
Dopo ben due settimane di assenza, torna a farsi viva l’edicola legionaria, l’angolo dedicato alle ultime uscite americane legate al mondo della Legione, tutte recensite in breve dal sottoscritto.
Una così lunga latitanza è presto giustificata: nei comics usciti il 1° e l’8 aprile scorsi non è emerso alcun rilevante elemento Legion-related, punto. Non bastava la crisi economica, doveva proprio essere tempo di vacche magre anche qui! Mannaggia alla DC Comics, mannaggia.
Per non presentarmi del tutto a mani vuote di fronte ai miei affamati lettori ho però scongelato un paio di segnalazioni secondarie ma ugualmente interessanti, entrambe relative alla checklist del 1° aprile 2009, che avevo messo da parte per la prima occasione utile. Lo so, lo so, sarebbero stati meglio una bottiglia di vino o dei pasticcini.
Starman/Thom Kallor riveste un ruolo chiave in Justice Society of America – Thy Kingdom Come vol. 1 TP, volume che ristampa in un’edizione più economica le storie di Geoff Johns e Dale Eaglesham già disponibili in un lussuoso cartonato. La trama riprende il (sopravvalutato) classico DC “Kingdom Come”, fungendo in un certo senso da sequel a quella storia. Una lettura amena, per quanto la saga sia, nel suo insieme, un po’ troppo diluita.
Infine, sempre ad opera di Geoff Johns, segnalo un microbico riferimento legionario in Flash: Rebirth #1, primo numero di un atteso progetto che vede il ritorno dall’aldilà di uno storico protagonista del comic Silver Age. In quella sede fa la sua comparsa un altro neo-risorto super-eroe, proveniente dritto dritto dalle pagine di “Final Crisis: Legion of 3 Worlds”. E’ un albo, questo, molto controverso e che susciterà sicuramente aspre polemiche: il mio giudizio è sospeso, ma l’occhio vigile. I disegni, affascinanti, sono di Ethan Van Sciver.
Per le altre segnalazioni, consultate il resto dell’articolo!

R.E.B.E.L.S. (vol.II) #3 Copertina di Andy Clarke
Il titolo più succoso per gli aficionados della Legione è, questa settimana, R.E.B.E.L.S. (vol.II) #3. La trama prosegue direttamente dal numero precedente, con Vril Dox II ancora alla ricerca di aiutanti nell’ardua missione di riprendere il controllo del corpo di polizia mercenaria L.E.G.I.O.N.
Dox assume sempre più i connotati di un oscuro genio della lampada, pronto a esaudire desideri e a realizzare grandi imprese, sì, ma al prezzo dell’anima di chiunque sia tanto folle da seguirlo verso la gloria. Alcuni personaggi, come Wildstar, lo scoprono loro malgrado; altri, come la vecchia conoscenza Strata, entrano nel tunnel con rassegnata consapevolezza.
Come già nei numeri scorsi, le strizzate d’occhio ai conoscitori più esperti della Legione dei Super-Eroi si sprecano, pur senza infierire negativamente sulla fruibilità dell’albo da parte degli eventuali neofiti. Da sottolineare ad esempio, oltre al destino della stessa Wildstar, l’esordio di un simil Bouncing Boy d’annata. Questa penetrabilità è un notevole punto a favore per una serie come “R.E.B.E.L.S.”, già di per se rivolta a una nicchia ristretta di lettori. Purtoppo, la mia impressione è che tale pregio non si sommi a molti altri fattori positivi.
Beninteso, non che quello di Tony Bedard ed Andy Clarke sia un fumetto “brutto” in senso assoluto. Però, dopo ben tre episodi e un esborso di quasi dieci dollari, ancora non posso dirmi catturato dalla vicenda.
La “quest” di Dox alla ricerca di compagni di viaggio è uno stratagemma forse troppo pigro e stantìo per radunare il gruppo dei futuri protagonisti. Sì, a livello razionale è plausibile che uno come il coluano decida di selezionare in maniera così chiurgica le braccia di cui ha bisogno. Ma è davvero una cosa divertente da leggere? Non a caso, l’aspetto avventuroso sembra essere stato completamente affidato a una sottotrama parallela con gli Omega Men, che ravviva la scena in una sezione minima, se pur importante, dell’albo.
Il giudizio è sospeso, quindi, ma confesso che se non fossi un Legion junkie avrei già tagliato questa serie dalla lista della spesa: I want it all, and I want it now!

Super Friends (vol.II) #14 Copertina di J. Bone
Per concludere la carrellata, due parole su Super Friends (vol.II) #14, di Sholly Fisch e Dario Brizuela. La storia vede l’apparizione dei Super Pets, simpatica rilettura della storica Legione dei Super-Animali Silver Age. Su, smettetela di storcere il naso, non era così male come sembra!
Questo comic book appartiene all’etichetta Johnny DC, indirizzata ai bambini di età elementare. E si vede subito, a partire dallo stile narrativo, chiaro ed essenziale. La lettura non è affatto detestabile, anzi, ma abbastanza monocorde, senza il guizzo di quei titoli “per tutte le età” che si possono rileggere con uguale piacere anche da grandi, come i paperi di Carl Barks o tanti eroi della “bedè”. Peccato!
Certo che, santo cielo, come cambiano i tempi. Quando avevo otto anni, io leggevo l’Uomo Ragno di David Michelinie. Per i bambini di oggi, invece, la scelta è tra “Super Friends” o “Blackest Night”. Houston, abbiamo un problema…
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