Posts Tagged ‘Mort Weisinger’

Le vacanze di Jim Shooter del 1965

sabato, marzo 12th, 2011
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Jim Shooter

Jim Shooter

Jim Shooter, sceneggiatore da leggenda e padre di gran parte dell’immaginario della Legione dei Super-Eroi, ha da pochi giorni debuttato nel mondo di internet, lanciando il blog visitabile a questo indirizzo.
Tra i primi messaggi dell’autore di Pittsburgh, classe 1951, non poteva mancare una menzione alla sua prima esperienza di lavoro nel mondo dei comics, avvenuta, alle dipendenze dell’editor Mort Weisinger, proprio con una storia della Legione:

Everyone who’s ever attended grammar school has had to write at least one composition entitled “How I Spent My Summer Vacation.” Most of my friends suffered through the ordeal, begrudging every word that flowed like molasses from their Eberhard Faber # 2’s. I, on the other hand, rather enjoyed writing my composition. I thought it was easy. It occurred to me, at a rather tender age, that if one could somehow get paid for this sort of thing, one had, indeed, discovered a legal racket. Thus were the seeds of my writing career sown.

In 1965 I sold a script for a Legion of Super-Heroes story to the late, great Mort Weisinger, who edited the exploits of that august group back then, thereby fulfilling my childhood dream of raking in big bucks just for putting words on paper.

I wrote that first script in the summer of 1965, laboring long and hard up in my hot, stuffy little room while other 13-year-old kids were out playing baseball, swimming, hanging around and otherwise enjoying their vacations. Ergo, the origin of Jim Shooter, Professional Writer and Legion Scripter Emeritus is precisely How I Spent My Summer Vacation in 1965. [link originale]

Shooter iniziò il mestiere di fumettista a soli tredici anni, realizzando quello che, per molti appassionati di comics, è giusto una fantasia ad occhi aperti. Tuttavia, nella realtà dei fatti, le cose per il giovane Jim non furono affatto da sogno, come egli stesso confessa – non per la prima volta, a dire il vero – in quest’altro, bellissimo post.
E l’articolo appena linkato è una lettura che consiglio davvero di cuore: chissà che la straordinaria forza d’animo che Shooter dimostra di aver tratto dalla sua drammatica esperienza di vita non possa essere di sostegno anche ai tanti giovani che, pur un condizioni molto diverse, si ritrovano oggi a patire i pesantissimi disagi di un mondo del lavoro bullesco e malato come quello dell’Italia contemporanea.

Consigli per un Natale legionario

lunedì, dicembre 20th, 2010
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DC Universe Classics Wave 14: Tyr

DC Universe Classics Wave 14: Tyr

Il Natale si avvicina, e non c’è niente di meglio che festeggiarlo ritrovandosi sotto l’albero per un gioioso scambio di regali. È uno dei pochi piaceri di vivere in una società capitalista e consumista, se non altro per chi apprezza questo genere di cose.
Naturalmente, per un vero Legion junkie la soddisfazione non può dirsi completa senza aver scartato almeno un dono legato all’equipe futuribile. Come la splendida action figure di Tyr della Mattel – se ne era già parlato a febbraio, ricordate? – da poco uscita negli States e subito immortalata su Twitter dall’occhio digitale del Legion Omnicom (per chi fosse interessato, Action Figure Insider offre, a questo link, maggiori dettagli sul prodotto).

Personalmente, tuttavia, ritengo che in cuor suo un fumettofilo preferisca sempre ricevere qualcosa da leggere, piuttosto che un gadget da dimenticare su una mensola.
Per questo, se siete alla ricerca di un cadeau dell’ultimo minuto, o se volete reinvestire gli euro ricevuti dalla nonna, ecco una serie di consigli ad hoc. Adatti anche al classico “uomo che aveva tutto”.
Ad esempio, chi già avesse sulla libreria di casa una cospicua collezione di fumetti DC farebbe bene a considerare che c’è della Legione non solo nelle pagine dei comics, ma anche in alcuni splendidi art book usciti nell’ultimo periodo. Come Cover Run: the DC Comics art of Adam Hughes – ne ho accennato giusto ieri in questo articolo – , vero e proprio amarcord della carriera del morbido illustratore di Riverside, New Jersey, alla corte di Wonder Woman e soci.
Un altro art book che potrebbe far felice ogni appassionato è il prezioso Icons: the DC and WildStorm art of Jim Lee, che ospita addirittura una storiella inedita della Legione disegnata dal penciler coreano e scritta dal solito Paul Levitz – e in coda per essere recensita dal sottoscritto su questo blog.
E che dire poi di DC Comics: The Art of Modern Mythmaking, gigantesco tomo di taglio storico che, anche attraverso un ricchissimo corredo iconografico, ripercorre l’intera storia editoriale della publishing house di Superman e Batman, dalla Golden Age ad oggi?

Legion of Super-Heroes: The Great Darkness Saga Deluxe Edition

Legion of Super-Heroes: The Great Darkness Saga Deluxe Edition

Per i neofiti che invece volessero avvicinarsi per la prima volta al cosmo DC del 31esimo secolo, invece, ecco una breve carrellata di titoli da richiedere immediatamente a Babbo Natale.
Purtroppo, la splendida (e costosa) collezione degli Archives, che ristampa in edizione di lusso le prime annate della Legione, è fuori catalogo. Non resta dunque che gettarsi sui più abbordabili Showcase Presents (vol. 1, vol. 2, vol. 3 e vol. 4), che ripropongono le stesse storie in versione più modesta e in bianco e nero. Il divertimento offerto, comunque, è il medesimo.
Per chi non se la sentisse di imbarcarsi in un recupero cronologico della Legione Silver Age, il catalogo DC offre comunque la possibilità di concedersi a poco prezzo un assaggio di quella vibrante e indimenticabile stagione del fumetto popolare americano. Mi riferisco a DC Classic Library: The Life and Death of Ferro Lad, elegante hardcover che ospita una delle saghe di maggior impatto storico della gestione di Mort Weisinger e Jim Shooter.
Anche il paperback 1,050 Years of the Future presenta un’interessante selezione di storie degli anni ’60, ma in questo caso accompagnate da materiale più moderno.

A un primo impatto visivo, il regalo più appariscente è però The Great Darkness Saga Deluxe Edition, magnifico cartonato oversized a firma Levitz e Giffen. Poche avventure della Legione sono al livello di quelle qui raccolte, uscite in origine negli States nei primi anni ’80, e nessun’altra può vantare una ristampa altrettanto spettacolare come oggetto in sè.
Se foste fulminati dalla lettura di questo ciclo, ricordate infine che l’esperienza prosegue con i due paperback An Eye for an Eye e The More Things Change, quasi altrettanto appassionanti.

ReLegion Class 2: Adventure Comics (vol.I) #267

venerdì, febbraio 26th, 2010
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Adventure Comics (vol.I) #267

Adventure Comics (vol.I) #267
Dicembre 1959

Copertina di Curt Swan (matite), Stan Kaye (chine)
Lettering di copertina: Ira Schnapp

Titolo: “Prisoner of the Super-Heroes
Soggetto: Mort Weisinger, Jerry Siegel
Sceneggiatura: Jerry Siegel
Editor: Mort Weisinger
Disegni: George Papp (matite e chine)
Lettering: Joe Letterese

Prima edizione italiana: Albi del Falco #221, Mondadori, Luglio 1960
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1959. È trascorso più di un anno dall’esordio della Legione sulle pagine di “Adventure Comics” (vol. I) #247, in quella che avrebbe dovuto essere una goccia come tante nel mare delle avventure di Superboy. Il fatto che le cose siano andate diversamente è da imputare in primo luogo all’alba di una nuova, potente variabile nel mondo dei comics: quella del fandom.

Tra le peculiarità della gestione editoriale di Mort Weisinger, direttore delle testate dell’Uomo d’Acciaio a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una delle più distintive riguarda l’evoluzione del rapporto con l’audience.
Weisinger è sempre stato molto attento a comprendere ed assecondare le inclinazioni del pubblico. Vuole la leggenda che l’editor usasse addirittura tenere appese in ufficio le copertine degli albi da lui curati negli ultimi due anni, ognuna accostata ai rispettivi dati di vendita: era quella, per Mort, la durata media del “ciclo vitale” di un lettore, trascorsa la quale riteneva accettabile il riciclo dei gimmick che, incassi alla mano, avevano dimostrato maggior appeal.
Ma il contatto tra Weisinger e i giovani aficionados non si limitava al solo conteggio dei resi delle edicole. Alla costante ricerca di feedback, il supervisore amava anche tastare il polso agli appassionati in carne ed ossa. A cominciare dai ragazzi del suo quartiere, che egli coinvolgeva spesso in lunghe chiacchierate “strategiche”, un po’ per gioco e un po’ alla ricerca di intuizioni “grezze” da rubare (si accese così, ad esempio, l’idea di dedicare testate ad hoc a Lois Lane e Jimmy Olsen).
Soprattutto, lo scambio di opinioni avveniva all’interno delle pagine della posta, in un clima di interattività tra autori e lettori del tutto inedito. Fu quello l’habitat favorevole alla nascita delle prime fanzine a tema supereroico: d’altronde, a suo tempo, lo stesso Mort era stato tra i fondatori, con l’amico d’infanzia e futuro successore Julius Schwartz, di una delle prime fanzine della Storia, “The Time Traveler” (1931), dedicata alla fantascienza da pulp magazine.

Solleticato dall’insolita mole di lettere invocanti il ritorno del club di Cosmic Boy, Saturn Girl e Lightning Boy, Weisinger decide così di dare una seconda opportunità all’equipe futuribile: non avrebbe avuto di che pentirsene. (altro…)

Scampoli di fine anno: gli autori

mercoledì, dicembre 30th, 2009
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Copertina di "Under the dome", l'ultimo romanzo di Stephen King (2009)

Copertina di "Under the dome", l'ultimo romanzo di Stephen King (2009)

Seconda puntata della mia raccolta di scampoli, notizie e curiosità legionarie raccolti qua e là negli ultimi mesi e rimasti fino ad oggi chiusi nel cassetto in attesa di tempi di magra. Questa volta, si parla di autori; per domani, tenete pronte le papille a una deliziosa galleria d’arte.

Durante la convention Fan Expo Canada, tenutasi a Toronto lo scorso settembre, è emerso un bizzarro aneddoto sulla vita matrimoniale di Paul Levitz, futuro sceneggiatore di “Adventure Comics” (vol. III). No, nulla di pruriginoso, per l’amor del cielo! A meno che non siate anche voi, come lo scriba newyorkese, dei feticisti delle edizioni internazionali dei comics DC.
Ecco come andarono i fatti, secondo il report di Comic Book Resources:

Levitz, while on his honeymoon in Greece, temporarily abandoned his new bride to track down his own work from “Legion of Super-Heroes” in Greek.

Sempre a proposito dell’ex President & Publisher DC, il blog Comics Should be Good ha da poco nominato tra le 100 migliori storylines del secolo proprio una delle opere più famose di Levitz, la celebre “Great Darkness Saga” (1982). Stando alle preferenze dei frequentatori del sito, la storia, illustrata da Keith Giffen, si è piazzata addirittura all’undicesimo posto, a un passo dalla top 10. Complimenti, Paul!

Il blog della fumetteria Westfield Comics ha pubblicato un lungo articolo di KC Carlson, ex editor della Legione ai tempi del reboot del ’94. Carlson, oltre a commentare il recente rilancio del team futuribile da parte di Geoff Johns, riflette a 360 gradi sul franchise, analizzandone pregi e difetti. Una lettura interessante, e da commentare, per ogni aficionado.

Concludo con una brillante osservazione del blogger Get-a-life Boy, che ha di recente dedicato un post all’ultimo lavoro del maestro del brivido Stephen King, Under the dome.
Il romanzo, a quanto pare, narra la vicenda di una città che, rimasta intrappolata sotto una bolla di vetro, subisce la dittatura della malavita locale. Una trama molto simile, in effetti, a quella ideata nel lontano 1968 da Jim Shooter e Mort Weisinger, nel celebre duetto di storie edito sui nn. 369 e 370 di Adventure Comics (vol. I). La storica avventura a fumetti, illustrata da Curt Swan e Jack Abel, vede Superboy e soci difendere Smallville dalle macchinazioni del perfido Mordru: un classico della Legione. Been there, done that, Stephen!

ReLegion Class 1: Adventure Comics (vol.I) #247

lunedì, luglio 20th, 2009
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Adventure Comics (vol.I) #247

Adventure Comics (vol.I) #247

Adventure Comics (vol. I) #247
Aprile 1958

Copertina di Curt Swan (matite), Stan Kaye (chine)
Lettering di copertina: Ira Schnapp

Titolo: “The Legion of Super-Heroes

Soggetto: Mort Weisinger, Otto Binder
Sceneggiatura: Otto Binder
Editor: Mort Weisinger
Disegni: Al Plastino (matite e chine)
Lettering: [sconosciuto]

Prima edizione italiana: Albi del Falco #332, Mondadori, Agosto 1962
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Chiudete gli occhi: è il 1958.

In radio rombano i pezzi di Elvis Presley e Jerry Lee Lewis, e le dolci ballate dei Platters. Come una sorta di amaro presagio, agli Oscar ha appena trionfato “Il ponte sul fiume Kwai”: dall’altra parte del mondo, nel lontano Vietnam, i gruppi di resistenza dei Viet Cong iniziano a manifestarsi con azioni di guerriglia sempre più violente, mentre le truppe di Eisenhower moltiplicano la loro presenza sul territorio.
Il 31 gennaio gli Stati Uniti rispondono al lancio del satellite artificiale russo Sputnik, avvenuto solo poche settimane prima, sputando nel gelo dello spazio l’Explorer 1. La fantascienza si fa sempre più largo al di fuori dei pulp magazine fin dentro nel mondo reale, elettrizzando ulteriormente gli stimoli futuristi degli autori di fiction sci-fi.

Sono anni di grandi contraddizioni, questi. Il repubblicano Eisenhower, agli sgoccioli del suo secondo mandato presidenziale, cerca di traghettare il Paese verso una maggiore integrazione razziale. Il processo non è indolore nè pacifico, e si somma alla tensione che la Guerra Fredda già fomenta ad ogni livello della società americana.
Nonostante questi squilibri, il crescente splendore economico della classe media e il clima di relativa pace mondiale sono un habitat sufficiente alla genesi di una nuovo gruppo sociale, figlio del benessere. Nel corso degli anni ’50, gli adolescenti iniziano ad essere riconosciuti sempre più come una realtà distinta rispetto a quella degli adulti, con ideali e gusti propri e indipendenti. Sollevata dalla responsabilità di contribuire al bilancio domestico, la neonata categoria dei teenagers può finalmente realizzare un sogno millenario: dedicarsi a tempo pieno allo studio, ai sentimenti e allo svago. E non necessariamente in quest’ordine!

Questo elemento è forse una delle maggiori chiavi di lettura dietro alla nascita della cosiddetta Silver Age of Comics. Dopo circa un decennio di risacca, è infatti sul finire degli anni ’50 che il fumetto super-eroico torna a farsi vivo in maniera prepotente. La pubblicazione di “Showcase” (vol.I) #4 (ottobre 1956), albo che introduce il personaggio del nuovo Flash, è generalmente riconosciuta dagli storici della nona arte come la nota iniziale di una sinfonia di nuove idee e di sperimentazioni comunicative che andrà a caratterizzare l’intero decennio successivo. L’età d’argento è cominciata.
All’interno di questa fresca corrente, il primo super-gruppo a presentarsi al ritrovato audience è proprio la Legione dei Super-Eroi, che anticipa non solo i Fantastici Quattro della Marvel (1961) ma la stessa Lega della Giustizia di casa DC Comics (1960). Super-teenagers in un contesto fantascientifico: sarebbe stato più strano solo se nessuno, allora, ci avesse pensato.
Una trovata come quella della Legione non poteva che trovare spazio all’interno della feature DC che più di ogni altra strizzava l’occhio al pubblico puberale, quella dedicata a Superboy. Ma chi era costui? E in che termini la Legion of Super-Heroes è stata introdotta nelle sue avventure? (altro…)

Road to Mon-El Fashion Contest finals: Mike Wieringo

lunedì, aprile 13th, 2009
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Mon-El in uno schizzo di Mike Wieringo. Clicca sull'immagine per ingrandirla

Mon-El in uno schizzo di Mike Wieringo. Clicca sull'immagine per ingrandirla

Si avvicina la scadenza per partecipare al Mon-El Fashion Contest, il favoloso concorso organizzato da questo blog in onore del legionario creato nel 1961 da Mort Weisinger, Robert Bernstein e George Papp.
La sfida è diretta a tutti gli appassionati di disegno: inviatemi il vostro, personale redesign del look di Mon-El! Il limite ultimo per la spedizione dei vostri lavori è domenica 26 aprile 2009.
Per ulteriori informazioni sui termini del concorso, compresi anche i dettagli sull’ambìto premio in palio, cliccate qui.

Per ammazzare il tempo in vista della finalissima, ho pensato di postare qualche bella illustrazione con protagonista il giovane eroe daxamita. Una breve ricerca sul web mi ha condotto a ripescare un piacevole schizzo del compianto Mike Wieringo, straordinario cartoonist purtroppo scomparso nel 2007.
Wieringo non ha mai lavorato sui fumetti della Legione, ma non ha mai neppure nascosto la sua passione personale per questi personaggi, che ha spesso immortalato negli schizzi che usava pubblicare sul suo blog.
In particolare, in un messaggio dell’aprile 2007, l’artista ha inserito proprio un ritratto di Mon-El, nell’ambito di un esperimento di fusione tra il proprio stile rotondo e la sintesi grafica tipica dei manga:

Over my career, there have been times when my work has been described as either BEING manga or having manga influences. […] I’ve always felt that my influences were more European than Japanese. […]
There are times when I think of pushing my work in a more manga direction. I’m a fan of some manga… so it’s something that’s always interested me in exploring. I think of lengthening the figure, sharpening the faces and simplifying my drawing even more than usual […] that’s what I was thinking and playing with in today’s MON-EL sketch.

Il risultato è a mio avviso affascinante, e fa rimpiangere ancora una volta il talento del povero Wieringo.
Spero di riuscire a recuperare sul web altre immagini di Mon-El degne di nota, così da poter stendere nei prossimi giorni altri articoli come questo. L’intento, naturalmente, è quello di ispirare i concorrenti del Mon-El Fashion Contest nella realizzazione delle loro attese opere! Non perdete tempo, ragazzi, e fatevi sotto!

Legion economy: vendite DC di febbraio 2009

sabato, aprile 11th, 2009
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Il sito The Beat ha pubblicato la consueta analisi mensile delle vendite DC Comics, redatta dal teutonico Marc-Olivier Frisch. Questa volta la lente di ingrandimento è diretta verso le uscite dell’ultimo febbraio, mese che ha visto l’uscita di diversi albi legati al mondo della Legione.

Un paio di appunti di carattere tecnico, a mo’ di premessa.
L’articolo di Frisch si riferisce alla classifica fornita dalla Diamond, distributore unico dei comic shop americani, e riguarda quindi unicamente le quantità di albi ordinati a monte da parte dei negozi. Insomma, occhio: non necessariamente i titoli più acquistati dalle fumetterie suscitano uguale entusiasmo anche tra i lettori.
Inoltre, i dati relativi al vero e proprio numero delle copie vendute non sono perfettamente accurati. Perlomeno stando ai commenti degli editori. Basti pensare al fatto che, ad esempio, la chart comprende solo la top 300, escludendo quindi quasi sempre cifre poco prepotenti ma comunque significative come quelle dei riordini.
Detto questo, la classifica Diamond resta comunque un ottimo metro per tastare il polso ai trend del mercato nel loro evolversi mese dopo mese, e andrebbe considerata unicamente per questa funzione.

Per leggere le parole di Frisch sulle uscite Legion-related di febbraio 2009, vi rimando al resto dell’articolo.

(altro…)