Seconda e ultima parte del mio collage di citazioni risalenti ai passati reboot della Legione: in che modo le parole degli autori di allora si specchiano con quelle dei colleghi di oggi, che da settembre saranno a loro volta artefici di un reset generale del DC Universe?
Nello scorso articolo, avevo esaminato alcune frasi scritte da Mark Waid ai tempi di “Zero Hour”, del 1994. Dieci anni dopo la storia si ripete, e la continuity legionaria viene nuovamente azzerata — dallo stesso sceneggiatore!
Questa volta però – lo leggerete fra qualche riga con parole di Waid – le condizioni sono molto diverse: la richiesta di rifare tutto non sgorga da un’esigenza dello staff creativo, ma un diktat provieniente dall’alto.
Ecco una citazione salvata a suo tempo da un’intervista edita dal sito Wizard Universe, ormai scomparso dalla rete:
Wizard: Having worked on several previous incarnations of the Legion of Super-Heroes, do you think your take on the team will be a major departure from what we’ve already seen?
Mark Waid: It’s my job to come along every ten years or so and write the last Legion story and then start all over again. I don’t to see it as a completely new take because the goal was to strip everything down, back to the basic concept. It’s a bunch of kids having super-heroic adventures in the far future. It should be fun and bright and high-spirited. That said it’s a pretty radical departure from anything we’ve done with the Legion so far. But what I feel good about is that (classic Legion writer and DC exec) Paul Levitz gives me the thumbs up and says “go forth and do”, this is exactly what we’re looking for. We can start anew without discounting things like Impulse’s connections to the 31st century, Barry Allen living there his last years, all that will be accounted for. But basically, the idea was to pretend as if we were inventing the Legion today, as opposed to continually trying to make something that was created in 1958 work for an audience of the 21st century.
Questo estratto è una piccola gemma di pubbliche relazioni — resta solo da stabilire se nel bene o nel male.
L’intervistato inizia dicendo che “l’obiettivo era di riportare tutto al concept originale” della serie, che per chi non lo sapesse si basa su personaggi nati nel lontano 1958; tuttavia, dopo poche righe, mette già le mani avanti, aggiungendo che la nuova collana si “distanza in maniera abbastanza radicale da quanto visto finora”.
Ma insomma, il concept è storico o originale? Non è così importante farlo capire, quanto dare l’impressione di accontentare tutti. Il nirvana del paraculo. (altro…)