Per rinnovare il franchise legionario dopo anni di reboot e arzigogoli di continuity – l’equivalente fumettistico di Bacco e tabacco – lo staff DC ha prediletto la strada più semplice ed immediata, secondo la logica alessandrina del nodo gordiano.
Le attuali storie della Legione, infatti, proseguono da dove si era interrotta, nel 1989, la storica collana del “volume three”, che impresse negli occhi di una generazione l’immagine ancora oggi più fulgida e memorabile del team futuribile. Tutto ciò che è uscito nel frattempo è, diciamo così, da ignorare.
A sottolineare le intenzioni di un tale gesto, basti dire che l’autore attualmente seduto sulla sedia del regista di “Legion of Super-Heroes” è lo stesso di ventun’anni fa, quel Paul Levitz tornato al word processor dopo aver occupato per due decadi poltrone ben più comode ai piani alti degli uffici DC Comics.
Ma nulla è per caso, e mentre in casa DC si restituiva la Legione Silver Age al proprio passato, la rivale Marvel Comics dava alla luce un progetto dal sapore quasi identico, “X-Men Forever”, di cui da pochi giorni è uscito negli States il numero conclusivo. (altro…)