Ecco i nuovi loghi della Legione

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Nella lenta cavalcata verso l’uscita dei “new 52″, la DC Comics sta svelando pian piano sempre più particolari sulle nuove collane che, da questo mese, prenderanno il posto di quelle in corso fino all’agosto scorso.
Un’informazione che il sottoscritto attendeva con speciale curiosità era quella relativa ai loghi delle testate, finalmente mostrati pochi giorni fa dalla publishing house newyorkese nel mega collage che potete amirare cliccando sull’immagine in basso, che della prima riproduce solo le parti riguardanti la Legione.

I loghi del "volume seven" e di "Legion Lost" (vol.II)

I loghi del "volume seven" e di "Legion Lost" (vol.II)

Devo ammettere che in generale i nuovi loghi DC mi piacciono, e molto. Tuttavia, trovo che alcuni siano quantomeno poco adatti, per non dire, in certi casi, bruttarelli.
Ad esempio, proprio non riesco a mandar giù quello di “Batman”, che pare una copia sbilenca del logo, molto più riuscito, del videogame “Arkham Asylum”. Altri invece, come “Deathstroke” e “Suicide Squad”, mi sembrano troppo imponenti per volume, complicando troppo le cose in quanto ad impaginazione delle copertine. E che mi dite di “Hawk and Dove”, con quella prospettiva psichedelica da mal di testa? Come se non bastassero i disegni di Rob Liefeld, penciler della collana, a farla dolere ai lettori.

Proposta alternativa per il logo del "vol. VII"

Proposta alternativa per il logo del "vol. VII"

E i loghi della Legione? Banali, direi. Possibile, per dirne una, che il richiamo a un design futuristico debba sempre risolversi a livello di font con la classica riga orizzontale che “taglia” le lettere in metà disuguali, à la “Star Trek: the Next Generation”?
Inoltre, il logo del “volume seven” mi pare troppo sbilanciato e disomogeneo. Non mi piace, nello specifico, che la “s” di “Heroes” rompa la sagoma del trapezio dai lati paralleli che l’occhio vede iscritto, per forza di cose, tra la le due estremità inclinate della scritta “Legion”.
Per far meglio comprendere le mie critiche, ho realizzato un’elaborazione del logo originale, in maniera tale da risolverne, per quanto possibile, i maggiori difetti. Il lavoro, che potete vedere sulla destra, è comunque ancora imperfetto, – ritengo, ad esempio, che la “L” si “senta” troppo poco – ma non mi è riuscito di fare meglio senza stravolgere il look di partenza.
E voi che ne pensate? Sbizzarritevi pure a dire la vostra nei commenti!

EDIT (7/9/11): Altro dettaglio interessante sul fronte della grafica di copertina degli albi DC è quello notato dal sito Bleeding Cool: anche il logo dell’editore, infatti, cambierà da una collana all’altra, a seconda della diversa “famiglia” di appartenenza. I titoli DC post-rilancio, infatti, sono stati divisi in gruppi tematici: quello della Legione è “Young Justice”, che caratterizza le serie dedicate ad eroi adolescenti.
Su due piedi, neppure questa idea mi esalta gran che. Avrei preferito, per una questione di gusto, che il colore del “DC bullet” fosse dipeso, di volta in volta, dall’esigenza di sposarsi con i toni della cover nel suo complesso. Vedremo, però, come la cosa verrà gestita in futuro, una volta divenuto ridondante ribadire di continuo l’aspetto della divisione in “famiglie”.

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