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Vademecum: come passare ai comics in lingua originale

giovedì, luglio 28th, 2011
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Frame dal celebre spot tv sulle opere di Dan DiDio

Frame dal celebre spot tv sulle opere di Dan DiDio

Vista la qualità sempre più scadente delle edizioni italiane dei fumetti DC, – per le ultime, clamorose magagne Planeta/DeAgostini rimando a questa discussione del Forum di Glamazonia – il mega-rilancio cui Superman e soci andranno incontro a settembre negli States potrebbe costituire un’ottima occasione di aggancio anche per gli aficionados del Belpaese.
Per chi fosse solleticato dall’idea ma non sapesse in concreto effettuare il grande salto, ecco un rapido vademecum per iniziare. E passa la paura!

Prima di entrare nel vivo della guida, i novizi più totali potrebbero beneficiare dell’informazione che negli Stati Uniti le serie del fumetto popolare (mainstream) escono prima serializzate in albetti mensili, spillati e da un episodio cadauno (i cosiddetti “floppies”), per poi venire ristampate, a blocchi, in volumi cartonati (cioè con copertina rigida) o brossurati (più cheap).
Per noi stranieri l’acquisto delle raccolte è assai più facile, oltre che quasi sempre più economico. Tuttavia, non fatevi scoraggiare: collezionare floppies, come vedrete, non è affatto una missione impossibile.

1. Come informarsi sulle nuove uscite

Il modo migliore di tenersi informati sulle uscite di tutti gli editori USA è sfogliare una copia del catalogo-monstre Previews, pubblicato dall’uber-distributore Diamond.
Le fumetterie italiane che importano comics d’oltreoceano dovrebbero in teoria, se non altro per furbizia, riservare una copia di Previews alla consultazione da parte dei clienti, ma al peggio potranno sempre ordinarvene una ad hoc (il costo di ogni numero è di $ 4.50).

L’alternativa è consultare la rete, possibilmente tramite i siti ufficiali delle etichette che vi interessa tenere d’occhio (quello della DC Comics è a questo link).

Tenete sempre ben presente però che le publishing house diffondono le solicitations (cioè gli annunci delle loro prossime uscite) in anticipo rispetto all’uscita di Previews, strumento indispensabile a librai e “sitai” per effettuare i loro ordini. Per cui, non affannatevi a chiedere ai vostri pusher il materiale presentato in rete il giorno prima: sarebbe solo fatica inutile. (altro…)

Come volevasi dimostrare: “Prologue to Darkness”

venerdì, febbraio 5th, 2010
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Legion of Super-Heroes (vol.II) #284

Legion of Super-Heroes (vol.II) #284

Come entrambi i miei affezionati lettori avranno notato, in questo blog non parlo mai delle edizioni nostrane dei comics DC: è una scelta premeditata la mia, motivata dalla volontà di ignorare senza sconti il pessimo lavoro svolto dall’attuale licenziatario italiano dei fumetti di Superman e Batman, Planeta/DeAgostini. L’editore di Barcellona, infatti, è tristemente noto per il livello meno che amatoriale delle sue produzioni: traduzioni sbagliate, lettering saturo di refusi, pagine orribilmente scansionate, prezzi fuori mercato, e chi più ne ha più ne metta.

Tra gli abomini del catalogo Planeta, una voce importante riguarda la Legione dei Super-Eroi, protagonista di una corposa ristampa sotto l’etichetta dei “Classici DC”. I 17 volumetti di questa edizione, realizzata in un improbabile formato pocket, racchiudono in forma integrale la storica sequenza di avventure legionarie sceneggiata negli anni ’80 da Paul Levitz, autore sulla via del ritorno alle redini del team futuribile a partire dal prossimo maggio.
Purtroppo, la fattura dei “Classici DC” di Saturn Girl e soci è davvero da dimenticare. Sfogliandone un qualsiasi volume, a saltare agli occhi è come gran parte delle tavole sia stata visibilmente scansionata, spesso malamente, dalle pagine dei rispettivi albetti americani. Per giunta, il livello della carta usata per i floppies dell’epoca era davvero infimo, almeno per quanto riguarda il “volume II”: è facile immaginare la conseguente pulizia delle scansioni, che spesso mostrano sconcertanti difetti estetici come l’alone dell’immagine sulla facciata opposta della pagina originale.
Una vera e propria barbarie, insomma, causata solo da una maledettissima e inspiegabile urgenza. Che ha costretto Planeta ad arrangiarsi alla bell’e meglio per compensare la mancata disponibilità del materiale di stampa necessario da parte della DC, allora ancora in procinto di archiviare quel ben di Dio in modo conforme agli attuali standard della tipografia digitale.

Come sempre accade in questi casi, anche stavolta la fretta è stata cattiva consigliera. I mediocri sforzi dell’equipe di David Hernando si sono rivelati più che mai inutili e sciocchi: Amazon informa che la DC Comics è finalmente pronta, vento in poppa, a ristampare come si deve il ciclo levitziano dei “Classici DC”. Che sorpresa, eh? Il primo volume, previsto per settembre, si intitolerà “Prologue to Darkness” e conterrà presumibilmente i numeri 284-289 di “Legion of Super-Heroes” (vol. II), illustrati da Pat Broderick e Keith Giffen. Un must.

Il noto bookstore online ha anticipato inoltre l’uscita di altri volumi autunnali legati al mondo della Legione:

Final Crisis: Legion of 3 Worlds TP (26 ottobre 2010)
Showcase presents: Legion of Super-Heroes vol. 4 TP (28 settembre 2010)
Superman: Mon-El – Man of Valor HC (21 settembre 2010)
Superman: New Krypton vol. 2 TP (14 settembre 2010)
R.E.B.E.L.S. vol. 3 TP: The Son And The Stars (28 settembre 2010)

Il mio suggerimento a tutti coloro che, come il sottoscritto, fossero stufi marci delle inadeguate edizioni Planeta, è di buttarsi sui volumi in lingua originale.
Naturalmente, il consiglio vale anche per coloro che non masticassero (ancora) l’idioma d’Albione: leggere qualcosa che ci interessa è la maniera ideale di imparare l’inglese, una competenza oggi più che mai indispensabile anche nel mondo del lavoro.
Per risparmiare, munitevi di una carta di credito ricaricabile (ad esempio quella delle Poste, la cui attivazione costa pochi euro) e buttatevi sul convenientissimo webstore di Book Depository. ‘Nuff said!

Legione straniera: La Legione dei 3 Mondi

giovedì, dicembre 3rd, 2009
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Final Crisis: Legion Der 3 Welden SC (Panini Comics Deutschland)

Final Crisis: Legion Der 3 Welden SC (Panini Comics Deutschland)

I fumetti DC Comics vengono pubblicati ogni mese, oltre che negli States, in numerosi altri paesi del mondo. Di solito, per favorire l’inevitabile lavoro di planning e traduzione da parte degli editori licenziatari, i titoli d’oltreoceano appaiono nelle checklist estere solo diversi mesi dopo l’esordio nella forma originale.
Ad esempio, è solo da qui alle prossime settimane che la miniserie di “Legion of 3 Worlds” (2008 – 09), la cui ristampa in volume da parte della DC ho da poco recensito in questo articolo, sarà proposta al pubblico extra-americano. Con la complicità di Google, ho cercato di rintracciare quante più possibili tra le versioni internazionali della saga, in quella che potrebbe anche diventare una rubrica fissa di questo pulsante e futuri-fico blog.

Purtroppo, le informazioni che ho saputo recuperare non sono poi molte. Al di là della mia incommensurabile dimestichezza col motore di ricerca di Page e Brin, lo scoglio della lingua è stato un ostacolo spesso troppo duro per la mia modesta mente bilingue.
So per certo che spesso, se non altro per errore, molti internauti da tutto il mondo aprono le pagine di questo sito. A tutti loro rivolgo un appello: guys, if you know any publishing house, other than the ones listed below, which puts out DC comics outside the US, please let me know! Thank you in advance!

Si comincia con la Germania, dove le avventure di Superman e soci sono edite da Panini Comics. In realtà, come vedremo, la multinazionale modenese detiene i diritti DC anche in altri paesi su e giù per il globo; l’invito agli aficionados che stessero leggendo queste righe, però, è di evitare confronti con i prodotti nostrani: nazioni diverse, mercato diverso!
Nelle edicole della foresta nera, la Legion der Superhelden pre-Crisis era già arrivata ad aprile con Superman Sonderband #30, raccolta della deliziosa storyline di Johns e Frank da “Action Comics” nn. 858-863.
A novembre, ecco invece DC Premium #64: Legion Der Drei Welten HC, accompagnato anche da una versione più economica in brossura. Mi incuriosisce come i grafici della Panini abbiano saputo inventare per la copertina un’impaginazione alternativa al controverso layout ideato da Chip Kidd, quello con la scritta “Final Crisis” disposta in bande verticali. Invece, credo per questioni di leggibilità, è stato riciclato un logo “minore” comparso solo negli “house ads” americani. Funziona!
Un altro particolare da sottolineare riguarda la modalità di pubblicazione della saga. Tutti gli altri spin-off della maxiserie di Grant Morrison, infatti, sono stati raggruppati dalla Panini tedesca all’interno della collana intitolata a “Final Crisis”; la storia della Legione è l’unica ad essere stata proposta a parte, vista anche la sua attinenza pressochè nulla all’affresco generale del crossover. Ad ottobre, per inciso, un’altra storia legata al team futuribile aveva subìto lo stesso trattamento deluxe: DC Premium #63: DC/WildStorm – Dreamwar.

Superman & Batman #52 (Panini Comics Brazil)

Superman & Batman #52 (Panini Comics Brazil)

Il catalogo Panini ospita i comics DC anche in Francia, dove però la presenza dei supereroi dell’editore newyorkese è costretta a mantenersi in toni esigui. D’altronde, non è difficile immaginare fatale disinteresse nelle ricette dello chef DiDiò da parte di un pubblico, quello della bedè, abituato a leggere ben altro.
Dicevo di tenere d’occhio le differenze tra i diversi mercati nazionali: mentre in Germania la Legion des trois mondes trova risalto rispetto al resto di “Crisi Finale”, all’ombra della Torre Eiffel dovrà invece condividere con altro materiale analogo le pagine del tomo DC Big Books #15: Final Crisis. Un sincero grazie a Cristiano Grassi, editor Panini che mi ha gentilmente fornito questa informazione.

La carrellata europea si conclude con la Spagna, dove l’epica nerd di Johns e Pérez uscirà, prima o poi (il sito ufficiale non da indicazioni precise), nel volume Crisis Final: La Legión De Tres Mundos, per i tipi di Planeta/DeAgostini. ¡Qué suerte, amigos!

Ultima tappa: Brasile. Detto francamente, mi fa strano pensare che in un paese così povero ci siano Real da spendere per i comics, ma tant’è. Stando a Wikipedia, il 29,3% dei brasiliani vive sotto la soglia di povertà; quasi sicuramente, gli albi dei supereroi costituiscono un trastullo per la sola classe ricca. Sarebbe bello saperne di più: se qualcuno dei miei pazienti lettori avesse qualche esperienza diretta della società carioca (a parte il turismo sessuale, dico, bestiacce) mi piacerebbe che la raccontasse, pur in breve, nei commenti.
In ogni caso, anche in Brasile la DC è proposta da Panini. Qui, alla Legião dos tres mundos tocca un posto da comprimaria in appendice alla testata Superman & Batman, a cominciare dal #52 dello scorso ottobre.
Il logo utilizzato come strillo di copertina, visibile nell’immagine in basso a destra, è preso pari pari dall’interno della storia, dove compare accanto ai credits. Il look è sempre quello, ideato da Todd Klein e ripreso dal frontespizio del mitico “volume III”, come ho già trattato qualche giorno fa in questo articolo.

Buona lettura ai Legion junkies di tutto il mondo!

Un logo (non) vale l’altro

venerdì, novembre 20th, 2009
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Action Comics #858

Action Comics #858

Che cos’è un logo? Il termine, diminutivo di logotipo, è un calco semantico che proviene dall’inglese logotype e significa (cito dal dizionario online della Garzanti):

breve testo (nome, titolo, frase) in una data forma grafica, che identifica un prodotto, un’azienda, un ente (p. e. il titolo di un giornale come appare sulla testata)

Vien da sè l’importanza commerciale di un tale strumento, che in casi non rari come quello di “Superman” può diventare addirittura protagonista solitario di interi plotoni di merchandising.
I comic books americani, però, non sono necessariamente legati ad vitam ad uno stesso logo. Spesso, la testata viene anzi rinfrescata con frequenti rinnovamenti nel design, non solo in occasione di rilanci e cambi di numerazione. Quasi sempre, tali modifiche sono giustificate dalla volontà di identificare più chiaramente una fase della vita di una determinata ongoing series, magari in relazione al ciclo di un autore o ad un (momentaneo) twist nel concept.

Come testimoniato dalla splendida copertina del 2007 riportata qui in alto, da quando la Legione pre-Crisis è tornata a reclamare il suo spazio tra i volti del DC Universe l’editore ha sempre cercato di caratterizzarla con il logo dello storico “volume III”, collana uscita tra il 1984 e l’89 e interamente sceneggiata da un ispiratissimo Paul Levitz. La scelta di quello specifico marchio deriva, in questo caso, dal fatto che lo status quo del team futuribile sia stato più o meno riconodotto a ricalcare la gloriosa parentesi levitiziana. (altro…)