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SDCC ’11: “Legion Lost” e “Volume seven”, anteprima dei #1!

lunedì, luglio 25th, 2011
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Ora che il pantagruelico San Diego Comic-Con si è concluso, – le ultime conferenze degli editori presenti si sono svolte mentre qui in Italia era ancora notte fonda, – è il momento di scremare gli elementi Legion-related dallo tsunami di notizie esplose negli ultimi giorni dalla convention californiana.

Attenzione, però! Per i lettori di questo blog, però, la vera cuccagna sarà online solo domani, come sorta di festeggiamento per il nostro 350esimo articolo: per ora non voglio ancora sbottonarmi sui dettagli, ma vi consiglio decisamente di non mancare.

ITEM! Uno dei problemi di promuovere 52 serie tutte in una volta è quello che, per forza di cose, è difficile donare ad ognuna di esse l’attenzione che meriterebbe.
Nel caso della Legione, ad esempio, le uniche parole spese sul “volume seven” sono emerse, per bocca dello sceneggiatore della serie, Paul Levitz, nella conferenza “The New 52″ di giovedi; per “Legion Lost” (vol. II), addirittura, nessuna menzione.
In basso, i report dell’evento da parte dei maggiori siti di settore, a cominciare da Comic Book Resources:

A fan asked why Batwoman is the only Jewish character. Levitz noted that Colossal Boy of the Legion of Super-Heroes is Jewish.

Levitz said that his vision of the Legion’s future era changes every chance he has to start fresh.

Seguono poi Newsarama:

Levitz “Legion #1 for the third time. They’ll keep making me do it until I do it right.”

“We’ll be gently easing them in with a modest cast at first.”

“Cornell may have the medieval dcu to f*ck around with, but I’ve got the FUTURE” said Levitz to laughs and claps.

Q: Why the decision not to change Legion much in this relaunch?
Levitz “It has to do with Dan and his previous life and the photos he doesn’t want me to show around..

Comics Alliance:

On the Legion of Super-Heroes: Levitz rather foul-mouthedly noted that while Cornell has the entire medieval world to “f*** around with,” he has the entire future.

E il divertito Bleeding Cool:

Oh and Paul Levitz just used the word fuck. Wasn’t expecting that.

ITEM! Sempre a proposito di Levitz, una volta tanto per l’autore del New Jersey sono d’obbligo i complimenti: il volume 75 Years of DC Comics: The Art of Modern Mythmaking, edito lo scorso anno da Taschen e curato proprio dallo scriba legionario, ha vinto infatti il Premio Eisner come “Best Comics-Related Book”.
Consiglio, ehm, disinteressato: se fossi in te, Paul, prenderei la cosa come il segnale che per te una carriera lontano dalla Legione è ancora possibile.

ITEM! Il più importante annuncio legionario proveniente da San Diego è senz’altro quello relativo al crossover con i personaggi della serie classica di Star Trek, coprodotto da DC Comics e IDW.
La storia uscirà, da ottobre, come miniserie di sei numeri, ognuno dei quali sarà pubblicato con due copertine diverse, di cui una realizzata da Phil Jimenez.
Una delle variant – che, già lo prevedo, mi faranno svenare – sarà ad opera di Steve Lightle, storico penciler del “volume three” e di “The Legion”; tramite il suo account Facebook, il talentuoso disegnatore ha perfino già diffuso, a mo’ di teaser, un dettaglio dell’opera, che potete ammirare nella gallery in basso.

ITEM! Per concludere, una galleria di immagini promozionali diffuse dalla DC tra una conferenza e l’altra.
Tra queste, le anteprime delle uscite legionarie di settembre, e – freschi freschi dal panel sul redesign del DCU post-Flashpoint (fonte: CBR) – alcuni schizzi di Jim Lee per le nuove divise di Mon-El e soci.
Logo del “volume seven” a parte, pare che sul lato grafico ci sarà di che farsi venire l’acquolina, e parecchio!

Galleria d’Arte: gli schizzi a matita di Yildiray Cinar

giovedì, luglio 22nd, 2010
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Per me che sono totalmente alieno ai social network, che grande scoperta è stata la pagina di Twitter dell’attuale disegnatore di “Legion of Super-Heroes”, il turco Yildiray Cinar!
Tramite lo strumento web di Twitpic, infatti, il penciler di Istanbul condivide periodicamente con i suoi “followers” schizzi e illustrazioni inediti, spesso raffiguranti gli eroi della Legione.
Molti dei ritratti di Lightning Lad e company in bella mostra su quelle pagine sono stati addirittura realizzati prima che il nome di Cinar fosse associato ufficialmente al franchise DC nato nel 1958, a dimostrazione della sincera devozione dell’artista per il team futuribile.

Il materiale è così tanto da concedermi di trarne diverse gallerie, già programmate per vedere la luce nei prossimi giorni. Per soddisfare la mia pignoleria, ognuna di esse sarà dedicata in maniera tematica ad una delle diverse tecniche utilizzate dall’artista nelle immagini da lui condivise sul web: matite, acquerelli, chine, ecc.
Ma da cosa iniziare? Tra gli addetti ai lavori è risaputo che per poter valutare davvero le abilità di un disegnatore bisogna osservarne per primi i lavori a matita, e non quelli già “mascherati” dalle chine o dai colori. Così, per dare il via allo “spotlight” su Cinar, ho deciso di iniziare proprio dagli schizzi a matita, tra studi dei personaggi e semplici bozze: buona visione! (altro…)

Edicola legionaria: Legion of Super-Heroes (vol.VI) #2

venerdì, luglio 2nd, 2010
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Legion of Super-Heroes (vol.VI) #2

Legion of Super-Heroes (vol.VI) #2

Nonostante questa rubrica vorrebbe pubblicare solo recensioni lampo, mi rendo conto che spesso finisca invece per ospitare sbrodolate fiume di notevole lunghezza. Sono fatto così: quando siedo al word processor ci vuol poco perchè io ci prenda la mano, specialmente quando l’argomento mi sta a cuore come nel caso della Legione.
Forse stufo dei miei polpettoni, ci ha pensato il buon Paul Levitz a tarparmi le ali, evitando di farcire Legion of Super-Heroes (vol.VI) #2 di spunti da cavalcare per l’eventuale recensione. L’albo, pur piacevole, è infatti piuttosto incolore e transitorio, e a mio avviso si segnala unicamente per alcune incertezze nella sceneggiatura che vorrei analizzare in breve di seguito.

Sia chiaro: come fa giustamente notare Matthew Elmslie in questa review, da uno scrittore come Levitz non ci si poteva aspettare che una performance così, e cioè un secondo numero che prosegue con sobrietà e senza scossoni le numerose trame iniziate nel primo. È una lettura vecchia scuola, questa, e chi compra il biglietto lo sa.
Tuttavia, non tutto sembra scorrere liscio. (altro…)