol.III) #2

Quasi a voler spegnere il mio blando ottimismo di ieri, Jim Lee e Dan DiDio hanno esposto in un’intervista a Newsarama le caratteristiche del “nuovo” Uomo d’Acciaio post-Flashpoint.
E, per quanto il progetto delineato dai due Co-Publisher abbia aspetti anche molto interessanti, come il ritrovato celibato per Clark Kent, a me pare evidente l’infausta intenzione – a onor del vero, non ancora esplicitata ufficialmente – di estromettere ancora una volta la Superman Family dal mythos della Legione.
Di seguito, ecco gli highlights delle dichiarazioni di Lee e DiDio, che già stanno facendo discutere la rete:

DiDio said Action Comics by Grant Morrison and Rags Morales will take place five years in the past at the “dawn of the age of superheroes,” with Superman introduced as more of a young, isolated alien who’s trying to find his place in the world, [learning his powers, and learning how people react to him,] without his parents to help him. The comic will show him developing his costume, starting out in a pair of jeans, and discovering his powers, since he cannot fly but only leaps over tall buildings. […]

[Also, in the stories set present day,] Clark Kent will have a new status quo at the Daily Planet and will be a bachelor. […]

“We wanted to have that sense of isolation that might come with being an alien among men,” DiDio said. “The two choices that were made, with both his parents being dead and not being married, isolated Clark a little bit more, so that he really had to do more exploration about mankind. There wasn’t that one strong human tether that he was bonding with and learning through. […]

Clark will have been guided as a youth by the Kents, before their death. […]

The theme of isolation will be further emphasized as Clark Kent has a sense of being an “alien.” That sense of alien separation is not only being heightened in Superman and Action Comics, but also in Supergirl, where Clark’s cousin will arrive on Earth for the first time. […]

DiDio admitted that one of the motivations for rebooting Superman was the fact that the last time it was done — by John Byrne in the mid-1980’s after Crisis on Infinite Earths — the Superman comic was a huge success. […]

In sostanza, nella continuity settembrina Superman avrà iniziato a rapportarsi coi suoi poteri solo da giovane adulto, e solo dopo essere già rimasto orfano dei genitori adottivi. L’idea, a mio avviso condivisibile, è quella di accentuare il senso di solitudine e di “outsiderness” del personaggio, in maniera tutto sommato affine a quella della Silver Age.
Tuttavia, per chi non lo sapesse, nelle classiche storie di Superboy il giovane Kal-El era invece ancora accompagnato, agli esordi della sua attività eroica, dal supporto dei genitori, vere e proprie bussole morali i cui insegnamenti contribuirono a formare non solo lo spirito di Clark come uomo, ma soprattutto quello del potente “dio in Terra” Superman.
Non a caso, come già accennato nella mia lettura storico-critica di Adventure Comics (vol.I) #247, i comics del Ragazzo del Domani erano più solari e lieti di quelli della sua controparte adulta, caratteristica che ai tempi contribuì senz’altro al notevole successo del personaggio, a lungo forse più popolare dell’originale da cui era derivato.

Supergirl (vol.VI) #2

Supergirl (vol.VI) #2

Certo, questo non significa che nel DC Universe post-Flashpoint Superman non possa aver fatto parte in qualche modo della Legione, appunto, da “young adult”.
D’altronde, stando alle informazioni trapelate nelle ultime settimane, il nuovo DCU avrà visto l’alba della “age of superheroes” da circa cinque anni, e da altrettanti, a quanto pare, sarà in attività la Legione del “volume seven”, in un parallelo di tempistiche che suona se non altro come una coincidenza “sospetta”.

Eppure, era stato anche detto che le storie del team futuribile avrebbero preso le mosse, procedendo come se nulla fosse, da quelle edite nell’ultimo periodo. Tra le quali, – vale la pena di ricordarlo, quantomeno per la memorabile recensione di El Braino – “Supergirl (vol.V) Annual” #2, albo che adattava alla realtà post-Crisis gli exploit futuribili di Supergirl nella feature legionaria anni Sessanta di “Adventure Comics” (vol. I).
Invece, come appena esposto da Lee e DiDio, e ribadito sempre a Newsarama dagli sceneggiatori di “Supergirl” (vol. VI) Michael Green e Mike Johnson, il personaggio della Ragazza d’Acciaio subirà un reboot completo… e, per inciso, che palle: la stessa operazione fu realizzata l’ultima volta, a cura di jeph Loeb, solo nel 2004.

A questo punto, tutto è davvero possibile. Anche perchè, ad esempio, la caratterizzazione di Superman come outsider si sposa perfettamente con il ritratto della Legione dipinto nel 2008 dal pezzo grosso Geoff Johns, durante la sua ottima gestione di “Action Comics” (vol. I).
Fa preoccupare, però, il richiamo finale dei Co-Publisher DC all’opera di John Byrne: fu proprio l’amabile autore canadese, forte di un’assurda antipatia personale nei confronti di Cosmic Boy e soci, a tagliare nel 1986 il cordone tra questi e il Superboy originale, dando il là al “train wreck” che avrebbe poi condotto a due reset e alla generale demolizione di quella che allora era una delle proprietà di punta della DC Comics.

Insomma, lo psicodramma continua: restate sintonizzati! (e diffondete il più possibile il link a questa iniziativa su Facebook!)

E se il protagonista di “Action Comics” (vol.II) fosse Superboy?

lunedì, luglio 18th, 2011
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Con il rilancio DC di settembre, le testate dell’Uomo d’Acciaio saranno distanziate tra loro da una momentanea cesura temporale. Mentre “Superman” (vol. III), di George Pérez e Jesus Merino, sarà ambientata nel presente, “Action Comics” (vol. II) vedrà invece le origini dell’alter ego eroico di Clark Kent, nel “fumetto di formazione” di una figura che lo sceneggiatore Grant Morrison ha descritto al New York Post come:

a 21st-century Paul Bunyan who fights for the weak and downtrodden against bullies of all kinds, from robot invaders and crime lords to corrupt city officials.

(per la cronaca, Paul Bunyan è un eroe pseudo-folkloristico americano, un po’ come il Babbo Natale in rosso della Coca Cola, solitamente ritratto come un taglialegna delle dimensioni di un gigante).
Nelle sue avventure giovanili, Superman sarà rappresentato – come riporta proprio oggi anche il nostro blog cugino – nei panni “casual” che potete ammirare nella metà sinistra dell’immagine in basso, ad opera del penciler Rags Morales.
Un’immagine che, di primo acchito, non da certo l’impressione di avere per soggetto un eroe adolescente, a ulteriore rinforzo dei timori di una (ennesima) rimozione di Superboy dal mythos della Legione (in questo senso, non dimenticate di aderire alla nostra campagna Facebook per tentare di scongiurare il rischio appena esposto!).

Copertine di (da sinistra) "Action Comics" (vol.II) #1 e "Superman" (vol.III) #1

Copertine di (da sinistra) "Action Comics" (vol.II) #1 e "Superman" (vol.III) #1

Tuttavia, un elemento della copertina in alto a sinistra, tratta dal #1 della rinata “Action Comics”, alimenta in effetti un flebile ottimismo che il reimaging morrisoniano non sia costato caro al franchise di Saturn Girl e soci. Il costume-non-costume di quel Superman, infatti, ricorda moltissimo quello di un altro celebre personaggio DC Comics…

Superboy visto da George Pérez, da "Final Crisis: Legion of 3 Worlds" #4 (2009)

Superboy visto da George Pérez, da "Final Crisis: Legion of 3 Worlds" #4 (2009)

…e cioè Kon-El, alias Conner Kent, alias Superboy II.
Certo, con l’arrivo del renumbering di settembre anche l’ibrido umano-kryptoniano subirà un cambio di look, ma le sue avventure storiche – così come i passati guardaroba – rimarranno in ogni caso integrati nella continuity del personaggio (parola di Scott Lobdell, futuro sceneggiatore del Ragazzo d’Acciaio, al sito Bleeding Cool).

Chissà che l’idea di base di Grant Morrison non sia (anche) quella di legare, appunto, nell’aspetto le due generazioni di super-teenager di Smallville, altrimenti separate da un gap estetico assai violento. D’altronde, anche il Kon-El adulto di Titans of Tomorrow indossava un costume non dissimile da quello che vedremo in “Superman” (vol.III)…

Bits of legionnaire business /2

domenica, luglio 10th, 2011
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Per recuperare il tempo perso in questi ultimi giorni, nei quali vari impegni mi hanno tenuto mio malgrado lontano dal blog, ecco un bell’articolo pastone con qualche recente notiziola legionaria. Bon apetit!

Un'immagine giovanile di Grant Morrison

Un'immagine giovanile di Grant Morrison

ITEM! Il sito Mindless Ones ha realizzato una lunga e interessante intervista audio a Grant Morrison: ne trovate la trascrizione a questo link.
Sentite cosa l’autore scozzese  – che, per inciso, non ha purtroppo mai scritto nessuna storia con la Legione, pur essendoci andato vicino ai tempi in cui si profilava la possibilità di uscite extra di “All Star Superman” – immagina per il futuro del nostro pianeta:

Bobsy: I don’t want to ask you to make a prediction that is going to make you look silly, but if you’re looking 20 years into the future – and especially given the recent upheavals with DC and there moves to new business models and whatnot – what are superheroes gong to be doing?

Grant: I think they’ll be walking among us. As I said at the end of the book, there’s something about this meme, the way it’s got a toehold – it’s almost Lovecraftian. With medical advances, in China they have sanctioned the use of all kinds of dodgy…

Bobsy: …Genetic engineering and stuff…

Grant: …Directly in the direction of the superhuman ideal. And those guys have also got a space programme so they’re maybe the people who are going to do Star Wars and Star Trek and the Legion of Superheroes.

The lightning is connecting. Something is coming through. The kabbalistic collapse between fiction and reality – with superheroes somehow at the leading edge of that.

20 years… it’s hard to say. The music will be exactly the same.

ITEM! Niente variant cover per il “volume seven”, nè per “Legion Lost” (vol. II). Al contrario di titoli più caldi come “Justice League”, infatti, le nuove collane della Legione in uscita a partire da settembre rientrano in un programma che punta a favorirne gli ordini tramite il sistema del reso gratuito dell’invenduto, e non tramite altre forme di incentivi come, appunto, le copertine alternative. Il tutto è stato specificato il primo luglio in questo messaggio della DC ai gestori dei comics shop. Meglio così per tutti, forse, in primis per i malati di collezionismo come il sottoscritto.

ITEM! A proposito del rilancio, Matthew Elmslie del blog Legion Abstract ha ipotizzato che i messaggi dell’utente Alastor (sigh) sul forum di Comic Book Resources facciano parte di una specie di viral marketing da parte di Fabian Nicieza per promuovere la sua futura “Legion Lost”.
Io non penso sia così, – i post iniziano a marzo, in un periodo nel quale dubito Nicieza avesse già ottenuto l’incarico – ma se siete curiosi basta cercare i (pochi) messaggi inseriti da Alastor utilizzando questo strumento di ricerca. Buona caccia.

ITEM! È vero che durante la Silver Age era in vigore una regola che impediva a più legionari di condividere gli stessi poteri? La risposta ce la da Brian Cronin di Comics Should Be Good, nella sua consueta rubrica sulle “leggende urbane” legate al mondo del fumetto. Enjoy!

ITEM! Qualche tempo fa, in questo articolo, avevo scritto di Kid Flash Lost, miniserie di Sterling Gates e Oliver Nome legata al blockbuster esitvo DC “Flashpoint”, e possibile sede di ospitate Legion-related.
Nel #1 di questa miniserie, uscito a giugno, l’alter ego eroico di Bart Allen si risveglia in effetti nel 31esimo secolo; tuttavia non si tratta della versione “tradizionale” di quel periodo, quella cui siamo abituati dalla lettura del “volume six”, bensì di un futuro distorto dalle macchinazioni del malvagio Anti-Flash.
Così, la Metropolis futuribile che ora ospita Kid Flash, molto simile per immaginario al “mondo reale” dei film di Matrix, è una specie di zona di guerra dominata da Brainiac e nel quale la Legione non è apparentemente mai esistita.
In risposta alle domande di alcuni lettori, – tra le quali una del sottoscritto a proposito dell’abuso di splash pages nei comics contemporanei – Gates ha però lasciato intendere, sul forum di Comic Bloc, che XS potrebbe apparire da qui al termine della miniserie. Restiamo in ascolto.

ITEM! Nell’edizione del primo luglio della rubrica online Ask Matty, responsabili della Mattel hanno confermato che il pack di ben 12 action figures della Legione da cui a questo articolo uscirà negli States il prossimo autunno.
Inoltre, sono in lavorazione nuovi modellini dei personaggi DC, ritratti nei loro costumi post-Flashpoint: che l’onore tocchi, oltre ai soliti protagonisti della Justice League, anche alla Legione? Novità in questo senso, forse, alla convention di San Diego, che si terrà dal 21 al 24 luglio prossimi.

ITEM! Per concludere, sempre in tema di gadgets, pare che la Eaglemoss si sia infine convinta ad aumentare di altre 20 uscite la sua “DC Comics Super Hero Collection” (fonte: DC Comics’ Official Message Boards).
Non credo, comunque, che ci fossero in realtà veri dubbi a riguardo: l’azienda inglese ha infatti già in programma un’ulteriore serie DC di statuine in piombo, questa volta dedicata esclusivamente al mondo di Batman. Non proprio la scelta timorosa di chi non vede mercato per quel tipo di prodotti! Per ulteriori informazioni, rimando a questo link.

Grande concorso: Legion Re-Cover-y Contest!

martedì, settembre 14th, 2010
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È passato poco più di un anno dalla conclusione del Mon-El Fashion Contest, il grande concorso per amatori del disegno indetto due primavere fa da questo blog, e il popolo della Legione già preme per una nuova e più difficile sfida.
Come negare l’anelata soddisfazione alle migliaia di fan che mi bombardano di e-mail quotidiane? No, nemmeno un coluano dal cuore freddo come Brainiac 5 avrebbe potuto resistere a simili, accorate invocazioni. Indi per cui, benvenuti al bando del sensazionale… Legion Re-Cover-y Contest!

Legion Re-Cover-y Contest!

Dal suo esordio nel 1958, la Legione dei Super-Eroi è stata protagonista di numerose centinaia di albi, spesso benedetti da copertine straordinarie ad opera di mostri sacri come Curt Swan, Neal Adams, Steve Lightle, Keith Giffen, Stuart Immonen, Alan Davis, Olivier Coipel, e tanti altri geni ancora.
Il concorso riguarda proprio quest’ultimo aspetto della storia editoriale del team futuribile, e consiste nello scegliere una copertina Legion-related dal vasto archivio delle pubblicazioni DC Comics e nel reinventarla a vostro piacimento.
Modello dell’iniziativa può essere considerato il fantastico blog Covered: la nuova interpretazione, insomma, non deve essere necessariamente fedele in tutto e per tutto all’originale, ma può anzi rappresentarne una parodia, una deformazione, un punto di vista o un’interpretazione alternativi (anche in chiave ironica), ecc. Potete sostituire un legionario con un altro, modificare il costume o l’aspetto dei personaggi, aggiungere o rimuovere dettagli alla scena, e perfino inserire gli elementi grafici di impaginazione (loghi, strilli, ecc) se vi va.
È concesso l’uso di qualsiasi tecnica, dal disegno tradizionale al collage alla fotografia, sia a colori che in bianco e nero.
In breve, avete totale, ehm, carta bianca – purchè naturalmente rimangano espliciti i riferimenti all’immagine “madre” e alla Legione. Dovete solo sbizzarrirvi. E, cosa più importante di tutte, divertirvi alla grande.

DC Universe #0, parte del premio in palio

DC Universe #0, parte del premio in palio

Per quanto riguarda la ricerca delle fonti – la “recovery” del titolo – state tranquilli: nella parte finale dell’articolo ho raccolto una serie di link utili, per facilitare la “caccia” all’ispirazione ai partecipanti meno ferrati in legionologia. Grazie al fornitissimo database del sito comics.org, basterà un click per visualizzare, organizzate in comode gallerie di immagini, le copertine di tutti i comics DC mai intitolati alla Legione o ad uno dei suoi protagonisti. Cosa chiedere di più?
Tuttavia, è bene sottolineare che l’equipe di Saturn Girl e soci è apparsa spesso anche come “guest star” sui frontespizi di altre collane oltre a quelle da me elencate, da “Brave and the Bold” a “Justice League of America” a “Kamandi”: ovviamente, il fatto che io – per mera pigrizia – non abbia segnalato anche i link a tali immagini non significa che queste non possano essere “adottate” dai partecipanti al concorso. Semplicemente, nel caso, dovrete cercare da soli la vostra ispirazione, a casa, in fumetteria o in rete.
Nel caso sceglieste di reinventare la copertina di un albo non prettamente legionario, è richiesta però un’unica, piccola accortezza. E cioè di fare in modo che, nel “reimaging”, gli eroi della Legione diventino gli evidenti protagonisti della scena, anche se in origine non era così. Per cui, ad esempio, se un artista decidesse di giocare con questa storica copertina di “Crisis of Infinite Earths”, la composizione dovrebbe essere necessariamente rivista, magari da un’angolatura che mostrasse in primo piano i legionari altrimenti relegati sullo sfondo.

Attenzione! Come già nel precedente concorso, anche questa volta il blog mette in palio un sontuoso premio, da spedire all’autore che – a insindacabile giudizio del sottoscritto – avrà realizzato la migliore copertina tra quelle inviate.
Questa volta, il vincitore riceverà via posta raccomandata gli albi di “DC Universe” #0 e “Final Crisis: Legion of 3 Worlds” #1-5, che costituiscono un’unica, grande saga scritta da Geoff Johns e illustrata da George Pérez e Scott Koblish. Sì, lo so, la storia non è un gran che (per ulteriori info, basta spulciare tra le mie vecchie recensioni), ma i disegni sono davvero splendidi – degni, ne sono certo, del talento del futuro primo classificato del Legion Re-Cover-y Contest!
A proposito della premiazione, ci tengo molto a sottolineare che, come sempre, mi impegno a commentare sul blog tutti i lavori pervenuti, esplicitando con assoluta trasparenza i termini del mio giudizio – nella speranza, magari, di favorire anche un piccolo, costruttivo dibattito nella sezione dei commenti.

Chiunque decidesse di partecipare è pregato di spedire la sua opera via email all’indirizzo info@glamazonia.it (e mi raccomando, specificate anche a quale copertina originale vi siete ispirati!).
Termine ultimo per la consegna dei lavori è la mezzanotte di domenica 31 ottobre 2010.
Buon divertimento e in bocca al lupo! (altro…)

Edicola legionaria: uscite di giugno e luglio 2009

venerdì, agosto 21st, 2009
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Superman: Whatever Happened to the Man of Tomorrow? Deluxe Ed.

Superman: Whatever Happened to the Man of Tomorrow? Deluxe Ed.

Tra rumorose assenze e silenziosi ritardi, gli eroi della Legione non si sono visti in giro gran che, negli ultimi mesi. E no, non è per via delle ferie estive.
La frustrazione e il calo di entusiasmo nel cuore degli aficionados come il sottoscritto crescono di settimana in settimana. Annacquando così anche il desiderio di sfogliare la checklist, alla ricerca dell’ossigeno di spin-off  o sporadiche comparsate del team di avventurieri del DC Universe del futuro. Eppure, in questo senso, qualcosa si è mosso eccome: solo, non me ne poteva fregà de meno.
Vista l’assenza di altre notizie, però, eccomi al recupero delle review lampo “saltate” nei due mesi passati. Non è davvero un caso se, spesso, mi riferisco ai fanatici della Legione come “junkies”!

Si parte con alcuni classici, più o meno recenti, ristampati in volume dalla DC. Per chi non può permettersi i costosi cartonati, finalmente l’editore newyorkese ha proposto nell’economica versione in brossura anche Superman: Last Son TP (10/6) e  Superman and the Legion of Super-Heroes TP (15/7), due piacevoli storie targate Geoff Johns (nel primo caso, in compagnia di Richard Donner) e ben disegnate rispettivamente da Adam Kubert e Gary Frank. Entrambi i racconti sono caratterizzati da un pregio comune: quello di riportare il personaggio dell’Azzurrone verso una matrice più classica, pur senza snaturare la loro radice di fiction contemporanea. Una trovata a mio avviso ideale per Superman e co., ma che tristemente non sembra aver attecchito nel bullpen DC. Sigh.
Ai lettori meno assuefatti al paging moderno, il banco delle novità estive propone inoltre due veri “oldies but goldies”. Il primo è Superman: Tales from the Phantom Zone TP (24/06), una sorta di “best of” di delizie Silver Age ambientate nella celebre dimensione-prigione scoperta su Krypton dal padre di Kal-El. Tra gli ospiti più celebri della Zona Fantasma, unica eccezione tra decine di perfidi criminali come il generale Zod, è impossibile dimenticare il nostro, nobile, Mon-El.
Il secondo tomo, decisamente più memorabile, ristampa in una prestigiosa edizione l’ultima, affascinante avventura dell’Uomo d’Acciaio pre-Crisis: Superman: Whatever Happened to the Man of Tomorrow? Deluxe Edition (8/7), di Alan Moore e Curt Swan. In questo lungo racconto di commiato, che ipotizza un degno finale alla carriera dell’alter-ego di Clark Kent, la Legione appare solo come ospite, in una sequenza magnifica e davvero strappalacrime. Da leggere assolutamente!

Il resto delle recensioni riguarda storie ancora inedite in Italia (compresa “Final Crisis”!): per procedere nella lettura, basta cliccare qui di seguito! (altro…)