Posts Tagged ‘Saturn Girl’

Galleria d’Arte: illustrazioni a colori di Yildiray Cinar

mercoledì, luglio 28th, 2010
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Dawnstar vista da Yildiray Cinar

Dawnstar vista da Yildiray Cinar

Terza e ultima parte della galleria d’arte dedicata a Yildiray Cinar.

Nel primo articolo della serie avevo promesso una scrupolosa divisione delle immagini per tecnica pittorica: devo in parte rimangiarmi la parola, poichè infine, per comodità, ho invece deciso di accorpare in un unico post tutti i disegni a colori, senza raffinarne ulteriormente la selezione. D’oh!

Approfitto della situazione per proporre una piccola “caccia al tesoro” da amatori. Ad occhio, gli strumenti di colorazione usati da Cinar mi sembrano i pennarelli Pantone, gli acquerelli e l’inchiostro. La certezza però non mi pervade e chiedo lumi agli artisti più esperti tra i miei eroici lettori: voi che ne dite?

Tra le varie immagini che seguono è da segnalare la prima, che ritrae come una vecchia foto l’equipe di fondatori della Legione. Al contrario degli altri disegni riprodotti nella galleria, questo non è un semplice divertissement o una “commission”, ma è stato realizzato ad hoc per decorare “Legion of Super-Heroes” (vol. VI) #2, dove riempie il contenuto di un monitor sullo sfondo di tav. 9. Una vera curiosità da trivia!

Terminate le ciance, finalmente ci siamo: per ammirare le illustrazioni a colori di Yildiray Cinar, non avete che da cliccare di seguito. (altro…)

Galleria d’Arte: gli schizzi a matita di Yildiray Cinar

giovedì, luglio 22nd, 2010
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Per me che sono totalmente alieno ai social network, che grande scoperta è stata la pagina di Twitter dell’attuale disegnatore di “Legion of Super-Heroes”, il turco Yildiray Cinar!
Tramite lo strumento web di Twitpic, infatti, il penciler di Istanbul condivide periodicamente con i suoi “followers” schizzi e illustrazioni inediti, spesso raffiguranti gli eroi della Legione.
Molti dei ritratti di Lightning Lad e company in bella mostra su quelle pagine sono stati addirittura realizzati prima che il nome di Cinar fosse associato ufficialmente al franchise DC nato nel 1958, a dimostrazione della sincera devozione dell’artista per il team futuribile.

Il materiale è così tanto da concedermi di trarne diverse gallerie, già programmate per vedere la luce nei prossimi giorni. Per soddisfare la mia pignoleria, ognuna di esse sarà dedicata in maniera tematica ad una delle diverse tecniche utilizzate dall’artista nelle immagini da lui condivise sul web: matite, acquerelli, chine, ecc.
Ma da cosa iniziare? Tra gli addetti ai lavori è risaputo che per poter valutare davvero le abilità di un disegnatore bisogna osservarne per primi i lavori a matita, e non quelli già “mascherati” dalle chine o dai colori. Così, per dare il via allo “spotlight” su Cinar, ho deciso di iniziare proprio dagli schizzi a matita, tra studi dei personaggi e semplici bozze: buona visione! (altro…)

C’è vita su Titano…? (Giusto un po’ il sabato sera!)

sabato, luglio 10th, 2010
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Laghi di idrocarburi su Titano

Laghi di idrocarburi su Titano

Non c’è pace per gli abitanti di Titano!

In un precedente articolo, avevo già riportato le teorie di alcuni scienziati secondo i quali i conterranei di Saturn Girl non potrebbero essere che creature assai puzzolenti – naturalmente, secondo gli standard olfattivi di noi terrestri.

Ora, il sito The New Scientist affronta di nuovo il tema del satellite di Saturno reso celebre da tanta narrativa sci-fi: a quanto pare, infatti, la sonda Cassini avrebbe finalmente trovato le prove della possibile esistenza di forme di vita su Titano.
Tuttavia, come approfondito nel testo a seguire, in quell’habitat non ci sarebbe alcuno spazio per procaci telepati bionde, ma giusto per qualche microbo goloso di idrogeno. Dannata scienza!

Two potential signatures of life on Saturn’s moon Titan have been found by the Cassini spacecraft. But scientists are quick to point out that non-biological chemical reactions could also be behind the observations.

Titan is much too cold to support liquid water on its surface, but some scientists have suggested that exotic life-forms could live in the lakes of liquid methane or ethane that dot the moon’s surface.

In 2005, Chris McKay of NASA’s Ames Research Center in Moffett Field and Heather R Smith of the International Space University in Strasbourg, France, calculated that such microbes could eke out an existence by breathing in hydrogen gas and eating the organic molecule acetylene, creating methane in the process.

This would result in a lack of acetylene on Titan and a depletion of hydrogen close to the moon’s surface, where the microbes would live, they said.

Now, measurements from the Cassini spacecraft have borne out these predictions, hinting that life may be present.

La domanda di fondo è vecchia quando l’uomo: c’è vita nell’universo? In attesa di incontri ravvicinati, la migliore risposta a questo eterno dilemma rimane secondo me quella data da Corrado Guzzanti in questo mitico sketch televisivo:

Povera Legione, con l’acerbo Kevin Sharpe!

sabato, maggio 29th, 2010
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Newsarama ha violentato il mio nervo ottico pubblicando una straziante anteprima di “Adventure Comics” (vol. III) #12, albo che segna l’inizio della nuova feature retospettiva sulle avventure giovanili di Superboy e la Legione.
Se mi sono espresso con tanta durezza nei confronti di questa preview non è certo per colpa dei testi, di Paul Levitz, ma dei disegni dell’acerbo Kevin Sharpe, sulla cui adeguatezza ad illustrare un progetto così importante mi ero già interrogato a suo tempo. E, in effetti, le tavole mostrate finora non sono certo incoraggianti, anzi, mostrano un livello tecnico appena amatoriale.

Collage di vignette da "Adventure Comics" (vol.III) #1, disegni di Kevin Sharpe

Collage di vignette da "Adventure Comics" (vol.III) #1, disegni di Kevin Sharpe

Il collage in alto, realizzato estrapolando una manciata delle peggiori vignette dell’anteprima, è sufficiente a mostrare alcuni dei più evidenti difetti dell’arte di Sharpe: i personaggi, ad esempio, sono vittima di costanti sproporzioni anatomiche, oltre che di una curiosa indecisione da parte del penciler nel determinarne i reciproci rapporti di altezza.
Come se non bastasse, buio totale anche sul fronte dell’espressività, sia sotto l’aspetto della recitazione facciale (nel panel in alto a destra, per intenderci, Superboy dovrebbe risultare imbarazzato!) che di quella del corpo, irrigidita da una complessiva legnosità dei movimenti.
Inoltre, volendo essere puntigliosi, qual è la gamba perno di Superboy nell’ultima vignetta in basso a destra? Caro Kevin, forse sarebbe stato il caso di pensare di più a particolari fondamentali come questo, piuttosto che a curare dettagli tutto sommato secondari come il panneggio del mantello dell’alter ego di Clark Kent, che vediamo accartocciarsi virtuosisticamente contro il polpaccio del kryptoniano.
Purtroppo, la mediocrità dell’artista si riflette anche sullo storytelling: in questa tavola ad esempio, che dovrebbe introdurre ai lettori il personaggio di Saturn Girl, all’eroina non viene mai garantita un’inquadratura decente, e quando la “telecamera” le si avvicina per la prima volta la telepate è addirittura di spalle.
Per coronare il tutto, una colorazione banale e anonima non aiuta certo a migliorare il risultato finale, più che mai drammatico.

Beninteso, il mio non vuole essere un attacco al solo Sharpe, il quale probabilmente avrebbe bisogno solamente di maggiori impegno, stimoli e – forse – tempo tecnico. La cosa che mi allarma maggiormente, invece, è che un editor abbia ritenuto queste immagini degne della pubblicazione, perdipiù in un albo dal prezzo elevato come quello di “Adventure Comics” – ben 3.99 verdoni a numero.

Per fortuna, i Legion-addicted più esteti potranno rifarsi gli occhi con un’altra preview, quella di “The Brave and the Bold” (vol. II) #34, da poco pubblicata sul blog The Source. I disegni, di Jesús Saiz, sono talmente buoni da poter bilanciare il karma visivo così gravemente turbato dal povero Sharpe.

Edicola legionaria: Legion of Super-Heroes (vol.VI) #1

venerdì, maggio 21st, 2010
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Legion of Super-Heroes (vol.VI) #1

Legion of Super-Heroes (vol.VI) #1

E così, ci siamo. Legion of Super-Heroes (vol. VI) #1, di Paul Levitz e Yildray Cinar, è finalmente uscito, dando ufficialmente il via a una nuova era per le avventure di Saturn Girl e soci.
Dopo un’attesa che durava dal 2004, mi ritrovo finalmente tra le mani un fumetto intitolato alla Legione che, grazie al cielo, rispecchi quei concetti e quei valori supereroici che mi avevano fatto innamorare della serie in primo luogo [*]. Basta ad aberrazioni di carta come i pariolini in crisi ormonale di Mark Waid, insomma, cestinati in favore dello storico team pre-Crisis e delle sue ben più ispirate battaglie contro i pregiudizi e la segregazione. Alleluja.

Com’è inevitabile, le aspettative erano alle stelle, ed è stato difficile per me tenerle a bada nell’affrontare, emozionato, la lettura. Dando fondo a un “willpower” degno di Lanterna Verde, il cui “anello del potere” compare sulla copertina dell’albo accanto al Flight Ring legionario, credo di essere infine riuscito a compiere l’analisi serena e lucida che speravo; tuttavia, il risultato delle mie considerazioni è contrastante e potrebbe provocare ambigue interpretazioni.
Meglio chiarire da subito, quindi, la chiave di decifrazione della recensione che segue. Anche se per farlo, purtroppo, mi vedo costretto a ricorrere all’odiato metodo della gelida pagella da maestrino o, ancora peggio, da Gazzetta dello Sport del lunedì.
Nel divincolarvi tra l’imminente selva di spietate critiche, dunque, tenete sempre a mente questo: tutto sommato, il mio giudizio complessivo è un sei e mezzo. Di incoraggiamento. (altro…)

Galleria d’Arte: variant cover di Jim Lee per “Legion of Super-Heroes” (vol.VI) #1

giovedì, aprile 29th, 2010
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Il fedele blog The Pulse ha mostrato in anteprima la variant cover realizzata da Jim Lee per “Legion of Super-Heroes” (vol. VI) #1, albo in uscita negli USA il prossimo 19 maggio.
L’editor della serie, Brian Cunningham, ha così commentato questa bella copertina, riportata in basso:

“Jim’s schedule is kinda busy, to say the least, but his love of the Legion ultimately prevailed! Jim’s idea for these variants is to spotlight a Legionnaire from a different era. The first cover — Saturn Girl in her 1970s outfit designed by the late, great Dave Cockrum — is sexy as all get-out! I’m not sure who will be on #2’s variant yet — I’m secretly hoping it’s Matter-Eater Lad, but whoever Jim wants to draw is fine by me!”

Copertina variant "Legion of Super-Heroes" (vol.VI) #1, disegni di Jim Lee

Copertina variant "Legion of Super-Heroes" (vol.VI) #1, disegni di Jim Lee

Già nel corso di una conferenza tenutasi al recente C2E2 (ne trovate il video su Newsarama), Jim Lee aveva anticipato il suo futuro ruolo di cover artist della Legione, raccontando divertito le origini di questo entusiasmante incarico. Tutto è partito da Paul Levitz, ai tempi in cui l’attuale sceneggiatore del “volume six” era ancora President & Publisher DC: di fronte alla richiesta da parte dell’amico di realizzare le variant dei primi sei numeri della nuova collana del team futuribile, l’artista di “X-Men” e “WildC.A.T.S.” non ha saputo rifiutare, restando così – pur brevemente – “incastrato” nella tela degli eroi del XXXI secolo.

Ognuna delle copertine ad opera di Lee avrà come soggetto un legionario diverso, pescato da un differente decennio di vita del franchise: unendo le sei illustrazioni in un vero e proprio poster, sarà così possibile visualizzare un elegante omaggio alla lunga e gloriosa storia della Legione, dagli anni ’50 ai 2000.
L’immagine appena svelata, ad esempio, rappresenta la bionda legionaria Saturn Girl nella sua mise anni ’70, ideata dal lettore Kim Metzger (e non dal compianto Dave Cockrum, come riporta invece The Pulse!). Lee ha dimostrato più volte il suo amore per la Legione di quel periodo, che il penciler di origini coreane tornerà presto ad interpretare in una storia breve di prossima pubblicazione nell’art book “Icons” (Titan Books).

Galleria d’Arte: Jeffrey e Philip Moy

martedì, aprile 27th, 2010
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Quando, nel 1994, venne deciso di far ripartire da zero la storiografia della Legione, cancellando in qualche modo gli oltre 35 anni (!) di avventure precedenti, le due collane allora dedicate al team futuribile furono affidate ad equipe aristiche dal gusto simile, entrambe caratterizzate dal segno morbido e cartoonesco. Da un lato, sull’ammiraglia, un acerbo Lee Moder; sulla sorellina “Legionnaires”, invece, la più convincente coppia di Jeffrey e Philip Moy – il secondo, agli inchiostri – cui è dedicata la galleria d’arte di oggi.

I due autori, gemelli di origine asiatica, sono rimasti a bordo della collana legionaria fino al 1999, dopo averne realizzando più di 50 episodi. Un palmares davvero da record, per quanto le sceneggiature non siano sempre state all’altezza della freschezza e dell’entusiasmo che traspariva dalle matite.
Pescando dai loro siti personali e dal ricco database del fan site Moy of the night, ho selezionato alcune tra le numerosissime pin-up di Saturn Girl e soci (alcune, probabilmente realizzate su commissione, persino osè!) realizzate negli anni dai fratelli Moy, ancora oggi in ottimi rapporti con la truppa degli aficionados. Per ammirarle, basta cliccare sul link in basso.

Una litografia della Legione realizzata da Jeffrey Moy per il Comicon di San Diego

Una litografia della Legione realizzata da Jeffrey Moy per il Comicon di San Diego

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Gli alieni di Titano? Che pessimo odore!

venerdì, aprile 16th, 2010
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Il sito di Repubblica ci informa di una scoperta scientifica che potrebbe stravolgere per sempre il modo in cui guardiamo la legionaria Saturn Girl… ma soprattutto quello in cui la, ehm, annusiamo!
Pare infatti che le forme di vita provenienti da Titano, il satellite di Saturno di cui è originaria la bionda Imra Ardeen, siano caratterizzate da una chimica che “conferirebbe loro un odore orribile e renderebbe la loro stessa presenza in un ambiente comune potenzialmente letale per gli esseri umani”:

L’ipotesi, sviluppata studiando la più grande luna di Saturno, Titano, sarà presentata dall’astrobiologo William Bains martedì 13 aprile in Scozia, a Glasgow, nel convegno britannico di Astronomia. “La vita ha bisogno di liquidi”, spiega Bains. “Perciò se su Titano ci sono forme di vita, queste devono basarsi sul metano liquido e non sull’acqua. Ciò significa che l’intera chimica è radicalmente diversa”.

[…] L’astrobiologo conclude osservando che “alieni come questi potrebbero dare filo da torcere a Hollywood”. Uno solo di questi organismi, trasportato in un ambiente adatto alla vita umana, potrebbe esplodere e incendiarsi, sprigionando fumi capaci di uccidere tutti i presenti. “Avrebbero anche un odore orribile”, avverte Bains. Insomma, niente di molto poetico. Ma il ricercatore crede che le sue ipotesi conferiscano maggiore fascino alla ricerca di forme di vita extraterrestri: “Non sarebbe triste se gli organismi alieni presenti nella galassia fossero esattamente come noi?”.

L’audace telepate ha però di che consolarsi: attraverso la barriera di vetro che divide il suo mondo di carta con quello di noi lettori, la figura di Saturn Girl spicca se non altro per grazia e bellezza – al contrario di quanto possono vantare altri personaggi di Titano, come il massiccio Thanos, villain Marvel ritratto con la Ardeen nel bel disegno sottostante di Steve Mannion.

Scontro tra alieni di Titano: Saturn Girl contro Thanos della Marvel Comics (disegni di Steve Mannion)

Scontro tra alieni di Titano: Saturn Girl contro Thanos della Marvel Comics (disegni di Steve Mannion)

Galleria d’Arte: Colleen Doran

lunedì, marzo 8th, 2010
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Saturn Girl vista da Colleen Doran (1998)

Saturn Girl vista da Colleen Doran (1998)

Auguri a tutte le lettrici del Legionblog! Per celebrare alla grande la Festa della Donna, ho pensato di dedicare una gallery a una delle disegnatrici che più adoro: la straordinaria Colleen Doran.
Questa dotata artista americana, oggi nota al pubblico soprattutto per l’epopea fantasy di A Distant Soil, ha prestato la sua mano anche al franchise della Legione, del quale la stessa Doran è una devota ammiratrice.

La galleria che segue contiene materiale tratto, oltre che da questo sito amatoriale edicato a Saturn Girl e dal blog della stessa autrice, dall’intera bibliografia legionaria di Colleen. Che, per la precisione, consiste dei seguenti titoli:

– “Legion of Super-Heroes” (vol.III) #27 (1986)
– “Who’s Who in the Legion of Super-Heroes” #1-5, #7 (1988)
– “Legion of Super-Heroes” (vol.IV) #31 (1992)
– “Legionnaires” #8 (1993)
– “Valor” #14-23 (1993-94)

Purtroppo, in alcune delle tavole che seguono le matite originali della Doran sono state a dir poco massacrate dall’opera di inchiostratori a dir poco rozzi e inadeguati, come nel caso delle tavole tratte dalla serie “Valor”. Vale comunque la pena riscoprire quelle storiche e affascinanti pagine: per ammirarle, basta cliccare sul link qui di seguito.  (altro…)

ReLegion Class 2: Adventure Comics (vol.I) #267

venerdì, febbraio 26th, 2010
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Adventure Comics (vol.I) #267

Adventure Comics (vol.I) #267
Dicembre 1959

Copertina di Curt Swan (matite), Stan Kaye (chine)
Lettering di copertina: Ira Schnapp

Titolo: “Prisoner of the Super-Heroes
Soggetto: Mort Weisinger, Jerry Siegel
Sceneggiatura: Jerry Siegel
Editor: Mort Weisinger
Disegni: George Papp (matite e chine)
Lettering: Joe Letterese

Prima edizione italiana: Albi del Falco #221, Mondadori, Luglio 1960
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1959. È trascorso più di un anno dall’esordio della Legione sulle pagine di “Adventure Comics” (vol. I) #247, in quella che avrebbe dovuto essere una goccia come tante nel mare delle avventure di Superboy. Il fatto che le cose siano andate diversamente è da imputare in primo luogo all’alba di una nuova, potente variabile nel mondo dei comics: quella del fandom.

Tra le peculiarità della gestione editoriale di Mort Weisinger, direttore delle testate dell’Uomo d’Acciaio a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una delle più distintive riguarda l’evoluzione del rapporto con l’audience.
Weisinger è sempre stato molto attento a comprendere ed assecondare le inclinazioni del pubblico. Vuole la leggenda che l’editor usasse addirittura tenere appese in ufficio le copertine degli albi da lui curati negli ultimi due anni, ognuna accostata ai rispettivi dati di vendita: era quella, per Mort, la durata media del “ciclo vitale” di un lettore, trascorsa la quale riteneva accettabile il riciclo dei gimmick che, incassi alla mano, avevano dimostrato maggior appeal.
Ma il contatto tra Weisinger e i giovani aficionados non si limitava al solo conteggio dei resi delle edicole. Alla costante ricerca di feedback, il supervisore amava anche tastare il polso agli appassionati in carne ed ossa. A cominciare dai ragazzi del suo quartiere, che egli coinvolgeva spesso in lunghe chiacchierate “strategiche”, un po’ per gioco e un po’ alla ricerca di intuizioni “grezze” da rubare (si accese così, ad esempio, l’idea di dedicare testate ad hoc a Lois Lane e Jimmy Olsen).
Soprattutto, lo scambio di opinioni avveniva all’interno delle pagine della posta, in un clima di interattività tra autori e lettori del tutto inedito. Fu quello l’habitat favorevole alla nascita delle prime fanzine a tema supereroico: d’altronde, a suo tempo, lo stesso Mort era stato tra i fondatori, con l’amico d’infanzia e futuro successore Julius Schwartz, di una delle prime fanzine della Storia, “The Time Traveler” (1931), dedicata alla fantascienza da pulp magazine.

Solleticato dall’insolita mole di lettere invocanti il ritorno del club di Cosmic Boy, Saturn Girl e Lightning Boy, Weisinger decide così di dare una seconda opportunità all’equipe futuribile: non avrebbe avuto di che pentirsene. (altro…)