Come entrambi i miei affezionati lettori avranno notato, in questo blog non parlo mai delle edizioni nostrane dei comics DC: è una scelta premeditata la mia, motivata dalla volontà di ignorare senza sconti il pessimo lavoro svolto dall’attuale licenziatario italiano dei fumetti di Superman e Batman, Planeta/DeAgostini. L’editore di Barcellona, infatti, è tristemente noto per il livello meno che amatoriale delle sue produzioni: traduzioni sbagliate, lettering saturo di refusi, pagine orribilmente scansionate, prezzi fuori mercato, e chi più ne ha più ne metta.
Tra gli abomini del catalogo Planeta, una voce importante riguarda la Legione dei Super-Eroi, protagonista di una corposa ristampa sotto l’etichetta dei “Classici DC”. I 17 volumetti di questa edizione, realizzata in un improbabile formato pocket, racchiudono in forma integrale la storica sequenza di avventure legionarie sceneggiata negli anni ’80 da Paul Levitz, autore sulla via del ritorno alle redini del team futuribile a partire dal prossimo maggio.
Purtroppo, la fattura dei “Classici DC” di Saturn Girl e soci è davvero da dimenticare. Sfogliandone un qualsiasi volume, a saltare agli occhi è come gran parte delle tavole sia stata visibilmente scansionata, spesso malamente, dalle pagine dei rispettivi albetti americani. Per giunta, il livello della carta usata per i floppies dell’epoca era davvero infimo, almeno per quanto riguarda il “volume II”: è facile immaginare la conseguente pulizia delle scansioni, che spesso mostrano sconcertanti difetti estetici come l’alone dell’immagine sulla facciata opposta della pagina originale.
Una vera e propria barbarie, insomma, causata solo da una maledettissima e inspiegabile urgenza. Che ha costretto Planeta ad arrangiarsi alla bell’e meglio per compensare la mancata disponibilità del materiale di stampa necessario da parte della DC, allora ancora in procinto di archiviare quel ben di Dio in modo conforme agli attuali standard della tipografia digitale.
Come sempre accade in questi casi, anche stavolta la fretta è stata cattiva consigliera. I mediocri sforzi dell’equipe di David Hernando si sono rivelati più che mai inutili e sciocchi: Amazon informa che la DC Comics è finalmente pronta, vento in poppa, a ristampare come si deve il ciclo levitziano dei “Classici DC”. Che sorpresa, eh? Il primo volume, previsto per settembre, si intitolerà “Prologue to Darkness” e conterrà presumibilmente i numeri 284-289 di “Legion of Super-Heroes” (vol. II), illustrati da Pat Broderick e Keith Giffen. Un must.
Il noto bookstore online ha anticipato inoltre l’uscita di altri volumi autunnali legati al mondo della Legione:
– Final Crisis: Legion of 3 Worlds TP (26 ottobre 2010)
– Showcase presents: Legion of Super-Heroes vol. 4 TP (28 settembre 2010)
– Superman: Mon-El – Man of Valor HC (21 settembre 2010)
– Superman: New Krypton vol. 2 TP (14 settembre 2010)
– R.E.B.E.L.S. vol. 3 TP: The Son And The Stars (28 settembre 2010)
Il mio suggerimento a tutti coloro che, come il sottoscritto, fossero stufi marci delle inadeguate edizioni Planeta, è di buttarsi sui volumi in lingua originale.
Naturalmente, il consiglio vale anche per coloro che non masticassero (ancora) l’idioma d’Albione: leggere qualcosa che ci interessa è la maniera ideale di imparare l’inglese, una competenza oggi più che mai indispensabile anche nel mondo del lavoro.
Per risparmiare, munitevi di una carta di credito ricaricabile (ad esempio quella delle Poste, la cui attivazione costa pochi euro) e buttatevi sul convenientissimo webstore di Book Depository. ‘Nuff said!
Tags: Edizione italiana, Final Crisis: Legion of 3 Worlds, Geoff Johns, George Pérez, Great Darkness Saga, James Robinson, Keith Giffen, Legion of Super-Heroes (vol.II), Mon-El, Mon-El: Man of Valor, New Krypton, Pat Broderick, Paul Levitz, Planeta/DeAgostini, R.E.B.E.L.S. (vol.II), Showcase Presents, Silver Age, Solicitations, Tony Bedard
Quanto hai ragione Kayak!!!!
Oggi ho sfogliato il 17mo volume dei Classici DC Planeta, spinto dalla curiosità di leggere le Guerre Magiche.
Che brutta sorpresa già alla prima pagina… o meglio alla seconda, perchè della prima non c’è traccia!
Ad una prima occhiata, avevo notato che al primo numero del volume mancavano i credits – dovrebbe essere il 56 disegnato da Barreto – pensando lì per lì che fosse una mia svista. Una volta a casa ho controllato tra i miei file, vedendo purtruppo confermato il mio sospetto. In pratica, manca una bella splah-page di Block che da’ il via alla vicenda, naturalmente credits annessi. E dire che stavolta la stampa non era pessima come nei casi precedenti.
E’ un vero peccato che davanti a storie storicamente così importanti, si debba scegliere tra cedere al ricatto o rinuciare del tutto!
cavolo, l’ho sfogliato anch’io ma non mi ero accorto di questa cosa! sempre peggio…
grazie mille della segnalazione, redmond!