Vademecum: come passare ai comics in lingua originale

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Frame dal celebre spot tv sulle opere di Dan DiDio

Frame dal celebre spot tv sulle opere di Dan DiDio

Vista la qualità sempre più scadente delle edizioni italiane dei fumetti DC, – per le ultime, clamorose magagne Planeta/DeAgostini rimando a questa discussione del Forum di Glamazonia – il mega-rilancio cui Superman e soci andranno incontro a settembre negli States potrebbe costituire un’ottima occasione di aggancio anche per gli aficionados del Belpaese.
Per chi fosse solleticato dall’idea ma non sapesse in concreto effettuare il grande salto, ecco un rapido vademecum per iniziare. E passa la paura!

Prima di entrare nel vivo della guida, i novizi più totali potrebbero beneficiare dell’informazione che negli Stati Uniti le serie del fumetto popolare (mainstream) escono prima serializzate in albetti mensili, spillati e da un episodio cadauno (i cosiddetti “floppies”), per poi venire ristampate, a blocchi, in volumi cartonati (cioè con copertina rigida) o brossurati (più cheap).
Per noi stranieri l’acquisto delle raccolte è assai più facile, oltre che quasi sempre più economico. Tuttavia, non fatevi scoraggiare: collezionare floppies, come vedrete, non è affatto una missione impossibile.

1. Come informarsi sulle nuove uscite

Il modo migliore di tenersi informati sulle uscite di tutti gli editori USA è sfogliare una copia del catalogo-monstre Previews, pubblicato dall’uber-distributore Diamond.
Le fumetterie italiane che importano comics d’oltreoceano dovrebbero in teoria, se non altro per furbizia, riservare una copia di Previews alla consultazione da parte dei clienti, ma al peggio potranno sempre ordinarvene una ad hoc (il costo di ogni numero è di $ 4.50).

L’alternativa è consultare la rete, possibilmente tramite i siti ufficiali delle etichette che vi interessa tenere d’occhio (quello della DC Comics è a questo link).

Tenete sempre ben presente però che le publishing house diffondono le solicitations (cioè gli annunci delle loro prossime uscite) in anticipo rispetto all’uscita di Previews, strumento indispensabile a librai e “sitai” per effettuare i loro ordini. Per cui, non affannatevi a chiedere ai vostri pusher il materiale presentato in rete il giorno prima: sarebbe solo fatica inutile.

2. Dove e come effettuare gli ordini

La soluzione più comoda e semplice sarebbe quella di affidarsi alla propria Fumetteria di fiducia, sempre che questa svolga il servizio di importazione dei comics in lingua originale.
Alcune, come Ho Visto Cose e Italycomics, – entrambe, per inciso, di accertata serietà – effettuano anche vendita per corrispondenza.
In questo caso, comunque, è bene sottolineare che sarà possibile eseguire ordini solo limitatamente alla merce mostrata nell’ultimo Previews uscito; siate puntuali!

Altra buona fonte per acquistare fumetti è quella di eBay. Non guardate ai venditori d’oltreoceano, però, ma stringete le ricerche solo a quelli europei, che vi costeranno molto meno in quanto a spese di spedizione.
Quello delle shipping fees è in effetti il problema principale di questo circuito, che mi sentirei di consigliare principalmente come terreno di ricerca per eventuali arretrati da recuperare o per acquisti dell’ultim’ora.

Per chi fosse interessato solamente ai volumi, il consiglio invece è di rivolgersi alle Librerie online, spesso economicissime.
Nell’ultimo periodo, era spiccata per convenienza la versione italiana di Amazon, il celeberrimo e-store già presente in numerosi paesi del Mondo. Purtroppo però, il recente decreto legge Levi, che ha determinato a un massimo del 15% la percentuale massima di sconto al pubblico per chiunque venda libri al dettaglio, colpirà dal prossimo settembre anche la compagnia di Seattle, se non altro per quanto riguarda la sua sede italiana: in soldoni, fine della cuccagna.
A mio avviso, non solo a fronte di quest’ultima brutta notizia per noi consumatori, il più conveniente bookstore virtuale resta quindi Book Depository, – in realtà, da poco entrato a sua volta nella famiglia di Amazon – che avendo base all’estero non dovrebbe essere toccato dal decreto Levi.

I possessori di tablet PC come l’iPad possono anche considerare l’eventualità di buttarsi sugli e-comics, tramite una delle numerose applicazioni a tema, come quella di ComiXology.
Ma attenzione: non tutte le uscite editoriali sono disponibili contemporaneamente sia su carta che in digitale, e la maggior parte di quelle presenti nel mercato dei pixel ci fanno capolino solo dopo un notevole lag rispetto all’esordio cartaceo. Da settembre 2011, però, i titoli DC saranno tutti distribuiti day-and-date in ogni circuito; inizialmente al prezzo di copertina della versione stampata, e dopo 30 giorni a un dollaro in meno.

3. Come pagare

La base fondamentale è quella di avere una carta di credito ricaricabile – non usate la normale credit card familiare, meglio non diffonderne i dati in rete anche se operate su siti sicuri!
Oggi come oggi di ricaricabili se ne trovano ovunque; io consiglio la Postepay, che si compra e gestisce tramite la Posta (e di uffici postali ce n’è almeno uno in ogni centro abitato!); vale come Visa, e costa solo € 5 all’attivazione.

Per facilitare gli acquisti online, infine, può essere comodo collegare la propria ricaricabile ad un account PayPal, che permette di pagare senza condividere le proprie informazioni finanziarie con il venditore, ma fornendo solo un indirizzo e-mail.

4. E se non so l’inglese?

Cazzi tuoi, australopiteco!

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One Response to “Vademecum: come passare ai comics in lingua originale”

  1. Zarathustra scrive:

    Ahahah hai vinto col punto 4!

    Aggiungo di fare attenzione per gli acquisti fuori dall’Europa, dal momento in cui al prezzo si deve aggiungere l’iva… E cosa che non tutti sanno, a differenza di tutto il resto, per i libri, e di conseguenza per i fumetti, è pari al 4% anziché al merdoso 20% che solo in ‘sto schifo di paese c’è.

    p.s. gnocca la telecronista!