Posts Tagged ‘Interviste’

Fabian Nicieza parla di “Legion Lost”… e della neo-continuity DC

martedì, giugno 14th, 2011
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Fabian Nicieza

Fabian Nicieza

La collana partirà solo fra tre mesi, ma Fabian Nicieza, genitore assieme a Pete Woods della futura “Legion Lost” (vol. II), ha già iniziato il consueto tour promozionale di interviste in lungo e in largo per i maggiori siti di settore d’oltreoceano.
Prima tappa Newsarama, ai cui redattori l’autore di “Red Robin” ha spiegato alcuni retroscena della serie. ATTENZIONE AGLI SPOILER!

Newsarama: Fabian, what interested you about doing a Legion comic? How did you hear about it, and why did you want this comic in particular?

Fabian Nicieza: The gosh-darned honest truth is that I was planning on saying “No” to whatever they offered. […] Between the IP management, consulting and development work I do with Starlightrunner Entertainment and being a co-founder/CCO for a kids sports-themed virtual world called FunGoPlay […], I seem to have a whole lot going on in my non-comics life.

[…] [Until] they offered me Legion Lost. And I was going to say no, I really was, but they said “Wildfire and Dawnstar and Timber Wolf,” and they kept talking, but I wasn’t listening too much because they named three of my favorite Legionnaires and I was thinking about them. Then I heard “trapped in our present day, you tell us why,” and then I looked around to see if I could get another beer… and I think they knew they had me, but I still tried to play it coy.

[…] Legion Lost is not exactly the Legion of Super-Heroes book at all. Their emphasis is on the word “Legion” while our emphasis is on the word “Lost”.
[The premise of the story is that the] characters come back in time to our present day in order to stop a future terrorist from ravaging Earth. His attempt to do so in their time failed, and he was sent into the past (which might have been the Legionnaires fault).
And even if the Lost succeed in stopping him, they might not be able to return home for fear of carrying a deadly pathogen back with them.

[…] So far, the book is this wonderful opening combination of desperation, confusion, sweat and a complete, unexpected inability to access all the common tropes the Legion have used when they’ve come to the past before. I guarantee this won’t be “business as usual” for the group in our time period.

Lo sceneggiatore ha inoltre fornito ulteriori informazioni sul progetto attraverso una sessione in progress di “Q & A” con gli utenti della message board ufficiale DC. (altro…)

Ufficiale: a settembre “Legion Lost” e il “volume seven”!

mercoledì, giugno 8th, 2011
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Dopo un’attesa che pareva non finisse mai, The Source ha finalmente rivelato i nomi degli autori che dal prossimo settembre accompagneranno la Legione dei Super-Eroi nell’ultimo, discusso, reboot del DC Universe.
E a quanto pare, – incredibile a dirsi considerato lo scarso successo di vendite di cui attualmente gode il franchise futuribile – Saturn Girl e soci continueranno ad essere presenti sugli scaffali dei comics shop con ben due titoli.

Il primo, “Legion Lost” (vol. II), di Fabian Nicieza (testi) e Pete Woods (disegni), è probabilmente una delle due miniserie la cui esistenza era stata lasciata trapelare in rete qualche settimana fa dal penciler Chris Batista.
Si presume dunque che a questa limited series ne seguirà un’altra, nel 2012, illustrata appunto da Batista: sarà un seguito della prima o, così come accadde nel biennio 1997-98, alla collana madre della Legione saranno affiancate una serie di miniserie di approfondimento, slegate l’una dall’altra?
In basso, la copertina del #1 di “Legion Lost” e il testo della relativa solicit, che descrive le peculiari premesse della trama:

Legion Lost (vol. II) #1

Legion Lost (vol. II) #1

Seven heroes from the 31st century have traveled back to the present day. Their mission: Save their future from total annihilation. When the future tech they brought with them fails, they find themselves trapped in a nightmarish world and an ultimate struggle to survive. LEGION LOST #1 will be written by Fabian Nicieza and illustrated by Pete Woods, fresh off an acclaimed run of Action Comics.

L’altro titolo della lista è, com’era inevitabile, “Legion of Super-Heroes” (vol. VII). Al timone, ancora una volta, la mummia Paul Levitz, supportata alle matite dal bravo Francis Portela, già parte dell’equipe grafica del volume precedente.
La copertina del #1, riprodotta in basso, è di Karl Kerschl:

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

Legion of Super-Heroes (vol. VII) #1

In the 31st century, the Legion of Superheroes is reeling from the loss of seven of their finest — and trying desperately to keep their youngest recruits alive against a series of terrible new threats. LEGION OF SUPERHEROES #1 will be written by fan-favorite Legion writer Paul Levitz and illustrated by Francis Portela.

Del rilancio della Legione ha inoltre parlato, nel corso di un’intervista al sito io9.com, il Co-Publisher DC Dan DiDio: (altro…)

I reboot della Legione: cosa gli autori dicevano allora (prima parte)

domenica, giugno 5th, 2011
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Mark Waid è un po' confuso dai reboot

Mark Waid è un po' confuso dai reboot

La lettura dell’ultimo comunicato stampa di Bob Wayne, inviato ai comics shop americani per anticipare loro le modalità distributive che i fumetti DC adotteranno da settembre, mi ha ricondotto alla mente alcune dichiarazioni rilasciate dall’ambiente dell’editore newyorkese ai tempi dei precedenti reboot legionari.
In particolare, a colpirmi è stata la seguente frase di Wayne:

And by the way, let me just reiterate this point: this is the launch of the New DCU. It is not a “reboot.” I think you will soon discover why that is.

Come i frequentatori di questo blog ricorderanno senza dubbio, al di là delle manipolazioni che la continuity del DC Universe ha subìto negli anni dal 1985 in poi la Legione è stata protagonista di ben due reset ad hoc, avvenuti rispettivamente nel 1994 (in occasione del crossover “Zero Hour”) e nel 2004.
E in entrambe le occasioni, – come già, in parte, ai tempi dell’amata-odiata storyline “5 Years Later” di Keith Giffen (1989) – il deus ex machina è stato Mark Waid, sceneggiatore ed editor più noto per l’acclamata miniserie “Kingdom Come” (1996).
Grazie alla glaciale memoria di internet – nel ’94 in rete già proliferavano le prime community di fan – ho recuperato una serie di interviste e messaggi d’epoca da parte di Waid, dai quali ho selezionato frammenti chiave raccolti e commentati in questo e in un secondo articolo di prossima pubblicazione.
L’esperienza di rileggere quei brani con ancora fresche nella mente parole come quelle che Bob Wayne e il resto della compagine DC stanno spargendo nel web come polline in primavera, è assai affascinante e può generare nella testa di un aficionado inattesi corto circuiti… di involontaria ed amara ironia. (altro…)

DCU post-Flashpoint: gli autori che vorrei sulla Legione

giovedì, giugno 2nd, 2011
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Flashpoint #1 (2011)

Flashpoint #1 (2011)

E così da settembre, al termine del crossover “Flashpoint”, tutti gli albi DC Comics ripartiranno dal #1, con la Legione destinata a tornare in un presunto revival di “Legion Lost”.
Delle 52 (!) collane della “nuova era”, molte riprenderanno la tradizione di testate in corso oggi, ma in questi casi – stando all’intervista rilasciata da Dan DiDio al quotidiano USA Today – cambieranno quasi certamente il team di autori.
Chi sarà, quindi, ad occuparsi della Legione dei Super-Eroi dal prossimo autunno?

Sul versante grafico, di certo non rivedremo Yildiray Cinar, il quale – rivela The Source – illustrerà “The Fury of Firestorm” su testi di Ethan Van Sciver e Gail Simone.
Non si tratta, a mio avviso, di una grave perdita. Cinar è bravo, sia chiaro, ma troppo old school per un franchise che già puzza di vecchio (sigh). Inoltre, è stato troppo spesso costretto a mantenere scadenze per lui troppo dure, col risultato più che occasionale di lavori uber-frettolosi come, di recente, sul #13 del “volume six”.

Ai testi, invece, è assai probabile che l’attuale sceneggiatore Paul Levitz mantenga la cadrega in cabina di regia.
Dopo la defenestrazione dalla poltrona di colletto bianco nel 2009, infatti, appare evidente come l’ex President & Publisher sia stato relegato a scrivere la Legione come un animale parcheggiato in una riserva naturale, in una via di mezzo tra senso di pietà e gratitudine aziendale per gli anni spesi in prima linea.
Non importa che, ormai, il cinquantaquattrenne di Brooklyn abbia totalmente disimparato il mestiere di scrivere, e che di conseguenza le vendite delle testate da lui scritte siano in caduta libera: solo un pubblico di nostalgici come quello della Legione potrebbe ormai tollerare il Levitz di oggi, in nome dei bei tempi andati quando, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, l’autore scrisse alcune delle pagine migliori del team futuribile.

Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire, e chissà che, ad esempio, Levitz non venga spostato a svernare nei pascoli della Justice Society, altro suo successo di gioventù che da settembre sarà orfano – o almeno, così sostiene CBR – dell’attuale scriba Marc Guggenheim.

Travolto da un vento atomico di ottimismo, ho pensato dunque di stilare una lista degli autori che mi piacerebbe vedere all’opera sul futuro titolo dedicato all’equipe di Saturn Girl e soci.
Si tratta di possibilità verosimili e non fantascientifiche: quasi tutti i nomi da me proposti – qui elencati in ordine di preferenza – sono sul libro paga DC, ed alcuni hanno persino già lavorato, anche solo marginalmente, sulla Legione.
Curiosi? Non vi resta che cliccare di seguito e procedere la lettura dell’articolo! (altro…)

Authors@Google: Paul Levitz

sabato, aprile 30th, 2011
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Lo scorso 4 aprile, Paul Levitz è stato relatore di una lunga conferenza nell’ambito dell’iniziativa Authors@Google, ennesimo progetto del colosso di Mountain View mirato a collegare i mondi della cultura cartacea e della rete.
Tra i temi dell’incontro, incentrato sul rapporto tra fumetto e innovazione tecnologica, non poteva naturalmente mancare la Legione dei Super-Eroi, se non altro per le visioni del futuro che l serie ha saputo anticipare nel corso della sua magica epopea editoriale (pensate, ad esempio, all’Omnicom del “volume four” giffeniano, vero e proprio iPad ante litteram).
Fortunamente per i curiosi che, come il sottoscritto, vivono lontani dagli States, la conferenza è stata filmata e messa in rete dallo staffi di Google: potete osservarne la registrazione nel box in basso.

Phil Jimenez, stilista di eroi

martedì, marzo 1st, 2011
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Adventure Comics #524

Adventure Comics #524

Nel progettare il look dei nuovi membri della Legion Academy, protagonisti del serial iniziato a febbraio sul #523 di “Adventure Comics”, il penciler Phil Jimenez ha saputo dimostrare un gusto del design davvero notevole, degno della mano di un grande stilista.
Se n’è accorta anche Vaneta Rogers di Newsarama, che ha intervistato l’artista su questo aspetto chiave del suo attuale impegno legionario. Di seguito, ecco una sintesi dell’interessante colloquio, che è possibile leggere per intero a questo link:

Newsarama: Phil, how involved were you in the creation of the new Legion Academy?

Phil Jimenez: When I received the script for Legion #6, there were several characters in the new Legion Academy, but they were essentially just names and powers, with a few suggestions for backgrounds. I had the opportunity to run with them, because they were new. I changed their backgrounds a little bit as well.

Nrama: How did you approach their costumes and overall design? Was it more about giving them a modern spin, or honoring the established look of the Legion? Or was it both?

Jimenez: A little bit of both. I tend to be really inspired by fashion, particularly European fashion, couture fashion. I think in designing costumes, particularly for the future, two things occurred: First, I used the costume sensibility that existed previously, the one established by Mike Grell and later elaborated on and transformed by Keith Giffen. Then I used fashion to sort of tweak the costumes to make them look, I’d like to say, a little bit more “hip.”

Nrama: So when you came up with the designs for the new characters, you had specific colors assigned to each of them?

Jimenez: Oh, yeah. That’s a design thing. If I have a certain amount of characters, I want to be very, very careful that there aren’t too many with the same color palette and that the colors themselves bring out some quality of the character.

Nrama: Are there any of the supporting characters that really stand out to you, with the way you designed them?

Jimenez: There are old time Legion characters, like Duplicate Girl and her husband Bouncing Boy, who are teachers at the Academy. And we get to play with them a lot. I’ve really, really grown to like them, especially a character like Bouncing Boy who is kind of absurd, but when you draw him and really play with him, he’s actually a really terrific mentor character. Part of it is because he does seem so absurd and yet he’s so even-keeled.

We’re also going to address a little bit of what happened with the other Academy members, including Power Boy, and Lamprey, and Nightwind, and they actually have interesting stories, because they’ve been with the Academy for years and they’re finally starting to realize they’re probably never going to be Legionnaires.

I think people can relate to being in school and having things you’ve always wanted to do, and then you realize it’s probably not going to happen. You’re not going to get that dream job. What do you do and where do you focus those energies? What happens to kids who dream about being Legion superheroes and they realize they never will be Legion superheroes? When you have to adjust your dreams, how do you do that? Where do you begin?

Addii per Bedard, nuovi inizi per Levitz

sabato, febbraio 19th, 2011
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Tavola da "R.E.B.E.L.S" (vol.II) #24

Tavola da "R.E.B.E.L.S" (vol.II) #24

Dopo la notizia della chiusura di “R.E.B.E.L.S.” (vol. II) – lo avevamo annunciato qualche giorno fa a questo link – parla lo sceneggiatore della serie, Tony Bedard, che confessa il suo stato d’animo sulle pagine del sito Broken Frontier:

When BF asked Bedard about his thoughts on the cancellation, the writer had the following to say:

“I’ve known for a long time that sales had dropped well into cancellation territory, but DC believed in the book and supported it long past where others may have chosen to cut it. I’ll always be thankful for that. We started talking actual cancellation a few months ago, though it wasn’t totally for sure.

At that point, Bedard decided to bring back Starro, to give him a chance to wrap up several dangling plot threads and send the book off properly in case the plug would indeed get pulled. And so it happened…

“The final word of our cancellation came down within the past month, but by then I was prepared and I don’t have any misgivings or regrets. This book did what it was supposed to do: Andy Clarke raised his profile and did that outstanding Batman and Robin story, Claude St. Aubin came in and proved his worth to everyone at DC, and I got noticed and wormed my way into the Green Lantern office, so mission accomplished. Best of all, some characters I really loved have become quite viable again. I don’t think this is the last you’ve heard of Vril Dox and company.”

Direi che il ragazzo l’ha presa bene, tutto sommato. Tuttavia, un tema delicato come quello della fine di qualcosa è sempre amaro, se non altro, in questo caso, per i fan, rimasti orfani delle avventure di Vril Dox II e della sua sgangherata compagnia di mercenari.
Per fortuna, possiamo consolarci con i toni, inevitabilmente più ottimisti, di questa intervista fresca fresca rilasciata da Paul Levitz ai ragazzi di Newsarama, nella quale l’autore del New Jersey rivela i suoi piani per il futuro della Legione. Di seguito, ho selezionato alcuni passaggi salienti delle parole di Levitz: leggeteli, se volete, consci del rischio di poter incappare in qualche piccolo spoiler. (altro…)

Osservatorio dei camei: torna l’Ora Zero!

giovedì, febbraio 17th, 2011
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Tra le uscite del 9 febbraio scorso, mi ha colpito l’inaspettata parentela Legion-related tra due titoli altrimenti privi, almeno all’apparenza, di reciproca connessione.

Il primo è “DC Universe: Legacies” #9, di Len Wein e Jesús Saiz, penultimo episodio della miniserie che ripercorre la cronistoria dell’universo narrativo di Superman e soci nella sua incarnazione successiva al reboot di “Crisi sulle Terre Infinite” (1985).
A questo punto del bignami a fumetti siamo giunti a rinarrare gli eventi di “Final Night”, crossover ideato nel 1996 dallo sceneggiatore ed inker part-time Karl Kesel. La saga, ispirata in parte al classico legionario del 1967 “La morte di Ferro Lad” (“Adventure Comics”, vol. I, nn. 352-353), vede il nostro sole finire preda di una mortale creatura aliena mangia stelle, il Sun Eater, col destino della Terra ovviamente nelle mani del coraggio e dello spirito di sacrificio degli eroi DC.
Tra questi – come mostrato dalla vignetta in basso, estratta da questa anteprima – anche la Legione post-Ora Zero, in quel periodo intrappolata suo malgrado nella Metropolis del presente. Questi personaggi, oggi noti come New Wanderers, sono attualmente in viaggio tra i vari mondi del multiverso DC, in soccorso di eventuali profughi del patatrac spazio-tempo di “Infinite Crisis” (2005): flashback a parte, speriamo di rivederli in scena al più presto!

Immagine da DC Universe Legacies #9

Immagine da DC Universe Legacies #9

In maniera del tutto inattesa, anche la contemporanea pubblicazione di Adventure Comics #523 ha presentato un palese riferimento alla continuity legionaria anni ’90, e in particolare alle storie che condussero appunto ad “Ora Zero” (1994). (altro…)

Chi vincerebbe tra Secret Six e R.E.B.E.L.S?

mercoledì, febbraio 9th, 2011
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Secret Six (vol. III) #30

Secret Six (vol. III) #30

I Secret Six sono un gruppo di letali mercenari – dei cattivoni che militano tra le loro file, conoscerete senz’altro Bane, Deadshot e Cat Man – la cui ultima incarnazione è da molti anni opera esclusiva della sceneggiatrice Gail Simone.
Il gruppo, le cui gesta sono narrate in un mensile attualmente illustrato da Jim Calafiore, ha girovagato negli ultimi mesi in lungo e in largo per il DC Universe, ottenendo ospitate e team-up in collane come “Action Comics” e “Red Robin”. Citando questa sorta di turnè, il sito MTV Geek ha chiesto proprio alla Simone di visualizzare alcuni possibili scontri tra i Segreti Sei ed altri personaggi DC, tra i quali – incredibile che qualcuno oltre ai loro autori si sia ricordato che questi tizi esistano ancora! – Vril Dox II e i suoi R.E.B.E.L.S.
Ecco la risposta della Simone:

ROUND 1: R.E.B.E.L.S.

GS: HA! Well, the fun thing about the Six is, even with all their firepower, they lose a lot of the time. They’re tough, but they organize like grease marbles on an escalator.

I would say any team that has a Brainiac on it is going to be several steps ahead. The Six lose this one, but man, what I’d pay to see Lobo or Kanjar Ro and King Shark go at it, I can’t even say.

A proposito di R.E.B.E.L.S, ci tengo a ricordare che anche il sottoscritto non si è affatto scordato di loro, e nonostante questo blog non pubblichi da tempo immemore commenti alle avventure del team, le cose potrebbero presto cambiare grazie all’aiuto del mio insostituibile collaboratore El Braino. Stay tuned!

La DC abbandona il Comics Code

giovedì, gennaio 20th, 2011
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Il marchio del Comics Code Authority

Il marchio del Comics Code Authority

Il blog The Source ha annunciato che a partire da quest’anno la DC abbandonerà il Comics Code Authority, l’organo di censura del fumetto statunitense creato nel 1954 sotto la spinta del libro “Seduction of the Innocent” dello psichiatra Fredric Wertham, e da allora imposto a tutti gli editori di comics (fonte: Wikipedia).
Negli anni, in singole occasioni, alcune publishing house come la Marvel si erano già infischiate dell’approvazione delle loro storie da parte del Comics Code, come nel celebre caso di “Amazing Spider-Man” (vol. I) #96, del 1971. L’abbandono dell’autorità di censura da parte di una major, però, non avvenne che nel 2001, quando proprio la Marvel introdusse per prima un proprio sistema di rating, ancora oggi in vigore.
Il nuovo “rating system” interno della DC Comics, in vigore dal prossimo aprile, è molto simile a quello attualmente utilizzato nel campo dei videogiochi, e sarà così strutturato:

Beginning with our April 2011 titles, all DC comic book covers will utilize the following rating system:

E – EVERYONE

Appropriate for readers of all ages. May contain cartoon violence and/or some comic mischief.

T – TEEN

Appropriate for readers age 12 and older. May contain mild violence, language and/or suggestive themes.

T+ – TEEN PLUS

Appropriate for readers age 16 and older. May contain moderate violence, mild profanity, graphic imagery and/or suggestive themes.

M – MATURE

Appropriate for readers age 18 and older. May contain intense violence, extensive profanity, nudity, sexual themes and other content suitable only for older readers.

Una curiosità: pochi anni dopo la nascita del CCA, anche il nostro Paese vide l’esigenza di un simile sistema di auto censura – “Garanzia Morale”, si chiamava – che però ebbe vita breve, restando in gioco solo dal 1962 al ’67 (fonte: Wikipedia).

Anteprima a colori di "Adventure Comics" #523 (clicca per ingrandire)

Anteprima a colori di "Adventure Comics" #523 (clicca per ingrandire)

Conoscendo l’attuale produzione di Superman e soci, mi chiedo se tra i titoli dedicati ai supereroi del DC Universe canonico ne esista almeno uno che potrebbe rispettare la catalogazione di “E”, o quantomeno di “T”. Forse giusto i titoli della Legione, e in questo senso apprezzo il tocco old school dell’attuale sceneggiatore Paul Levitz, potrebbero rientrare onestamente tra i “Teen”, ma per il resto non ne vedo altri. Persino “Teen Titans” è stato a lungo teatro di violenza gratuita ed esplicita, figuratevi le altre serie.
Per fortuna, l’ingresso di Phil Jimenez su “Adventure Comics” – ne ho parlato di recente in questo articolo – dovrebbe portare acqua al mulino di chi, come il sottoscritto, preferisce una Legione “per tutte le età”, come lasciato ampiamente intuire dall’autore in questa lunga intervista a Comic Book Resources:

As fans of the Legion know, when it comes to potential members, there exists a certain lovable group of misfits that never quite made the cut. Jimenez said that although it ultimately comes down to Levitz’s plans, when it comes to the Legion of Substitute Heroes he would “happily draw Infectious Lass in every issue that I possibly could.”
“What I remember most fondly about the Legion of Substitute Heroes is that hilarious special from back in the ’80s, which I reread constantly because I can’t get over how funny it is,” he said. “I’m a big fan of funny in comics. I’m sad that more people are not. The Substitute Heroes I think would be a fantastic title, like a one-shot, every couple of years or more often. I definitely feel like there’s room for it. The beautiful thing about a group of characters like the Substitute Heroes, which in and of itself is so delightfully absurd, is that you can play that and love it. If you have this one thing on the side who are lighter and not as heavy and who can go on funny adventures, how hilarious is that? It’s awesome. But I’m not sure how many readers, fans or even creators are interested in seeing that.”

[…] [The applicants of the Legion Academy are] a little bit rougher, a little more entitled. That said, I don’t want you to think they’re anti-heroes because I’m anti-anti-heroes,” he said.
[…] If you’re really into Wolverine and Batman, I’m always afraid of dropping the name Bouncing Boy, but that guy is cool—far more than I ever expected. That character has a really good spirit and he ends up being a lot of fun to draw.

Considerando che Jimenez è accreditato su “Adventure Comics” anche come co-soggettista, direi che dovremmo vederne delle belle. E magari, per una volta, potremo passare senza timore il nostro comic book anche a figli, nipotini e cuginetti: perchè alla fine, per chi non teme di lasciarsi coinvolgere a sua volta dalla lettura, non c’è miglior “rating system” della propria coscienza critica.