Posts Tagged ‘Marvel Comics’

Walt Simonson disegnerà “Legion of Super-Heroes” #5

venerdì, settembre 16th, 2011
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Intervistato da Newsarama, Paul Levitz ha rivelato che il primo penciler a dare il cambio al disegnatore titolare del “volume seven”, Francis Portela, sarà nientemeno che il mostro sacro dei comics Walt Simonson (in basso, uno dei rari precedenti tra questo autore e il team futuribile).

A dirla tutta non si tratta certo di un artista dal gusto coerente rispetto al morbido di Portela, ma Simonson è un grande, e va bene così. Inoltre, chissà che il creatore di “Star Slammers” non ne approfitti per dare una mano a Levitz sotto il profilo della sceneggiatura, cosa che visti gli ultimi precedenti sarebbe più che mai necessaria.

“Legion of Super-Heroes” (vol. VII) #5 uscirà negli States il prossimo mese di gennaio.

La Legione e gli X-Men (Marvel Comics) contro gli alieni della Covata, disegni di Walt Simonson

La Legione e gli X-Men (Marvel Comics) contro gli alieni della Covata, disegni di Walt Simonson

Separati alla nascita: il “volume six” e “X-Men Forever”

sabato, gennaio 29th, 2011
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Giant-Size X-Men Forever #1

Giant-Size X-Men Forever #1

Per rinnovare il franchise legionario dopo anni di reboot e arzigogoli di continuity – l’equivalente fumettistico di Bacco e tabacco – lo staff DC ha prediletto la strada più semplice ed immediata, secondo la logica alessandrina del nodo gordiano.
Le attuali storie della Legione, infatti, proseguono da dove si era interrotta, nel 1989, la storica collana del “volume three”, che impresse negli occhi di una generazione l’immagine ancora oggi più fulgida e memorabile del team futuribile. Tutto ciò che è uscito nel frattempo è, diciamo così, da ignorare.
A sottolineare le intenzioni di un tale gesto, basti dire che l’autore attualmente seduto sulla sedia del regista di “Legion of Super-Heroes” è lo stesso di ventun’anni fa, quel Paul Levitz tornato al word processor dopo aver occupato per due decadi poltrone ben più comode ai piani alti degli uffici DC Comics.

Ma nulla è per caso, e mentre in casa DC si restituiva la Legione Silver Age al proprio passato, la rivale Marvel Comics dava alla luce un progetto dal sapore quasi identico, “X-Men Forever”, di cui da pochi giorni è uscito negli States il numero conclusivo. (altro…)

La DC abbandona il Comics Code

giovedì, gennaio 20th, 2011
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Il marchio del Comics Code Authority

Il marchio del Comics Code Authority

Il blog The Source ha annunciato che a partire da quest’anno la DC abbandonerà il Comics Code Authority, l’organo di censura del fumetto statunitense creato nel 1954 sotto la spinta del libro “Seduction of the Innocent” dello psichiatra Fredric Wertham, e da allora imposto a tutti gli editori di comics (fonte: Wikipedia).
Negli anni, in singole occasioni, alcune publishing house come la Marvel si erano già infischiate dell’approvazione delle loro storie da parte del Comics Code, come nel celebre caso di “Amazing Spider-Man” (vol. I) #96, del 1971. L’abbandono dell’autorità di censura da parte di una major, però, non avvenne che nel 2001, quando proprio la Marvel introdusse per prima un proprio sistema di rating, ancora oggi in vigore.
Il nuovo “rating system” interno della DC Comics, in vigore dal prossimo aprile, è molto simile a quello attualmente utilizzato nel campo dei videogiochi, e sarà così strutturato:

Beginning with our April 2011 titles, all DC comic book covers will utilize the following rating system:

E – EVERYONE

Appropriate for readers of all ages. May contain cartoon violence and/or some comic mischief.

T – TEEN

Appropriate for readers age 12 and older. May contain mild violence, language and/or suggestive themes.

T+ – TEEN PLUS

Appropriate for readers age 16 and older. May contain moderate violence, mild profanity, graphic imagery and/or suggestive themes.

M – MATURE

Appropriate for readers age 18 and older. May contain intense violence, extensive profanity, nudity, sexual themes and other content suitable only for older readers.

Una curiosità: pochi anni dopo la nascita del CCA, anche il nostro Paese vide l’esigenza di un simile sistema di auto censura – “Garanzia Morale”, si chiamava – che però ebbe vita breve, restando in gioco solo dal 1962 al ’67 (fonte: Wikipedia).

Anteprima a colori di "Adventure Comics" #523 (clicca per ingrandire)

Anteprima a colori di "Adventure Comics" #523 (clicca per ingrandire)

Conoscendo l’attuale produzione di Superman e soci, mi chiedo se tra i titoli dedicati ai supereroi del DC Universe canonico ne esista almeno uno che potrebbe rispettare la catalogazione di “E”, o quantomeno di “T”. Forse giusto i titoli della Legione, e in questo senso apprezzo il tocco old school dell’attuale sceneggiatore Paul Levitz, potrebbero rientrare onestamente tra i “Teen”, ma per il resto non ne vedo altri. Persino “Teen Titans” è stato a lungo teatro di violenza gratuita ed esplicita, figuratevi le altre serie.
Per fortuna, l’ingresso di Phil Jimenez su “Adventure Comics” – ne ho parlato di recente in questo articolo – dovrebbe portare acqua al mulino di chi, come il sottoscritto, preferisce una Legione “per tutte le età”, come lasciato ampiamente intuire dall’autore in questa lunga intervista a Comic Book Resources:

As fans of the Legion know, when it comes to potential members, there exists a certain lovable group of misfits that never quite made the cut. Jimenez said that although it ultimately comes down to Levitz’s plans, when it comes to the Legion of Substitute Heroes he would “happily draw Infectious Lass in every issue that I possibly could.”
“What I remember most fondly about the Legion of Substitute Heroes is that hilarious special from back in the ’80s, which I reread constantly because I can’t get over how funny it is,” he said. “I’m a big fan of funny in comics. I’m sad that more people are not. The Substitute Heroes I think would be a fantastic title, like a one-shot, every couple of years or more often. I definitely feel like there’s room for it. The beautiful thing about a group of characters like the Substitute Heroes, which in and of itself is so delightfully absurd, is that you can play that and love it. If you have this one thing on the side who are lighter and not as heavy and who can go on funny adventures, how hilarious is that? It’s awesome. But I’m not sure how many readers, fans or even creators are interested in seeing that.”

[…] [The applicants of the Legion Academy are] a little bit rougher, a little more entitled. That said, I don’t want you to think they’re anti-heroes because I’m anti-anti-heroes,” he said.
[…] If you’re really into Wolverine and Batman, I’m always afraid of dropping the name Bouncing Boy, but that guy is cool—far more than I ever expected. That character has a really good spirit and he ends up being a lot of fun to draw.

Considerando che Jimenez è accreditato su “Adventure Comics” anche come co-soggettista, direi che dovremmo vederne delle belle. E magari, per una volta, potremo passare senza timore il nostro comic book anche a figli, nipotini e cuginetti: perchè alla fine, per chi non teme di lasciarsi coinvolgere a sua volta dalla lettura, non c’è miglior “rating system” della propria coscienza critica.

Legion Re-Cover-y Contest: le opere fuori concorso

sabato, gennaio 15th, 2011
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Legion Re-Cover-y Contest!

Dopo tanta attesa, ecco finalmente online la prima tranche di illustrazioni legate al Legion Re-Cover-y Contest, il più recente concorso per amatori del disegno istituito da questo blog.
In sintesi, si trattava di selezionare una copertina dalla lunga libreria di pubblicazioni intitolate alla Legione dei Super-Eroi, e di reinventarla liberamente secondo le proprie sensibilità e immaginazione.
In palio per il vincitore, selezionato dal sottoscritto e da una “guest star” che rivelerò nei prossimi giorni, gli albi DC Universe #0 e Final Crisis: Legion of 3 Worlds #1-5, che costituiscono un’unica storia scritta da Geoff Johns e illustrata da George Pérez e Scott Koblish.

Ormai sono già trascorsi più di due mesi dal termine ultimo del contest, e mi scuso nuovamente con i gentili partecipanti per il ritardo nel renderne noti gli esiti. Tuttavia, il momento della pubblicazione di questi ultimi è sempre stato impresso a fuoco nel destino, e mai e poi mai è sussistito il pericolo che non vedessero la luce. Lente ma inesorabili, nelle ultime settimane le mie dita hanno ritagliato ogni momento utile per procedere nella stesura dei due articoli coi risultati: il problema è solo che questi attimi liberi sono stati purtroppo pochissimi, specie a ridosso delle feste. Tutto qua.
In questa prima galleria, che per mera cattiveria pubblico in anticipo rispetto a quella ufficiale, ho inserito tutti i lavori esclusi dalla selezione finale per il concorso vero e proprio, ma ai quali spetta ugualmente di diritto un posto nel “museo virtuale” di queste pagine.
I motivi della mancata accettazione in concorso delle opere che seguono – qui disposte in ordine alfabetico per autore – li leggerete nelle prossime righe. E in alcuni casi, forse, vi sorprenderanno. Nel frattempo, non mi resta che augurarvi buona visione! (altro…)

Edicola legionaria: Adventure Comics #517

lunedì, agosto 16th, 2010
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Da pochi giorni, Paul Levitz ha diffuso tramite la sua pagina Facebook (via DC Boards) una specie di risposta alle principali critiche ricevute in rete dall’ultimo numero di “Adventure Comics”, che a luglio ha ospitato un nuovo capitolo della storyline retrospettiva sui primi anni di attività della Legione.
Ecco il testo integrale dell’intervento di Levitz (occhio agli spoiler):

On adding to history
by Paul Levitz on Thursday, August 12, 2010 at 7:10pm

A couple of thoughts following up on the comments on ADVENTURE this month:

Any time you go back to tell an old story, the odds are something will change; it can be a nuance, or a revelation of an incident or fact that was untold but that isn’t contradictory, or an outright revision of the tale. I’ve done all three in the past. Some of each have stuck and become time-honored lore (Universo and Rond Vidar as Green Lanterns, GiGi and Colossal Boy as SP trainees, and on and on). Some don’t stick–they get revised by the original writer as he rethinks the tale, or by a subsequent storyteller. It’s part of the form.

In any case, my goal with the Saturn Girl-Cosmic Boy moment was what I call an “under-reveal”–something we haven’t known before, but that doesn’t contradict what we know of the character. The current ADVENTURE arc is very much Saturn Girl’s formative tale. We know from tales going back to my childhood that she’s not shy about using her powers on her colleagues when she thinks it’s for the good of the team, and hasn’t always been right about that… We know she fell in love with Lightning Lad, but not when or how, or much about her emotional life before then. Before the arc ends with events that include ADVENTURE #304, hopefully her journey to maturity will be more nuanced and realistic. The Legionnaires are not children–however old their calendar ages (and I’ll leave that to indexers to debate)–if they’re being allowed to place themselves in harm’s way, and to be responsible for the lives of others, they’re acting as adults and that extends across the wide spectrum of life. Which doesn’t mean they’re all entirely ready for that, or will all make wise decisions.

There will be a direct contradiction or two in the story arc before it’s done, but I think it’s a logical application of the Legion lore that followed #304 back onto that earlier storyline. We’ll see how readers react as it rolls out…three more issues to go.

In any case, I appreciate the debate, and the passion Legion fans have for these characters as people. Whether you agree with my treatment of them or not, the goal is to make them more complex and interesting…and a measure of controversy isn’t surprising or disappointing. Thanks for sharing your thoughts.

Trovo molto affiscinante poter scrivere la mia recensione proprio ora, dalla posizione di replicare a mia volta in qualche modo alle precisazioni dello sceneggiatore del New Jersey. Soprattutto perchè, a quanto trasuda dal testo di cui sopra, la critica online si è soffermata ad indagare – come al solito – sugli aspetti della storia più legati alla bieca continuity. L’albo, infatti, svela un particolare inedito e scabroso della gioventù di Saturn Girl, e apriti cielo fra orde di nerdacci che hanno letto in questa scelta da parte degli autori un vero e proprio atto di lesa maestà verso l’alter-ego di Imra Ardeen.
Personalmente preferisco concentrare le mie analisi su ben altri aspetti, come quelli dell’impianto logico e di significato che sorreggono un racconto. E se anche una storia non fosse del tutto coerente rispetto a quella di un fumetto uscito quaranta o cinquant’anni prima, esticazzi, purchè rispetti un suo percorso chiaro e si sposi con le premesse tematiche generali della serie, possibilmente valorizzandole.
Tuttavia, questa volta quello che mi sfugge è proprio il filo rosso che dovrebbe legare dall’inizio alla fine tutta la vicenda. (altro…)

Galleria d’Arte: Gene Gonzales

sabato, luglio 31st, 2010
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Tutte le belle cose, prima o poi, finiscono. Purtroppo non mi sto riferendo alla serie di gallery che nelle ultime settimane hanno trovato spazio su queste pagine, e di cui l’articolo che state leggendo è l’ultima puntata. La tragedia vera è che ormai ad essere agli sgoccioli sono le mie vacanze, cui restano solo poche ore prima di convertirsi in un agosto di lavoro e studio. Perfino degli stoici come i legionari converrebbero con me: meglio la spiaggia!

A proposito di ferie, ne approfitto per sottolineare un aspetto tecnico che negli scorsi post non avevo ben chiarito.
I messaggi che state leggendo sono già pronti da settimane e, mentre io mi abbronzo come un crotalo albino sotto il sole della Calabria, stanno facendo capolino online da soli, grazie all’indispensabile tool per il planning di WordPress.
Per cui, chiedo venia in anticipo a tutti coloro che fossero ancora in attesa di veder comparire sul sito le loro risposte ai miei post: per evitare spam, ogni commento deve essere approvato dal sottoscritto, e questo sarà possibile solo al mio rientro a casa, fra qualche giorno. Resistete!

Saturn Girl vista da Gene Gonzales

Saturn Girl vista da Gene Gonzales

Ma andiamo al sodo. L’artista di oggi, della cui opera potete già godere una simpatica anteprima qui sopra, è un’altra vecchia conoscenza degli aficionados del blog: si tratta di Gene Gonzales, illustratore commerciale e fumettista statunitense.
Gene pubblica assai di frequente sul suo blog schizzi e commissioni raffiguranti vari personaggi della Legione, e da poco ha addirittura caricato sul web il “making of” filmato di uno di questi disegni. Purtroppo il video è troppo lungo per poterlo inserire anche qui, ma i curiosi possono fiondarsi già da ora a sbirciarlo su YouTube.
La galleria d’arte prosegue cliccando di seguito. A prestissimo, gente! (altro…)

Edicola legionaria: Adventure Comics (vol.III) #12 e #516

venerdì, luglio 16th, 2010
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Adventure Comics (vol.III) #12

Adventure Comics (vol.III) #12

Santo cielo! Il nuovo ciclo di “Adventure Comics” è a dir poco imbarazzante.

Seppure il vocabolo italiano per definire la cosiddetta nona arte sia lo stesso che traduce anche “balloon”, il fumetto è un linguaggio dove le parole non sono davvero necessarie.
Lo sottolinea tra gli altri Scott McCloud, nel suo celebre saggio Understanding Comics: per comporre un fumetto, l’importante è che sussista una sequenza deliberata tra due o più immagini statiche, punto. Certo, queste immagini giustapposte potrebbero essere semplici parole – in questo senso, balza alla mente l’esperimento eseguito da John Byrne nello storico “Alpha Flight” (vol. I) #6, della Marvel Comics – ma anche no.

Il disegno, inteso soprattutto nei termini cinematografici di resa registica e di abilità nel comunicare la recitazione dei personaggi di carta, è dunque un pilastro centrale delle basi del fumetto, anzi direi forse il più importante.
Proseguendo il parallelo con il mondo della celluloide, si potrebbe dire che, similmente a quanto accade nei comics, anche al cinema la miglior sceneggiatura non potrà mai brillare senza il supporto di un’adeguata trasposizione visiva. Pensate a come sarebbe stata una pellicola come “Il Padrino”, per citare un titolo tanto noto quanto elevato, senza la visione di Francis Ford Coppola o senza le indimenticabili maschere di Marlon Brando e Al Pacino nel cast.

Ecco, i primi due episodi di “Adventure Comics” scritti da Paul Levitz hanno proprio il sapore di script affidati al peggior regista e agli attori più cani sulla piazza: oh no, “Il Padrino” con Vaporidis no! (altro…)

Quando la Legione gioca fuori casa

lunedì, giugno 7th, 2010
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Tavola da "The Boys" #40. Clicca sull'immagine per ingrandirla

Tavola da "The Boys" #40 Clicca qui per ingrandire

Non contenta di essere finalmente tornata al centro delle attenzioni di mamma DC, che la sta impiegando oltre che in una nuova serie regolare anche in numerose uscite straordinarie, la Legione è stata negli ultimi mesi protagonista anche di alcuni curiosi exploit sulle pagine dei fumetti di altri editori.

A partire da The Boys #40, ad esempio, ai personaggi di questa irriverente e grottesca parodia del mondo dei super-eroi si è aggiunto anche Superduper, esilarante gruppo (lo vedete ritratto nell’immagine a destra) che ricalca dichiaratamente l’equipe di Saturn Girl e soci.
Ecco come lo sceneggiatore della storia, Garth Ennis, ha commentato al sito Newsarama la scelta di includere questi nuovi volti tra il cast di The Boys:

Ennis: […] in terms of a mainstream readership, the Legion of Superheroes are pretty obscure characters, but you can’t work in this industry for twenty years (all of which I’ve spent on the DC comps list) and not become vaguely aware of them. I don’t think I’ve ever read an issue cover to cover, but I’ve at least seen illos of Bouncing Boy and so on. And it’s hard to look at characters like that and not include them in The Boys eventually.

La collana, illustrata da Darick Robertson, è edita oltreoceano da Dynamite Ent. e in Italia da Panini Comics.

Mantenendoci sul fronte delle parodie, da segnalare assolutamente l’uscita del volume unico di SuperF*ckers, pubblicato lo scorso fine aprile per i tipi di Top Shelf.
Il tomo, frutto del genio di James Kochalka, raccoglie finalmente, ampliata con dei contenuti extra, l’omonima miniserie uscita anni fa e che i lettori più affezionati di questo blog ricorderanno come il soggetto di uno dei primissimi articoli apparsi su queste pagine.

Si passa a toni molto più seri, per non dire decisamente drammatici, citando invece Realm of Kings: Imperial Guard, miniserie recente ma già in procinto di essere riproposta in volume da parte dell’editore Marvel Comics.
Il team di autori della storia, che vede sul palco gli omologhi Marvel della Legione, è in un certo senso al suo ritorno sul luogo del delitto: nel 2003, infatti, gli sceneggiatori Dan Abnett ed Andy Lanning e il penciler Kev Walker già sfornarono un memorabile ciclo di episodi della collana DC Comics The Legion.

Concludo infine la carrellata con una divertente citazione legionaria “en passant” ad opera di Erik Larsen. La battuta, riportata nella vignetta in basso, è apparsa lo scorso mese su Savage Dragon (vol. II) #160 (Image Comics) e vede protagonisti i due giovane figli del Dragone, Angel e Malcolm. La spassosa serie di Savage Dragon è proposta nel nostro Paese dalle Edizioni BD.

Vignetta da "Savage Dragon" (vol.II) #160

Vignetta da "Savage Dragon" (vol.II) #160

Volume VI: l’accoglienza della rete

giovedì, maggio 27th, 2010
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L’esordio della nuova collana legionaria ha alimentato sul web un fermento cui francamente il franchise futuribile DC Comics non era certo abituato. A partire dal privilegio di occupare l’homepage del sito ufficiale DC Comics, come è possibile ammirare nello screenshot in basso.

Homepage di dccomics.com nella settimana del 19-05-2010

Homepage di dccomics.com nella settimana del 19-05-2010

Ma a ridosso del fatidico 19 maggio scorso, data di battesimo del nuovo titolo di Paul Levitz e Yildiray Cinar, sono stati soprattutto alcuni dei più visitati siti di settore a sventolare in qualche modo bandiera legionaria, tra articoli di vario tenore e un vero e proprio fiume di recensioni: di seguito, ecco un ragionata sintesi dei più interessanti tra questi interventi. (altro…)

C’è un po’ di Legione in quei Futurians

domenica, maggio 16th, 2010
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Avatar of the Futurians #1 (Clicca per ingrandire)

Avatar of the Futurians #1 (Clicca per ingrandire)

Apprendo da Robot 6 del ritorno dei Futurians, storico franchise fantascientifico creato nel 1983 dal compianto Dave Cockrum sulle pagine di Marvel Graphic Novel #9.
Si parte, a luglio, con una miniserie intitolata ad Avatar, uno dei personaggi principali della serie. L’editore – sconosciuto – è David Miller Studios, piccola etichetta nel vasto oceano delle autoproduzioni che bagna la cosiddetta “sezione verde” di Previews.

Gli aficionados della Legione potrebbero essere richiamati a questa iniziativa dai nomi di alcuni degli autori coinvolti: oltre a quello di Cockrum, papà spirituale del progetto, “Avatar” vedrà infatti l’apporto di altri noti ex-penciler del team futuribile DC Comics, che parteciperanno nelle vesti di cover artist. La copertina del primo numero, riportata nella miniatura a lato, sarà di Greg LaRocque; l’albo successivo si presenterà invece con un frontespizio illustrato da Michael Netzer.

Purtroppo, però, il sito ufficiale presenta un’anteprima degli interni di “Avatar” davvero sconfortante. Il livello dei disegni è davvero infimo, e dubito che l’ingaggio dello storico inchiostratore Joe Rubinstein, in arrivo dal secondo episodio, possa migliorare più di tanto la situazione, viste le premesse così tragiche.
Intanto, incrociamo le dita per una ristampa di tutto il (poco) materiale dei Futurians realizzato da Cockrum: ce ne sarebbe per confezionare una succosa graphic novel.