È ormai tradizione negli States che ogni anno, il primo sabato di maggio, le porte delle fumetterie si aprano anche ai non iniziati, nella speranza che questi giungano copiosi al richiamo di una lunga sfilza di albi omaggio, tra avanzi di magazzino e (soprattutto) giveaway prodotti per l’occasione dalle publishing house di punta.
Tra i floppies editi dalla DC Comics per l’edizione 2011 della giornata evento, intitolato con originalità Free Comic Book Day, uno si è fatto notare, più che per i contenuti, per l’imbarazzante gaffe Legion-related che potete ammirare nell’immagine in basso.
In sostanza, sulle pagine di Green Lantern/Flashpoint Special Edition #1, albo che accoppia la ristampa di un vecchio episodio di Lanterna Verde alla preview dell’imminente crossover scritto da Geoff Johns, il personaggio di XS – forse confuso dal colorista per Jesse Quick, pure presente nella stessa vignetta – è stato vittima di un grave misunderstanding cromatico proprio nell’attesa anteprima della miniserie evento disegnata da Andy Kubert.
Condiserando che, rispetto alle tavole uscite l’altro ieri su “Flashpoint” #1, le differenze con la preview proseguono oltre quella di cui sopra, parrebbe evidente ricondurre la magagna al solito problema della fretta, che in numerose occasioni negli ultimi anni ha costretto gli editor DC a correggere – e a volte, addirittura, a riscrivere in parte – nelle ristampe in volume storie che invece nella prima edizione spillata non erano esattamente uscite con il buco.
Ovviamente, il fatto che un character di colore sia stato rappresentato, se pure per uno sbaglio innocente, con la pelle bianca ha scatenato in rete una serie di polemiche di tipo razziale, come testimonia questo articolo di Newsarama. Personalmente, trovo che la rabbia dei fan in questo caso manchi del tutto il bersaglio, che a mio avviso dovrebbe essere appunto la sciatta organizzazione del bullpen DC. Un elemento ormai altrettanto tradizionale quanto il FCBD.
Nel resto dell’articolo, il confronto tra le due vignette della discordia nella loro versione intera. (altro…)