Tra le uscite del 9 febbraio scorso, mi ha colpito l’inaspettata parentela Legion-related tra due titoli altrimenti privi, almeno all’apparenza, di reciproca connessione.
Il primo è “DC Universe: Legacies” #9, di Len Wein e Jesús Saiz, penultimo episodio della miniserie che ripercorre la cronistoria dell’universo narrativo di Superman e soci nella sua incarnazione successiva al reboot di “Crisi sulle Terre Infinite” (1985).
A questo punto del bignami a fumetti siamo giunti a rinarrare gli eventi di “Final Night”, crossover ideato nel 1996 dallo sceneggiatore ed inker part-time Karl Kesel. La saga, ispirata in parte al classico legionario del 1967 “La morte di Ferro Lad” (“Adventure Comics”, vol. I, nn. 352-353), vede il nostro sole finire preda di una mortale creatura aliena mangia stelle, il Sun Eater, col destino della Terra ovviamente nelle mani del coraggio e dello spirito di sacrificio degli eroi DC.
Tra questi – come mostrato dalla vignetta in basso, estratta da questa anteprima – anche la Legione post-Ora Zero, in quel periodo intrappolata suo malgrado nella Metropolis del presente. Questi personaggi, oggi noti come New Wanderers, sono attualmente in viaggio tra i vari mondi del multiverso DC, in soccorso di eventuali profughi del patatrac spazio-tempo di “Infinite Crisis” (2005): flashback a parte, speriamo di rivederli in scena al più presto!
In maniera del tutto inattesa, anche la contemporanea pubblicazione di Adventure Comics #523 ha presentato un palese riferimento alla continuity legionaria anni ’90, e in particolare alle storie che condussero appunto ad “Ora Zero” (1994).
Tra i neo protagonisti della Legion Academy, infatti, spicca il volto di Glorith – eccola, sulla destra, nella splendida interpretazione grafica di Phil Jimenez – personaggio esordiente che condivide nome e palette cromatica con la più celebre villain del “volume four” di Keith Giffen e Tom e Mary Bierbaum.
In quelle storie, oggi escluse del canone ufficiale DC, Glorith di Balduur era una potente maga che, per ragioni in realtà legate più a complessi meccanismi editoriali che alla pura creatività degli autori, aveva preso il posto, nello schema delle cose, del malefico collega Time Trapper.
La prima volta, la Glorith originale è apparsa, nel 1965, proprio al fianco del Cacciatore del Tempo, sulle pagine di “Adventure Comics” (vol. I) #338; l’ultima, nella storyline End of an Era, che nel ’94 concluse l’avventura della Legione dei “Five Years Later” giffeniani, dando il via al primo reset del franchise.
Della nuova Glorith, che al momento milita nelle file dei buoni, ha parlato a Newsarama lo sceneggiatore Paul Levitz:
And Glorith will be a mystery character for a while, as we learn what her back-story is. But also, in some ways, she’ll experience the mystery herself, because she’s seeing a whole different set of human relationships than she was used to seeing on that planet of hers. And she’ll become the narrator of a lot of it too, in letters home.
Chissà se questa aspirante legionaria è stata creata dai suoi autori come mera strizzata d’occhio ai fan di vecchia data, o se dietro il pesante nome che porta si celano invece future gatte da pelare per l’equipe guidata da Mon-El. Per quanto mi riguarda l’importante è solo che, al contrario della sua predecessora, l’affascinante “Glorith 2″ non porti con sè nuove Crisi nè reboot!
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