Edicola legionaria: “Adventure Comics” #3 e altre uscite di ottobre 2009

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Adventure Comics (vol.III) #3

Adventure Comics (vol.III) #3

Seconda e ultima parte delle mie recensioni ottobrine; la prima metà, nella quale ho commentato le uscite legionarie “non regolari”, si trova a questo link.

Poco da dire su Adventure Comics (vol. III) #3 (14/10), ennesimo episodio transitorio nel lungo re-establishing della Legione pre-Crisis (e anche in quello di Superboy/Kon-El, lassù nella feature principale). Ma quando si entra nel vivo?
C’è di buono che questa volta la backup story è più lunga del solito, circa 10 pagine, e finalmente ben gestita a livello di spazi e tempi narrativi. A fine lettura, pare davvero di aver avuto tra le mani un’avventura più corposa di quanto non sia. In senso buono. That’s the way I like it!
Il racconto, di Johns, Shoemaker ed Henry, vede protagonisti Sun Boy e Polar Boy, i Martin e Lewis del 31esimo secolo. la coppia di testimonial della sauna finlandese è alle prese con un villain latitante; apparentemente un lavoretto tutta salute, ma…! Occhio al colpo di scena finale, di quelli che stimolano la rilettura delle storie recenti alla ricerca di qualche “indizio” che ci era sfuggito.

Superman #693

Superman #693

Sulle pagine di Superman #693 (28/10), invece, riflettori puntati sul giovane Mon-El. Lo avevamo lasciato alla fine di “Codename: Patriot”, presunto disperso in azione. Ovviamente, il colpo di scena di ritrovare il daxamita tutto intero è solo apparente: la Storia parla chiaro, nel futuro egli farà parte della Legione. E non in qualità di Zombie Lad.
Piano con i fuochi d’artificio, però. Mon-El è vivo, sì, ma prigioniero! Gosh, per tutti i sequestri! Come un moderno Rambo, l’eroico esploratore in rosso e blu è costretto a resistere con dolore alle torture dei suoi carcerieri, Sam Lane e i simpatici compagni di merende del Progetto 7734. Ce la farà il nostro beniamino a compiere la sua fuga rocambolesca?

James Robinson, accompagnato dalle buone matite di Fernando Dagnino, prosegue la cavalcata verso l’atteso finale di “New Krypton”, svelando nuovi dettagli del nebbioso retroscena.
Non si tratta però di un semplice episodio “di servizio”;  a spiccare è soprattutto l’analisi psicologica del protagonista, eroe “a tempo” dal’enorme voglia di vivere. Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta, vedremo se nei prossimi mesi continuerà ad essere cucinata in modo così gustoso.

R.E.B.E.L.S. (vol.II) #9

R.E.B.E.L.S. (vol.II) #9

Si cambia tenore. Dopo l’incoraggiante prova del mese precedente, ad ottobre Tony Bedard è riuscito a frantumare in me ogni briciola di nascente entusiasmo verso la saga di Vril Dox II e soci.
R.E.B.E.L.S. #9 (14/10) è un miracolo di vuoto pneumatico che andrebbe studiato nelle scuole di sceneggiatura. La vicenda si divide tra numerosi personaggi, che si passano la palla con un incedere serrato; sarà l’influenza dell’ambientazione, ma il ritmo ricorda quasi quasi lo Star Wars lucasiano. Eppure, a livello di trama, la storia è praticamente immobile.
Questo episodio non serve quasi a nulla, se non a dare le ultime limate allo status quo del team (arrivano Adam Strange e Capitan Comet), col solito fare da fan-fiction che fin dall’inizio ha segnato in negativo il mio personale gradimento della serie.
Ai disegni, di nuovo, St. Aubin: sì, va bene, ma Andy Clarke? Artista “regolare” mia sorella.

Il peggio, forse, è però R.E.B.E.L.S. Annual #1 (7/10). Attraverso una serie di microstorie, l’albo snocciola le origini di, sigh, Starro il Conquistatore e dei suoi principali luogotenenti.
Intendiamoci, la lettura non è affatto male, per quanto i topoi toccati e i modi della narrazione siano più affini al fantasy che alla fantascienza solita di R.E.B.E.L.S.
Bedard costruisce un interessante teatro dove disperazione, rabbia e prepotenza si sovrappongono in comuni coltri di fumo, che oscurano, distorcendole, le lenti della moralità. Qual è il senso della vita? La libertà esiste o è solo un “gatto di Schrödinger”, che ci illudiamo sia “vivo” finchè qualche “Starro” non ce ne mostra la sua visione coercizzante?

R.E.B.E.L.S. Annual #1

R.E.B.E.L.S. Annual #1

Ma l’idea di una mente singola, di un “conquistatore” dietro alle azioni dell’inquietante razza aliena creata nel 1960 da Gardner Fox, è un masso che difficilmente riesce a sollevare la lettura di questo annual, pur amena. L’inquietante immagine di un vero e proprio “virus” vivente, caotico e imperscrutabile nella vena simbolica del miglior “Alien”, ridotto allo strumento di un dittatore tamarro stile Sauron de “Il Signore degli Anelli”. Ugh.
Scusate, ma non si tratta di uno sbotto da perenne nostalgico (capirai che me frega de Stàro): questa è proprio un’idea del ca…, punto e basta!

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