DCnU: Riferimenti legionari in “Action Comics” e “Justice League International”

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Le nuove collane della Legione non hanno ancora fatto in tempo ad uscire, che già negli altri albi del DCU post-Flashpoint si respira aria di XXXI secolo, grazie ad alcuni riferimenti più o meno espliciti al team futuribile.

Il primo, – molto atteso dai fan poichè promesso a suo tempo dell’autore, Grant Morrison – è apparso sul primo numero di “Action Comics” (vol.II), albo del quale trovate a questo link la ghiotta recensione del nostro blog cugino.
Purtroppo, l’aspettativa non è stata ripagata gran che: la storia ha infatti visto la mera citazione verbale dei tre fondatori, nella stringa di dialogo che potete leggere nel riquadro in basso (prima vignetta della seconda fila). Huh, Grant?

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Sequenza da "Action Comics" (vol.II) #1, disegni di Rags Morales

Il secondo ed ultimo “spot” proviene dalle pagine di “Justice League International” (vol. II) #1, su testi di Dan Jurgens. In quella sede, Booster Gold – mamma mia, che oscenità il suo nuovo costume! – viene mostrato con ancora al dito il Flight Ring della Legione che ne ha sempre caratterizzato il look fin dal suo esordio nel 1986.
Il reboot del DC Universe non dovrebbe quindi aver spezzato la connessione tra l’alter ego di Michael Jon Carter e l’equipe di Saturn Girl e soci, e chissà che la Legione – magari nella sua iterazione “Lost” – non faccia prima o poi una capatina nel presente per un team-up con la JLI.

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

Immagine da "Justice League International" (vol.II) #1, disegni di Aaron Lopresti

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4 Responses to “DCnU: Riferimenti legionari in “Action Comics” e “Justice League International””

  1. Zarathustra scrive:

    Certo che gli aggettivi “men” e “woman” per dei poco più che ventenni (sempre se si segue la “filosofia” degli incontri che avvengono sempre a esattamente mille anni di distanza, rendendo Clark e i Legionari sempre coetanei o quasi) mi sembra esagerato… almeno, in base all’esperienza personale, quando si riferiscono a me, che sono sempre più vicino alla soglia dei 30, usano ancora il termine “ragazzo”.
    Ma magari in America hanno altre usanze… paese che vai…

  2. Mr. Kayak scrive:

    beh, peter parker si faceva chiamare “spider-man” già a 16 anni. non mi pare così strano che un ragazzo veda se stesso come un “man”, piuttosto che come un “boy”.

  3. Zarathustra scrive:

    Mi riferivo alla vecchia scassapelle/padrona di casa.
    Se un mio amico coetaneo viene a cercarmi a casa dei miei e mia nonna lo vede, poi mi riferisce che è passato un ragazzo, mica un uomo.

  4. Mr. Kayak scrive:

    ah scusa! che pirla 😛
    sì, probabilmente è un modo di dire ammeregano.