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mercoledì, gennaio 26th, 2011
Pa pa pa pa pa pa pa pa pa pa paaa, pa pa pa pa pa pa pa pa pa pa paaa, pa pa pa pappa pappa paaa pappaaa…
Certo che abbiate riconosciuto in queste note il tema di “Rocky”, ecco che l’atmosfera è finalmente adatta a presentare i contenuti dell’articolo che segue, uno dei pezzi più attesi della storia della blogosfera.
Dopo aver svelato, la scorsa settimana, le illustrazioni fuori concorso, è infatti giunto il momento di mostrare quelle che si sono disputate di fatto il titolo di vincitrici del Legion Re-Cover-y Contest. E di conoscere quale, tra queste, si è aggiudicata l’ambìto premio in palio, gli albi in lingua originale di DC Universe #0 e di Final Crisis: Legion of 3 Worlds #1-5.
Per chi si fosse interessato all’evento solo ora, vale la pena ricordare in breve l’obiettivo del contest, indirizzato a tutti gli amatori del disegno. Per partecipare era richiesto reinventare, secondo il proprio gusto e in totale libertà, una qualsiasi delle copertine dedicate dalla DC Comics alla Legione dei Super-Eroi negli oltre cinquant’anni di vita editoriale della storica equipe di carta.
A rispondere all’appello sono stati in molti, ma incredibilmente solo sette tra questi hanno saputo rispettare l’imprescindibile richiesta di includere dei legionari nella propria opera. I risultati degli sforzi di queste menti elette sono disposti in colonna di seguito, in ordine alfabetico ad eccezione del vincitore, che ovviamente vedrete per primo. Anzi, ad eccezione… dei vincitori.
Già, avete capito bene. D’accordo con il concept artist extraordinaire Alessandro Bragalini, il cui occhio attento ed esperto è stato di inestimabile supporto al mio modesto parere di giudice unico, si è infatti deciso di assegnare, oltre al premio di cui sopra, anche una sorta di “trofeo della critica” ad un artista che abbiamo entrambi trovato particolarmente degno. Curiosi? Cliccate di seguito, allora, che si parte! (altro…)
Tags:Alan Davis, Alessandro Bragalini, Alice Rinaldi, Antonio Zuccarello, Carmen Iannotta, Claudio Valenti, Curt Swan, Dick Giordano, Ettore Averna, Fabio Gorla, Jim Lee, Keith Giffen, Legion of Super-Heroes (vol.I), Legion of Super-Heroes (vol.II), Legion of Super-Heroes (vol.III), Legion of Super-Heroes (vol.IV) Annual, Legion of Super-Heroes (vol.VI), Legion Re-Cover-y Contest, Paolo D'Alessandro, Steve Lightle, Yildiray Cinar
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mercoledì, maggio 19th, 2010
Legion of Super-Heroes (vol.VI) #4
Senz’altro, qualcuno dei miei milioni di lettori (per la Questura, trentacinque) compirà gli anni tra agosto e settembre: beh, l’elenco delle nuove solicitations DC ha rivelato, tra inediti e ristampe, moltissimi regali potenziali per l’occasione, tutti naturalmente selezionati tra il materiale legato alla nostra amata Legione. Ma, ehi, quando si presenta un piatto così ricco come questo, non è una festa un po’ per tutti gli aficionados?
L’elenco delle proposte di cui sopra è già corposo prendendo in esame i soli albetti: oltre alle nuove uscite dei consueti titoli madre, con Adventure Comics #517 (di Levitz e Sharpe) e The Legion of Super-Heroes (vol. VI) #4 (di Levitz e Cinar), e all’ennesimo episodio del coriaceo spin-off di R.E.B.E.L.S. (vol. II) (di Bedard e St. Aubin), la checklist annuncia infatti ben due gradite sorprese.
Si tratta di Superman/Batman #75 (di Levitz e AA. VV.) e Tiny Titans #31 (di Baltazar e Franco): il primo, celebra i tre quarti di centenario della collana erede di “World’s Finest” con un albo ricco di guest star, tra le quali la Legione; il secondo, delizioso divertissement per tutte le età, vede eccezionalmente tra il cast, assieme alle versioni “bimbe” dei Giovani Titani, una tenera interpretazione di Brainiac 5.
Ma non è finita qui. Sul versante dei volumi, si segnalano altre vere e proprie chicche, da Starman Omnibus vol. 5 HC (di Robinson e AA. VV.), che vede l’alter-ego di Jack Knight incontrarsi in una splendida avventura con lo Star Boy post-Ora Zero, a Showcase Presents: The Legion of Super-Heroes vol. 4 TP (di AA. VV.), che conclude la ristampa economica della fortunata era di Jim Shooter come principale scriba legionario.
I più risparmiatori saranno inoltre lieti di vedere pubblicati, a un anno di distanza dalla versione cartonata, anche i brossurati di Superman: New Krypton vol. 2 TP (di AA. VV.) – con Mon-El – e di JSA: Black Adam and Isis TP (di Johns, Ordway e Eaglesham) – con Starman/Thom Kallor.
Come sempre, nel resto dell’articolo trovate le descrizioni complete dei pezzi appena elencati. La lista completa delle solicitations, invece, è a questo link. (altro…)
Tags:Adam Hughes, Adventure Comics (vol.I), Adventure Comics (vol.III), Alex Ross, Art Baltazar, Brainiac, Cary Bates, Claude St. Aubin, Curt Swan, Dave Cockrum, David Finch, David S. Goyer, Duncan Rouleau, E. Nelson Bridwell, Francis Manapul, Franco Aureliani, Frank Quitely, Geoff Johns, J. T. Krul, Jamal Igle, James Robinson, Jeff Lemire, Jerry Ordway, Jim Lee, Jim Shooter, Joe Kelly, Justice Society, Justice Society of America (vol.III), Kalman Andrasofszky, Kevin Sharpe, Lee Moder, Mahmud Asrar, New Krypton, Paul Levitz, Pete Woods, Post-Zero Hour, R.E.B.E.L.S. (vol.II), Renato Guedes, Scott Clark, Showcase Presents, Silver Age, Solicitations, Starman (Jack Knight), Sterling Gates, Steve Sadowski, Steve Yeowell, Steven T. Seagle, Superboy (vol.I), Superboy I (Clark Kent), Tiny Titans, Tony Bedard, Tony Harris, Yildiray Cinar
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mercoledì, aprile 21st, 2010
Ispirato dall’azzeccatissimo regalo di un amico viaggiatore (grazie ancora, Giorgio!), ho deciso di imbarcarmi in una nuova ricerca web sul tema delle edizioni internazionali della Legione. In particolare, questa volta la mia indagine ha voluto tracciare una cronistoria delle pubblicazioni legionarie della EBAL, storico editore di fumetti attivo in Brasile dal 1945 all’83.
L’Editora Brasil-América ha dato spazio alle avventure della Legione fin dagli anni Sessanta, all’interno delle ammiraglie dedicate a “Super-Homem” (Superman, edito dal ’47), “Supermoça” (Supergirl) e “Superboy” (titolare, come la sua controparte adulta, di ben due testate: una eponima e “Superboy-BI”).
Il positivo riscontro da parte del pubblico induce presto la publishing house fondata da Adolfo Aizen a donare a Cosmic Boy e soci la chance di una collana tutta per loro. Nel settembre-ottobre del ’68 viene così varata “A Legião dos Super-Heróis”: dopo due corpose uscite bimestrali di 68 pagine, dal gennaio dell’anno seguente la serie è promossa alla mensilità, nella foliazione a 34 facciate che ne caratterizzerà il resto della vita editoriale (chiude nel dicembre 1971).
Gli albi, spillati e in formato comic book, sono stampati in bianco e nero e spiccano agli occhi di un lettore italiano per il lettering realizzato con caratteri tipografici, così lontano sia dalla versione originale che dall’uso dei fumetti nostrani.
Nei suoi 38 numeri (a questo link è possibile ammirarne le splendide copertine), la collana esaurisce praticamente tutto il materiale legionario esistente fino ad allora, veri e propri classici della Silver Age firmati da autori del calibro di Edmond Hamilton, Jim Shooter e Curt Swan.
Un prato di storiche copertine della EBAL, nel classico "formatinho"
Complice la crescente concorrenza di media emergenti come la televisione, negli anni ’70 la EBAL inizia a vivere un declino che, nel decennio successivo, culminerà nella definitiva scomparsa dalle edicole dell’editore carioca.
In risposta alla crisi, dal 1975 il formato delle riviste EBAL viene ridotto: lo storico taglio “americano” lascia il posto al cosiddetto “formatinho”. In questa nuova veste, le storie della Legione trovano ospitalità in appendice a titoli come “Superman” (1976) ed “Edição Extra”, quest’ultimo dedicato a tutti quei franchise che non potevano contare sullo spazio di una collezione ad hoc. È in questa fase che iniziano ad apparire le prime storie di “Superboy” illustrate da Dave Cockrum, che negli Stati Uniti segnarono la definitiva ascesa dei personaggi della Legione.
La pubblicazione di queste magiche avventure prosegue, a partire dal giugno del 1977, su una nuova collana di Superboy, in formatinho. Questa volta, come è possibile constatare dalla galleria di copertine riprodotta a questo link, la corsa dura solo sette numeri, ma memorabili: si stanno attraversando alcuni dei momenti chiave del mythos legionario, dagli esordi dello sceneggiatore Cary Bates all’avvincente “Earthwar” di Paul Levitz, Jim Sherman e altri.
Siamo ormai quasi agli sgoccioli della lunga cronistoria EBAL, e dall’agosto 1978 la Legione continua il suo cammino in coda a “Superduplas” (il titolo si riferisce ai team-up della fetaure principale, “The Brave and the Bold”), dove vengono presentati, oltre al resto del primo ciclo levitziano, i primi episodi scritti da Gerry Conway.
La serie termina col numero 24 (luglio 1980), lasciando incompleta la battaglia tra l’equipe futuribile e il mostruoso Legionario Composito; per vedere la conclusione di questo epico scontro, ad opera di Conway ed Estrada, i lettori brasiliani dovranno attendere l’uscita di “Superboy” 5^ serie #16 (1982).
L’ultima apparizione della Legione a marchio EBAL, infine, risale a “Superman” formatinho #71, datato marzo-aprile 1983. Il testimone di licenziatario DC passa quindi alla Editora Abril: ma questa, come si suol dire, è un’altra storia.
Pur non avendo vissuto in prima persona l’epopea di questa vera e propria Corno carioca, è inevitabile provare almeno un pizzico di nostalgia nel riscoprire i vecchi albi EBAL. Chissà quante vite avranno accompagnato, e quanti sogni alimentato: gli stessi, magari, di tanti altri lettori che, in tutto il mondo, sono cresciuti con le medesime avventure dell’Uomo d’Acciaio e dei suoi compagni d’avventura dal futuro.
Un ringraziamento speciale agli autori del blog Zona Franca Comics, da cui ho reperito la gran parte delle informazioni di questo articolo.
Tags:Curt Swan, Dave Cockrum, Earthwar, EBAL, Editora Abril, Edizioni estere, Edmond Hamilton, Gerry Conway, Jim Sherman, Jim Shooter, Legione straniera, Paul Levitz, Ric Estrada, Silver Age, Superboy I (Clark Kent), The Brave and the Bold (vol.I)
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venerdì, febbraio 26th, 2010
Adventure Comics (vol.I) #267
Adventure Comics (vol.I) #267
Dicembre 1959
Copertina di Curt Swan (matite), Stan Kaye (chine)
Lettering di copertina: Ira Schnapp
Titolo: “Prisoner of the Super-Heroes”
Soggetto: Mort Weisinger, Jerry Siegel
Sceneggiatura: Jerry Siegel
Editor: Mort Weisinger
Disegni: George Papp (matite e chine)
Lettering: Joe Letterese
Prima edizione italiana: Albi del Falco #221, Mondadori, Luglio 1960
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1959. È trascorso più di un anno dall’esordio della Legione sulle pagine di “Adventure Comics” (vol. I) #247, in quella che avrebbe dovuto essere una goccia come tante nel mare delle avventure di Superboy. Il fatto che le cose siano andate diversamente è da imputare in primo luogo all’alba di una nuova, potente variabile nel mondo dei comics: quella del fandom.
Tra le peculiarità della gestione editoriale di Mort Weisinger, direttore delle testate dell’Uomo d’Acciaio a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una delle più distintive riguarda l’evoluzione del rapporto con l’audience.
Weisinger è sempre stato molto attento a comprendere ed assecondare le inclinazioni del pubblico. Vuole la leggenda che l’editor usasse addirittura tenere appese in ufficio le copertine degli albi da lui curati negli ultimi due anni, ognuna accostata ai rispettivi dati di vendita: era quella, per Mort, la durata media del “ciclo vitale” di un lettore, trascorsa la quale riteneva accettabile il riciclo dei gimmick che, incassi alla mano, avevano dimostrato maggior appeal.
Ma il contatto tra Weisinger e i giovani aficionados non si limitava al solo conteggio dei resi delle edicole. Alla costante ricerca di feedback, il supervisore amava anche tastare il polso agli appassionati in carne ed ossa. A cominciare dai ragazzi del suo quartiere, che egli coinvolgeva spesso in lunghe chiacchierate “strategiche”, un po’ per gioco e un po’ alla ricerca di intuizioni “grezze” da rubare (si accese così, ad esempio, l’idea di dedicare testate ad hoc a Lois Lane e Jimmy Olsen).
Soprattutto, lo scambio di opinioni avveniva all’interno delle pagine della posta, in un clima di interattività tra autori e lettori del tutto inedito. Fu quello l’habitat favorevole alla nascita delle prime fanzine a tema supereroico: d’altronde, a suo tempo, lo stesso Mort era stato tra i fondatori, con l’amico d’infanzia e futuro successore Julius Schwartz, di una delle prime fanzine della Storia, “The Time Traveler” (1931), dedicata alla fantascienza da pulp magazine.
Solleticato dall’insolita mole di lettere invocanti il ritorno del club di Cosmic Boy, Saturn Girl e Lightning Boy, Weisinger decide così di dare una seconda opportunità all’equipe futuribile: non avrebbe avuto di che pentirsene. (altro…)
Tags:Adventure Comics (vol.I), Albi del Falco, Cosmic Boy, Curt Swan, Episodi chiave, Ira Schnapp, Jerry Siegel, Joe Letterese, Lettura Storico-Critica, Lightning Lad, Mondadori, Mort Weisinger, Saturn Girl, Stan Kaye
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mercoledì, dicembre 30th, 2009
Copertina di "Under the dome", l'ultimo romanzo di Stephen King (2009)
Seconda puntata della mia raccolta di scampoli, notizie e curiosità legionarie raccolti qua e là negli ultimi mesi e rimasti fino ad oggi chiusi nel cassetto in attesa di tempi di magra. Questa volta, si parla di autori; per domani, tenete pronte le papille a una deliziosa galleria d’arte.
Durante la convention Fan Expo Canada, tenutasi a Toronto lo scorso settembre, è emerso un bizzarro aneddoto sulla vita matrimoniale di Paul Levitz, futuro sceneggiatore di “Adventure Comics” (vol. III). No, nulla di pruriginoso, per l’amor del cielo! A meno che non siate anche voi, come lo scriba newyorkese, dei feticisti delle edizioni internazionali dei comics DC.
Ecco come andarono i fatti, secondo il report di Comic Book Resources:
Levitz, while on his honeymoon in Greece, temporarily abandoned his new bride to track down his own work from “Legion of Super-Heroes” in Greek.
Sempre a proposito dell’ex President & Publisher DC, il blog Comics Should be Good ha da poco nominato tra le 100 migliori storylines del secolo proprio una delle opere più famose di Levitz, la celebre “Great Darkness Saga” (1982). Stando alle preferenze dei frequentatori del sito, la storia, illustrata da Keith Giffen, si è piazzata addirittura all’undicesimo posto, a un passo dalla top 10. Complimenti, Paul!
Il blog della fumetteria Westfield Comics ha pubblicato un lungo articolo di KC Carlson, ex editor della Legione ai tempi del reboot del ’94. Carlson, oltre a commentare il recente rilancio del team futuribile da parte di Geoff Johns, riflette a 360 gradi sul franchise, analizzandone pregi e difetti. Una lettura interessante, e da commentare, per ogni aficionado.
Concludo con una brillante osservazione del blogger Get-a-life Boy, che ha di recente dedicato un post all’ultimo lavoro del maestro del brivido Stephen King, Under the dome.
Il romanzo, a quanto pare, narra la vicenda di una città che, rimasta intrappolata sotto una bolla di vetro, subisce la dittatura della malavita locale. Una trama molto simile, in effetti, a quella ideata nel lontano 1968 da Jim Shooter e Mort Weisinger, nel celebre duetto di storie edito sui nn. 369 e 370 di Adventure Comics (vol. I). La storica avventura a fumetti, illustrata da Curt Swan e Jack Abel, vede Superboy e soci difendere Smallville dalle macchinazioni del perfido Mordru: un classico della Legione. Been there, done that, Stephen!
Tags:Adventure Comics (vol.I), Curt Swan, Edizioni estere, Great Darkness Saga, Jack Abel, Jim Shooter, KC Carlson, Keith Giffen, Mordru, Mort Weisinger, Paul Levitz, Silver Age, Stephen King, Toronto Fan Expo
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venerdì, agosto 21st, 2009
Superman: Whatever Happened to the Man of Tomorrow? Deluxe Ed.
Tra rumorose assenze e silenziosi ritardi, gli eroi della Legione non si sono visti in giro gran che, negli ultimi mesi. E no, non è per via delle ferie estive.
La frustrazione e il calo di entusiasmo nel cuore degli aficionados come il sottoscritto crescono di settimana in settimana. Annacquando così anche il desiderio di sfogliare la checklist, alla ricerca dell’ossigeno di spin-off o sporadiche comparsate del team di avventurieri del DC Universe del futuro. Eppure, in questo senso, qualcosa si è mosso eccome: solo, non me ne poteva fregà de meno.
Vista l’assenza di altre notizie, però, eccomi al recupero delle review lampo “saltate” nei due mesi passati. Non è davvero un caso se, spesso, mi riferisco ai fanatici della Legione come “junkies”!
Si parte con alcuni classici, più o meno recenti, ristampati in volume dalla DC. Per chi non può permettersi i costosi cartonati, finalmente l’editore newyorkese ha proposto nell’economica versione in brossura anche Superman: Last Son TP (10/6) e Superman and the Legion of Super-Heroes TP (15/7), due piacevoli storie targate Geoff Johns (nel primo caso, in compagnia di Richard Donner) e ben disegnate rispettivamente da Adam Kubert e Gary Frank. Entrambi i racconti sono caratterizzati da un pregio comune: quello di riportare il personaggio dell’Azzurrone verso una matrice più classica, pur senza snaturare la loro radice di fiction contemporanea. Una trovata a mio avviso ideale per Superman e co., ma che tristemente non sembra aver attecchito nel bullpen DC. Sigh.
Ai lettori meno assuefatti al paging moderno, il banco delle novità estive propone inoltre due veri “oldies but goldies”. Il primo è Superman: Tales from the Phantom Zone TP (24/06), una sorta di “best of” di delizie Silver Age ambientate nella celebre dimensione-prigione scoperta su Krypton dal padre di Kal-El. Tra gli ospiti più celebri della Zona Fantasma, unica eccezione tra decine di perfidi criminali come il generale Zod, è impossibile dimenticare il nostro, nobile, Mon-El.
Il secondo tomo, decisamente più memorabile, ristampa in una prestigiosa edizione l’ultima, affascinante avventura dell’Uomo d’Acciaio pre-Crisis: Superman: Whatever Happened to the Man of Tomorrow? Deluxe Edition (8/7), di Alan Moore e Curt Swan. In questo lungo racconto di commiato, che ipotizza un degno finale alla carriera dell’alter-ego di Clark Kent, la Legione appare solo come ospite, in una sequenza magnifica e davvero strappalacrime. Da leggere assolutamente!
Il resto delle recensioni riguarda storie ancora inedite in Italia (compresa “Final Crisis”!): per procedere nella lettura, basta cliccare qui di seguito! (altro…)
Tags:Adam Kubert, Al Plastino, Alan Moore, Carlos Pacheco, Claude St. Aubin, Curt Swan, Doug Mahnke, Final Crisis, Gary Frank, Grant Morrison, J. G. Jones, James Robinson, Jerry Siegel, Otto Binder, R.E.B.E.L.S. (vol.II), Renato Guedes, Richard Donner, Silver Age, Superman (vol.I), Tony Bedard
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venerdì, maggio 15th, 2009
Copertina variant di "Final Crisis: Legion of 3 Worlds" #4
Stuzzicati dall’antipasto uscito il 22/4, quando sugli scaffali degli aficionados ha preso posto il balenottero Showcase presents: The Legion of Super-Heroes vol. 3 TP, mercoledì 29 è esploso in un’inondazione di entusiasmo il vero, succoso, piatto forte del mese.
In un colpo solo, la checklist DC Comics si è vista arricchire di ben tre albi legati alla Legione: Final Crisis: Legion of 3 Worlds #4, di Geoff Johns e George Pérez, Justice Society of America (vol.III) #26, dello stesso Johns e Dale Eaglesham, e Superman #687, di James Robinson e Renato Guedes.
E’ un’esperienza, questa, che per un fan è difficile da descrivere. Si può dire che sia come un piattone di lasagne triplo strato? O come il cialdone da tre gusti in gelateria? Tutto questo, forse, e anche di più. Specie quando, come in questo caso, non si “assaggiava” più di una galletta alla settimana da parecchi mesi!
I quattro titoli di cui sopra sono legati da un significativo filo rosso. Se il volume brossurato della collana “Showcase presents” ristampa in edizione economica una sequenza di storie tra le più riuscite della Legione Silver Age, il trio di albetti usciti la settimana successiva cementa il ritorno in scena di quello stesso gruppo, se pur in una versione più matura, nel DC Universe post-Crisis.
Ma cosa rende così speciale così speciale il recupero di quella particolare incarnazione del principale team futuribile della DC? E, soprattutto, vale la pena di leggere tanto materiale? (altro…)
Tags:Curt Swan, Dale Eaglesham, E. Nelson Bridwell, Final Crisis: Legion of 3 Worlds, Geoff Johns, George Klein, George Pérez, James Robinson, Jim Mooney, Jim Shooter, Justice Society of America (vol.III), Nathan Massengill, Pete Costanza, Renato Guedes, Scott Koblish, Showcase Presents, Silver Age, Superman (vol.I), Wilson Magalháes
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domenica, marzo 15th, 2009
Sul sito del prestigioso quotidiano New York Times è stata pubblicata, come ogni settimana, la nuova classifica dei libri più venduti. Da qualche tempo il NYT riporta in uno spazio ad hoc anche le vendite dei fumetti, catalogati come “libri grafici”, secondo la distizione tra volumi brossurati (paperbacks), cartonati (hardcovers) e manga. Quella offerta dal Times è un’occasione molto utile, per appassionati e curiosi, di leggere in maniera più attendibile del solito i trend del mercato; infatti, rispetto alla classifica della Diamond, questa non riguarda solo gli ordini a monte da parte dei negozi ma le vendite effettive (sales). E, soprattutto, comprende oltre al circuito dei comics shop anche numerose librerie di varia.
Nel periodo compreso tra l’1 e il 7 marzo scorsi, il New York Times segnala tra i dieci cartonati a fumetti più venduti la ristampa di un classico della Legione dei Super-Eroi, del quale avevo parlato qui:
6 Legion of Super-Heroes: the Life and Death of Ferro Lad, by Jim Shooter and Curt Swan. (DC Comics, $39.99.) A hero makes the ultimate sacrifice to save the world.
Una buona notizia, nella speranza che i risultati positivi convincano la DC a proseguire sulla strada del recupero di materiale legionario d’annata.
Tags:Classifiche di vendita, Curt Swan, DC Classics library, Ferro Lad, Jim Shooter, Silver Age
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sabato, marzo 7th, 2009
DC Classics Library: Life and Death of Ferro Lad HC
Settimana propizia ai lettori dalla sensibilità old school, questa, con l’uscita del volume “DC Classics Library: Life and Death of Ferro Lad HC“. Il costoso cartonato ristampa una selezione di episodi tratti dallo storico ciclo di Adventure Comics che, a partire dal 1962, vide esordire la Legione come protagonista di uno spazio seriale propriamente dedicato. Si tratta quindi di avventure della piena Silver Age, con tutto il loro carico di deliziose ingenuità e genuino sense of wonder: attenzione, maneggiare muniti di apertura mentale!
Autore dei testi è Jim Shooter, enfant prodige del comicdom d’oltreoceano, che stese la drammatica parabola di Ferro Lad durante gli anni dell’adolescenza. Le illustrazioni sono invece opera del veterano Curt Swan, nome arcinoto a tutti i più fini esteti del fumetto degli anni del “boom”.
Preferisco non soffermarmi troppo sul giudizio nei confronti della trama, la quale prima o poi sarà oggetto di una mia analisi approfondita nell’ambito della serie delle letture storico-critiche. Diciamo solo che la scrittura di Shooter, ispirata al Marvel-style di Stan Lee, rinfresca lo stile spesso un po’ ingessato della narrativa DC di quegli anni. Una scelta che è più di mera estetica, e che ancora oggi ha il risultato di impennare la leggibilità di queste storie agli occhi del lettore più scafato.
In particolare, consiglio l’acquisto del volume ai nostalgici dell’era Marvel-Corno, che potrebbero ritrovarsi ad apprezzare anche parecchio l’assaggio di questo vero classico della Legione dei Super-Eroi.
Inoltre, trattandosi di storie disponibili da anni nella splendida edizione in Archivi, la qualità della stampa non potrà che essere ottima, al contrario di quanto avvenuto con la precedente, vergognosa uscita della linea “DC Classics library”, dedicata alla saga del Superman di sabbia di O’Neil e Swan.
Tags:Adventure Comics (vol.I), Curt Swan, DC Classics library, Ferro Lad, Jim Shooter, Silver Age
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venerdì, marzo 6th, 2009
Alan Moore
Dopo una lunghissima gestazione, esce oggi nelle sale cinematografiche italiane l’atteso Watchmen, lungometraggio ispirato alla celebre miniserie DC Comics realizzata tra il 1986 e l’87 da Alan Moore e Dave Gibbons. E, personalmente, non credo che vorrò mai vedere questa pellicola.
L’opera originale, la cui lettura è decisamente consigliata dal sottoscritto anche a chi non leggesse comics d’abitudine, è strutturata in modo da dipendere a tal punto dalla gestalt del medium fumetto da rendere secondo me fallimentare a prescindere qualsiasi tentativo di trasposizione in altre forme. Un film che volesse ridurre una struttura del genere non potrebbe che essere paragonabile, a mio avviso, a una mostra fotografica di libri braille: nella conversione dal tattile al visivo, sarebbe inevitabile la perdita di tratti di fondamentale complessità dell’oggetto originale.
Volendo dirla con un esempio terra terra, Watchmen è un po’ come i telefilm del tenente Colombo, il simpatico investigatore intepretato da Peter Falk. In ogni episodio di quel serial, lo spettatore viene messo a conoscenza dell’identità dell’assassino di turno fin dal principio. Il bello sta quindi nell’osservare il meccanismo dell’indagine, il modo in cui il killer viene lentamente incastrato da parte dell’astuto Colombo. La graphic novel di Moore e Gibbons è un po’ così: la trama è stupenda, avvincente e ricchissima di spunti, sì, ma è il modo in cui questa si dipana a fare di Watchmen un vero capolavoro, attraverso una narrazione per livelli sovrapposti, testuali e visivi, come solo il fumetto avrebbe potuto concedere. Per cui, in sintesi, proprio non mi importa di vedere un riassunto della trama di Moore ma recitato da attori in carne ed ossa. La vivrei come una perdita di tempo. Ma questa è solo la mia opinione.
Per i più curiosi, in ogni caso, segnalo questa succosa recensione in anteprima, redatta da Dario Beretta per il sito-madre di questo blog, il mirabolante Glamazonia.
Acquista ORA il fumetto originale di Watchmen!
Sì, ma cosa c’entrano Rorschach, il Dottor Manhattan e compagnia bella con la Legione dei Super-Eroi? Il legame è evidente nel palmares degli autori di Watchmen, che hanno entrambi lavorato almeno una volta, nel corso della loro lunga carriera, sulla serie oggetto di studio di questo sito.
Gibbons, ad esempio, ha illustrato nel 1983 una delle storie chiave della continuity di quegli anni, quella del matrimonio tra la Principessa Projectra e Karate Kid. Il lungo episodio, sceneggiato da Paul Levitz, è edito su Legion of Super-Heroes (vol.II) annual #2. Meno fulgida, invece, la backup story del 2005 su Legion of Super-Heroes (vol.V) #4, realizzata su testi di Mark Waid, dalle matite piuttosto svogliate e frettolose.
Moore, invece, ha giocato con i legionari in una sola occasione che io ricordi, ma una coi fiocchi. Mi riferisco all’apparizione sulle pagine di Superman (vol.I) #423 (1986), primo capitolo dell’ultima, indimenticabile avventura dell’Uomo d’Acciaio della Silver Age: “Whatever happened to the Man of Tomorrow?”. La lunga sequenza con la Legion, strappalacrime, si rivela peraltro fondamentale alla risoluzione finale del formidabile racconto. I disegni, in questo caso, sono curati in tandem nientemeno che da due tra i più influenti architetti dell’immaginario visivo transgenerazionale dei lettori DC Comics, Curt Swan e George Pérez.
Una cosa che forse non tutti sanno è quanto Alan Moore sia davvero, o almeno così pare, un appassionato amante della Legione! Come, a onor del vero, di tutta la galassia del Superman degli anni Cinquanta e Sessanta. A dimostrarlo, oltre al succitato racconto dell’86, è la saga meta-fumettistica del “supermaneide” Supreme (1996), all’interno del cui pantheon di comprimari spicca La Lega dell’Infinito, gruppo di non celata ispirazione legionaria.
Purtroppo, la League of Infinity è quanto di più vicino a un’ulteriore rappresentazione degli eroi DC del 31esimo secolo sarà mai possibile sperare da parte del Bardo di Northampton. Eppure nel 1987, poco dopo la conclusione di Watchmen, Moore è stato a un passo dal coinvolgere la Legione in un progetto da lui stesso concepito, un company crossover intitolato “Twilight of the Super-Heroes“. Una saga epica e sconvolgente che, purtroppo, non ha mai visto la luce.
Ma qual era il tema di “Twilight”? E quale sarebbe stato il ruolo della Legion all’interno di questo evento? Per saperlo, cliccate sul link qui di seguito e proseguite la lettura del post! (altro…)
Tags:Alan Moore, Alex Ross, Crossover, Curt Swan, Dave Gibbons, Frank Miller, George Pérez, Mark Waid, Paul Levitz, Twilight of the Super-Heroes
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