Lo strano caso delle copertine cangianti

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Prima bozza per la cover di War of the Supermen #0

Prima bozza per la cover di War of the Supermen #0

Spesso si parla di come, nella fase precedente la loro pubblicazione, alcune storie a fumetti subiscano silenziose e radicali modifiche, evidenziate ai lettori più attenti dal confronto tra il materiale effettivamente pubblicato e annunci, solicitations e interviste rilasciate in precedenza da autori ed editori con intento promozionale.
Questo discorso, però, si potrebbe comodamente allargare anche ad altri degli aspetti produttivi dei comics, primo fra tutti quello delle copertine. Come dimostrano ben due recentissimi esempi estratti dal carnet delle uscite Legion-related, che vado subito ad illustrare.

Il primo caso riguarda il frontespizio di “Supergirl” (vol. IV) #52, inizialmente destinato a rappresentare uno sviluppo dello schizzo riportato in basso a sinistra, di Josh Middleton. Purtroppo, come comunicato dallo stesso artista nel suo blog, il penciler di “NYX” e “Superman/Shazam” ha deciso di terminare anzitempo la sua corsa come cover artist della serie della Ragazza d’Acciaio, lasciando orfani gli aficionados che attendevano di vedere la sua interpretazione del legionario Brainiac 5:

Well, that’s it. Supergirl issue 51 marks my final Supergirl cover, and my last bit of mainstream comic book work for the foreseeable future (even if I was just doing covers at this point). I have plenty of other stuff to keep me busy, and I want to dedicate every minute of my free time to personal work only, so the comic book covers had to go, bringing to an end, with a whimper, ten years of mainstream comic book work-for-hire.

From here on out I am going to redirect this blog to be an outlet for my personal work, and the things that inspire me. I will do my best to post something worthwhile whenever I can.

My deepest gratitude to all of you who have supported my comic book work over the last decade. Your comments and kind words have always been an inspiration, and I feel a real obligation to do my best for all of you, which is one more reason it was time to move on.

Now, I have some work to do.

A sostituire il talentuoso Middleton, una mano dal gusto molto diverso ma comunque capace, quella di Matt Camp, il quale ha realizzato a tempo di record la copertina definitiva che vedete in basso (al centro).
Bel lavoro, peccato solo per il braccio del personaggio maschile, che pare davvero una proboscide: che si tratti di un simbolismo per sottendere che l’alter-ego di Querl Dox stesse allungando le zampe sulla Ragazza d’Acciaio? “Ehi tu, porco, levale le mani di dosso!”

Prima bozza per la cover di Supergirl (vol.IV) #52

Prima bozza per la cover di Supergirl (vol.IV) #52

Versione finale della cover di Supergirl (vol.IV) #52

Versione finale della cover di Supergirl (vol.IV) #52

Versione finale della cover di War of the Supermen #0

Versione finale della cover di War of the Supermen #0

Un altro cambio della guardia, anticipato in qualche modo da The Source, riguarda “War of the Supermen” #0, albo omaggio distribuito sabato scorso in occasione del consueto evento annuale del “Free Comic Book Day”.
Il floppie, prologo all’ultimo atto della saga “New Krypton”, avrebbe dovuto indossare la cover dipinta da J. G. Jones e riprodotta in alto, sostituita invece da un’immagine ad opera del disegnatore degli interni, Eddie Barrows (a destra nel trittico in basso).
Purtroppo, in questo cambio i lettori non hanno certo guadagnato: l’immagine di Barrows è a mio avviso bruttarella, con un Superman sproporzionato e con le mani tragicamente simili a blob di carne trita. Per fortuna, le tavole della storia vera e propria sono curate maggior attenzione!
Questa volta, nessuna spiegazione più o meno ufficiale a giustificare la sostituzione; a naso, direi che gli editor abbiano semplicemente preferito puntare su un’immagine più “neutra” dell’Uomo del Domani, per meglio colpire il target di neofiti cui sono indirizzate le proposte del FCBD.
Peccato per la bella illustrazione di Jones: chissà che non venga riciclata altrove, magari come copertina di uno dei futuri paperback dell’Azzurrone.

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One Response to “Lo strano caso delle copertine cangianti”

  1. Zarathustra scrive:

    Brainy che se la fa addosso nun se può guarda’… Non mi piace per niente la nuova cover di Supergirl.
    Della cover di Jones non mi piacevano nè i colori e nè le “rughe” in faccia a Superman che magari andavano a evidenziare la voglia di caricarsi e di caricare il suo “plotone” in perfetto stile Leonida, QUESTA-E’-KRYPTOOOOON, ma che in conclusione ne ricavano solo un effetto invecchiato del personaggio.
    Per quella nuova, concordo, Barrows mi piace tantissimo ma non è la prima volta che sproporziona l’Azzurrone. Un altro difetto che gli noto perennemente è quello di fare le gambe troppo magre rispetto al corpo.
    Chi ci ha guadagnato però è il logo, molto bello anche il primo ma preferisco nettamente questo nuovo, più semplice e che salta parecchio all’occhio.