DCU post-Flashpoint: gli autori che vorrei sulla Legione

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Flashpoint #1 (2011)

Flashpoint #1 (2011)

E così da settembre, al termine del crossover “Flashpoint”, tutti gli albi DC Comics ripartiranno dal #1, con la Legione destinata a tornare in un presunto revival di “Legion Lost”.
Delle 52 (!) collane della “nuova era”, molte riprenderanno la tradizione di testate in corso oggi, ma in questi casi – stando all’intervista rilasciata da Dan DiDio al quotidiano USA Today – cambieranno quasi certamente il team di autori.
Chi sarà, quindi, ad occuparsi della Legione dei Super-Eroi dal prossimo autunno?

Sul versante grafico, di certo non rivedremo Yildiray Cinar, il quale – rivela The Source – illustrerà “The Fury of Firestorm” su testi di Ethan Van Sciver e Gail Simone.
Non si tratta, a mio avviso, di una grave perdita. Cinar è bravo, sia chiaro, ma troppo old school per un franchise che già puzza di vecchio (sigh). Inoltre, è stato troppo spesso costretto a mantenere scadenze per lui troppo dure, col risultato più che occasionale di lavori uber-frettolosi come, di recente, sul #13 del “volume six”.

Ai testi, invece, è assai probabile che l’attuale sceneggiatore Paul Levitz mantenga la cadrega in cabina di regia.
Dopo la defenestrazione dalla poltrona di colletto bianco nel 2009, infatti, appare evidente come l’ex President & Publisher sia stato relegato a scrivere la Legione come un animale parcheggiato in una riserva naturale, in una via di mezzo tra senso di pietà e gratitudine aziendale per gli anni spesi in prima linea.
Non importa che, ormai, il cinquantaquattrenne di Brooklyn abbia totalmente disimparato il mestiere di scrivere, e che di conseguenza le vendite delle testate da lui scritte siano in caduta libera: solo un pubblico di nostalgici come quello della Legione potrebbe ormai tollerare il Levitz di oggi, in nome dei bei tempi andati quando, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, l’autore scrisse alcune delle pagine migliori del team futuribile.

Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire, e chissà che, ad esempio, Levitz non venga spostato a svernare nei pascoli della Justice Society, altro suo successo di gioventù che da settembre sarà orfano – o almeno, così sostiene CBR – dell’attuale scriba Marc Guggenheim.

Travolto da un vento atomico di ottimismo, ho pensato dunque di stilare una lista degli autori che mi piacerebbe vedere all’opera sul futuro titolo dedicato all’equipe di Saturn Girl e soci.
Si tratta di possibilità verosimili e non fantascientifiche: quasi tutti i nomi da me proposti – qui elencati in ordine di preferenza – sono sul libro paga DC, ed alcuni hanno persino già lavorato, anche solo marginalmente, sulla Legione.
Curiosi? Non vi resta che cliccare di seguito e procedere la lettura dell’articolo!

Gli sceneggiatori

Jeff Lemire

Jeff Lemire

JEFF LEMIRE
La speranza più concreta di leggere buone storie della Legione ricade a mio giudizio sulle spalle di Jeff Lemire, trentacinquenne canadese già alle redini di quella che ritengo, tra quelle in corso, la miglior collana del DC Universe, “Superboy” (vol. IV).
Lemire, che per la DC realizza anche il serial Vertigo “Sweet Tooth”, è ormai un asset accertato per l’editore newyorkese, ma il suo cammino verso l’Olimpo è ancora lungo e, in questo senso, potrebbe fargli comodo l’esperienza di una fermata nel 31esimo secolo.
Il Superboy di Jeff Lemire – così come anche il suo “The Atom”, serializzato lo scorso anno su “Adventure Comics” – spicca per le storie dinamiche, avvincenti e ricche, costruite attorno a personaggi sfaccettati e in costante movimento, e per una certa attenzione ad attualizzare le atmosfere evergreen della DC Silver Age.
Gli interessi di quest’autore – che è anche disegnatore – si riflettono inoltre in una narrazione brillante anche sotto l’aspetto visivo-narrativo, che nella collana del Ragazzo d’Acciaio viene poi messo in opera dall’italiano Pier Gallo.

Se non conoscete Jeff Lemire, vi consiglio di buttarvi immediatamente sui seguenti volumi:
The Collected Essex County (Top Shelf)
Sweet Tooth vol. 1: Out of the Woods (Vertigo)
Superboy vol. 1. Smallville Attacks! (DC Comics), disegni di Pier Gallo

Paul Tobin

Paul Tobin

PAUL TOBIN
È al momento uno dei miei sceneggiatori preferiti in assoluto.
In primis, perchè in grado di costruire, con poche e semplici pennellate, personaggi tridimensionali e soprattutto umani. In special modo nel caso degli adolescenti, figure difficili da catturare per uno scrittore adulto ma che Tobin dipinge con sentimento e rispetto, – vedi gli amabili teenager di “Marvel Adventures Spider-Man” – invece che con il senso di superiorità da cattivo padre di alcune storiche penne del comicdom (mi hai sentito, Mark Waid?).
Inoltre, come in parte anche Lemire, Tobin riesce in quella che ormai è un’arte perduta tra gli autori di comics, e cioè costruire episodi autoconclusivi che siano anche densi, senza per questo risultare stopposi in fase di lettura come un boccone di pane di segale: un professionista raro!
Tobin collabora soprattutto per la Marvel, ma ha da poco pubblicato sia per Top Shelf che Dark Horse, per cui non ci troverei nulla di strano se stringesse una relazione anche con mamma DC. Speruma, purchè non me lo rovinino come Sean “Teen Titans” McKeever.

Per chi volesse assaggiare le opere di questo autore, ecco i miei consigli essenziali:
Gingerbread Girl (Top Shelf), disegni di Colleen Coover
Marvel Adventures Spider-Man: Thwip! (Marvel Comics), disegni di Matteo Lolli
Marvel Adventures Avengers: Iron Man (Marvel Comics), disegni di Ronan Cliquet

Paul Dini

Paul Dini

PAUL DINI
I più lo ricorderanno per aver scritto alcuni degli episodi più belli della storica serie TV “Batman: The Animated Series” (1992), ma nella sua prestigiosa carriera Paul Dini è stato anche autore di numerosi fumetti, buona parte dei quali vedono come protagonista proprio il Cavaliere Oscuro.
Sceneggiatore equilibrato e in grado di rivolgersi con efficacia a tutte le fasce d’età, nel 2006 Paul Dini ha anche realizzato una deliziosa storia della Legione in “Far From Home”, episodio 36 del cartoon “Justice League Unlimited”: da vedere e rivedere fino a farsi sanguinare gli occhi.

Alcune delle opere da non perdere tra quelle firmate da Dini:
Batman: Mad Love and Other Stories (DC Comics), disegni di Bruce Timm e AA. VV.
The World’s Greatest Super-Heroes (DC Comics), disegni di Alex Ross
Batman: Detective (DC Comics), disegni di J. H. Williams III, Don Kramer e AA. VV.

I disegnatori

Kenneth Rocafort

Kenneth Rocafort

KENNETH ROCAFORT
Una delle caratteristiche più affascinanti dei comics della Legione sta nell’essere stati quasi sempre – da Jim Shooter a Dave Cockrum, da Keith Giffen a Dan Abnett e Andy Lanning – à la page, se non addirittura in anticipo, rispetto ai trend del fumetto mainstream americano.
Oggi, invece, il franchise legionario si è involuto in una sorta di bunker per nostalgici, cosa che mi auguro sia destinata a terminare con l’apertura del nuovo corso DC post-Flashpoint.
Per questo, credo che la prima cosa da fare nel repulisti settembrino sia puntare su un artista di rottura, dal tratto fortemente moderno, così da rendere evidenti anche alla vista le rinnovate intenzioni. E, tra i disegnatori attualmente impegnati per conto della DC, Kenneth Rocafort è tra quelli che più spicca proprio sotto questo profilo.
Il segno di Rocafort, che fonde Marc Silvestri e Leinil Yu a un gusto per la composizione che ruba dalla concept art dei videogiochi orientali, seduce e rimane impresso, anche grazie alla colorazione adeguata cui si accompagna dagli esordi in Top Cow.
Un artista di spessore, che forse dovrebbe migliorare un po’ giusto sotto il profilo dello storytelling.

Alcune sue opere da recuperare:
Madame Mirage (Image), testi di Paul Dini
Cyberforce/Hunter-Killer (Image), testi di Mark Waid

Francis Manapul

Francis Manapul

FRANCIS MANAPUL
In realtà, è notizia di oggi che Manapul sarà autore sia dei testi che dei disegni della nuova collana di Flash, per cui dubito che potremmo rivederlo sulla Legione almeno per il 2011.
Resta il fatto che questo artista – che iniziò la sua carriera in casa DC nel 2007 proprio illustrando le gesta degli eroi del 31esimo secolo, al tempo scritte da Jim Shooter – rimane una delle matite più fresche e piacevoli del momento, anche per merito, ne sono certo, dell’enorme umiltà che traspare da ogni sua impronta nel web.

Ecco una compilation delle migliori opere disegnate da Francis Manapul. In particolare, le prime due sono realizzate con lo stile arricchito da mezzi toni che distingue ormai l’opera del penciler filippino-canadese:
Superboy: Boy of Steel (DC Comics), testi di Geoff Johns
The Flash: The Dastardly Death of the Rogues (DC Comics), testi di Geoff Johns
Legion of Super-Heroes: Enemy Rising (DC Comics), testi di Jim Shooter

Fernando Pasarin

Fernando Pasarin

FERNANDO PASARIN
Ultimo ma non certo per talento, Fernando Pasarin è stato a lungo utilizzato dagli editor DC come poco più che un tappabuchi di qualità in caso di defezione degli artisti regolari di una serie.
Solo di recente, Pasarin è stato valorizzato come penciler regolare di “Green Lantern: Emerald Warriors”, terzo mensile dedicato al franchise eldorado delle Lanterne Verdi, iniziando a ricevere l’attenzione che merita, e che gli auguro possa conservare il più a lungo possibile.
Rispetto ai due nomi precedenti, Pasarin si caratterizza per uno stile più realistico e molto meno incline a guizzi impressionistici. Tuttavia, nel panorama attuale, dovendo scegliere un penciler di questa categoria penso che Pasarin, per giunta discretamente rapido, sarebbe la scelta migliore.
EDIT: è notizia del 3/6 che il nostro disegnerà “Green Lantern Corps”, per cui vale anche per lui il discorso già fatto in precedenza per Manapul. Peccato!

Chi avesse appena scoperto di apprezzare questo disegnatore non può farsi mancare:
Green Lantern: Emerald Warriors vol. 1 (DC Comics), testi di Peter Tomasi
The Outsiders: The Hunt (DC Comics), testi di Peter Tomasi
Oracle: The Cure (DC Comics), testi di Kevin Van Hook

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One Response to “DCU post-Flashpoint: gli autori che vorrei sulla Legione”

  1. Mr. Kayak scrive:

    Dannazione, anche Rocafort è andato! Disegnerà l’ennesimo spin-off di Batman, con protagonista Red Hood (!!!).
    Certo che a questo punto, forse, sarebbe stato meglio per lui illustrare la Legione!