Posts Tagged ‘Brian Cunningham’

Un’immagine vale mille parole

mercoledì, gennaio 5th, 2011
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Nonostante le vendite in caduta libera – i dati di The Beat mostrano ad esempio che, dopo soli sette numeri, il “volume six” può già dirsi una delusione commerciale – pare che il 2011 della Legione sarà ugualmente ricco di eventi, a cominciare dalla misteriosa storyline inaugurata nello speciale one-shot di marzo.

Tuttavia, non riesco a fare a meno di pensare che la DC non stia investendo alcuna vera energia sulla serie, ormai affidata per inerzia a uno stanco e non ispirato Paul Levitz – ne riparlerò più approfonditamente nelle prossime settimane con nuove, disincantate recensioni – come probabile contentino dopo lo step down dal ruolo di President and Publisher.
Se proprio dovessi sprecare sulla Legione un proposito per l’anno nuovo, ciò che invocherei per i miei beniamini di carta sarebbe senza dubbio un nuovo staff creativo, dall’editor Brian Cunningham – la folle programmazione di “Adventure Comics” grida ancora vendetta – in giù.

Mentre annegavo in questi pensieracci, mi sono imbattuto in un’immagine a suo modo emblematica della situazione, che ho subito voluto condividere su queste pagine.
Si tratta di una fotografia degli uffici DC Comics a New York – eccola, in basso – originariamente inserita nella bacheca Facebook dell’editore come parte del tour redazionale che trovate in questo album.
La foto riproduce un angolo degli uffici nel quale sono accatastati alcuni oggetti “di troppo”, tra cornici e comic books. In mezzo a questi oggetti – ed è ironico notare nel mucchio anche un manifesto dei Teen Titans, altro franchise ormai gravemente vandalizzato – un piccolo pezzo di storia del team futuribile: il mitico poster della Legione (40” x 15”) che Keith Giffen e Larry Mahlstedt realizzarono nel 1983, e che fu il primo gadget del genere mai realizzato per la vendita dalla DC.

Ora, sia chiaro, questo post non vuole certo essere una critica nei confronti di chi ha tolto dalla parete quel poster, del tipo: “Come vi permettete, infedeli?”. Per l’amor del cielo.
È solo che ho trovato quella foto, come dire… simbolica. Tutto qua. Now, let’s move on.

Un'immagine degli uffici DC Comics a New York, tratta da Facebook

Un'immagine degli uffici DC Comics a New York, tratta da Facebook

Kurt Busiek sullo storytelling visivo

mercoledì, agosto 18th, 2010
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Kurt Busiek

Kurt Busiek

Nei miei ultimi articoli sto discutendo spesso di storytelling, nel senso di quella capacità da parte di un artista di scandire con chiarezza ed efficacia una sequenza narrativa attraverso un linguaggio visivo, come ad esempio quello del fumetto o del cinema.
Purtroppo, in questo caso le mie osservazioni non nascono dal solo interesse per l’argomento, ma dalla necessità di vivisezionare analiticamente le tavole realizzate da Kevin Sharpe per gli ultimi numeri di “Adventure Comics”, che a mio avviso potrebbero alimentare un vero e proprio manuale su come non comporre delle pagine a fumetti.
Tuttavia di artisti cani, e magari pure raccomandati, il comicdom è sempre stato pieno: quello che mi sorprende davvero di tutta la faccenda è piuttosto che sceneggiatore ed editor non sembrino muovere un dito di fronte all’abominevole produzione di Sharpe, la cui opera non mostra alcun miglioramento da un episodio all’altro. Possibile che nè Levitz nè Cunningham abbiano dei consigli da elargire al palesemente inesperto collega?

Incuriosito da questi interrogativi, ho pensato di interpellare un altro professionista del settore, Kurt Busiek (“Astro City”, “Superman”), che sul forum di Comic Bloc usa ai suoi lettori la gentilezza di rispondere alle loro domande su quasi ogni argomento.
Chiaramente, non potevo pretendere dal diplomatico Busiek una risposta specifica sul caso Sharpe. Così, ho preferito chiedergli di commentare in linee generali il tema del rapporto tra scrittore e penciler, a cominciare da cosa può fare uno sceneggiatore nel caso in cui notasse per tempo errori di storytelling da parte del disegnatore:

If it’s a work for hire book, you bitch about it to the editor, and he’ll either ask for repairs or he won’t, but it’s the company’s call.

If it’s a creator-owned book, then theoretically at least, you satisfied yourself that the guy could tell a story before signing him up. But if there are storytelling mistakes, you either get them fixed or write around them as best you can.

A proposito dell’importanza dello storytelling per gli addetti ai lavori, infine, Busiek ha così risposto:

In theory, yes. In practice, it depends on the creator or editor. And it’s possible they care but just disagree with you on what works well.

Ringrazio nuovamente l’esauriente Kurt per la sua estrema disponibilità, e per avermi fatto comprendere meglio come vanno le cose nel dietro le quinte.
Di fatto, però, le parole di Busiek confermano ciò che già immaginavo, e cioè che il rapporto tra i vari elementi del team creativo può essere, all’occorrenza, sinergico anche nel caso di produzioni mainstream come i comics DC. Tempo e voglia permettendo, sceneggiatore ed editor possono discutere criticamente il lavoro di chi si occupa del versante grafico. E magari correggerlo. Sempre che, in primo luogo, abbiano il gusto e la competenza necessaria per farlo.

Edicola legionaria: Adventure Comics (vol.III) #12 e #516

venerdì, luglio 16th, 2010
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Adventure Comics (vol.III) #12

Adventure Comics (vol.III) #12

Santo cielo! Il nuovo ciclo di “Adventure Comics” è a dir poco imbarazzante.

Seppure il vocabolo italiano per definire la cosiddetta nona arte sia lo stesso che traduce anche “balloon”, il fumetto è un linguaggio dove le parole non sono davvero necessarie.
Lo sottolinea tra gli altri Scott McCloud, nel suo celebre saggio Understanding Comics: per comporre un fumetto, l’importante è che sussista una sequenza deliberata tra due o più immagini statiche, punto. Certo, queste immagini giustapposte potrebbero essere semplici parole – in questo senso, balza alla mente l’esperimento eseguito da John Byrne nello storico “Alpha Flight” (vol. I) #6, della Marvel Comics – ma anche no.

Il disegno, inteso soprattutto nei termini cinematografici di resa registica e di abilità nel comunicare la recitazione dei personaggi di carta, è dunque un pilastro centrale delle basi del fumetto, anzi direi forse il più importante.
Proseguendo il parallelo con il mondo della celluloide, si potrebbe dire che, similmente a quanto accade nei comics, anche al cinema la miglior sceneggiatura non potrà mai brillare senza il supporto di un’adeguata trasposizione visiva. Pensate a come sarebbe stata una pellicola come “Il Padrino”, per citare un titolo tanto noto quanto elevato, senza la visione di Francis Ford Coppola o senza le indimenticabili maschere di Marlon Brando e Al Pacino nel cast.

Ecco, i primi due episodi di “Adventure Comics” scritti da Paul Levitz hanno proprio il sapore di script affidati al peggior regista e agli attori più cani sulla piazza: oh no, “Il Padrino” con Vaporidis no! (altro…)

Galleria d’Arte: variant cover di Jim Lee per “Legion of Super-Heroes” (vol.VI) #1

giovedì, aprile 29th, 2010
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Il fedele blog The Pulse ha mostrato in anteprima la variant cover realizzata da Jim Lee per “Legion of Super-Heroes” (vol. VI) #1, albo in uscita negli USA il prossimo 19 maggio.
L’editor della serie, Brian Cunningham, ha così commentato questa bella copertina, riportata in basso:

“Jim’s schedule is kinda busy, to say the least, but his love of the Legion ultimately prevailed! Jim’s idea for these variants is to spotlight a Legionnaire from a different era. The first cover — Saturn Girl in her 1970s outfit designed by the late, great Dave Cockrum — is sexy as all get-out! I’m not sure who will be on #2’s variant yet — I’m secretly hoping it’s Matter-Eater Lad, but whoever Jim wants to draw is fine by me!”

Copertina variant "Legion of Super-Heroes" (vol.VI) #1, disegni di Jim Lee

Copertina variant "Legion of Super-Heroes" (vol.VI) #1, disegni di Jim Lee

Già nel corso di una conferenza tenutasi al recente C2E2 (ne trovate il video su Newsarama), Jim Lee aveva anticipato il suo futuro ruolo di cover artist della Legione, raccontando divertito le origini di questo entusiasmante incarico. Tutto è partito da Paul Levitz, ai tempi in cui l’attuale sceneggiatore del “volume six” era ancora President & Publisher DC: di fronte alla richiesta da parte dell’amico di realizzare le variant dei primi sei numeri della nuova collana del team futuribile, l’artista di “X-Men” e “WildC.A.T.S.” non ha saputo rifiutare, restando così – pur brevemente – “incastrato” nella tela degli eroi del XXXI secolo.

Ognuna delle copertine ad opera di Lee avrà come soggetto un legionario diverso, pescato da un differente decennio di vita del franchise: unendo le sei illustrazioni in un vero e proprio poster, sarà così possibile visualizzare un elegante omaggio alla lunga e gloriosa storia della Legione, dagli anni ’50 ai 2000.
L’immagine appena svelata, ad esempio, rappresenta la bionda legionaria Saturn Girl nella sua mise anni ’70, ideata dal lettore Kim Metzger (e non dal compianto Dave Cockrum, come riporta invece The Pulse!). Lee ha dimostrato più volte il suo amore per la Legione di quel periodo, che il penciler di origini coreane tornerà presto ad interpretare in una storia breve di prossima pubblicazione nell’art book “Icons” (Titan Books).

Atomo affianca la Legione su “Adventure Comics”

giovedì, aprile 15th, 2010
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Brightest Day: The Atom #1

Brightest Day: The Atom #1

Dalla sua rinascita nel 2009, “Adventure Comics” ha sempre ospitato una “second feature”, cioè una breve storia d’appendice con altri protagonisti rispetto a quelli del racconto di portata.
Inizialmente, questo spazio è stato riservato alla Legione; ma ora che Lightning Lad e soci si sono finalmente appropriati, almeno per qualche mese, del trono della feature principale, esplode il problema di trovare loro un sostituto.

A togliere le castagne dal fuoco all’editor Brian Cunningham è la storyline “Brightest Day”, prezzemolo DC del momento, che ha già aperto le porte a una valanga di spin-off. Questa volta a beneficiare del rilancio via “Brightest Day” sarà Atomo, storico eroe Silver Age nato nel 1961 dalla fantasia di Gardner Fox e Gil Kane.
Come annuncia il blog The Pulse, la serie di backup stories con l’alter-ego di Ray Palmer partirà il prossimo luglio, dal #516 di “Adventure Comics” (si tratta, secondo la nuova numerazione, del #13). Nel ruolo dei narratori, la coppia inedita di Jeff Lemire (“Sweet Tooth”) e Mahmud Asrar (“Dynamo 5″), che lo stesso mese vedremo scaldarsi nello speciale one-shot introduttivo “Brightest Day: The Atom” #1.

Da Legion-addicted, questa notizia mi spiace un po': illuso dalle dimensioni extra-large del primo episodio di “Superboy and the Legion of Super-Heroes”, speravo davvero che anche le prossime puntate della miniserie-nella-serie curata da Paul Levitz si espandessero ad occupare lo spazio previsto per la second feature.
Benvenga comunque questo nuovo progetto, se non altro per la curiosità di vedere alla prova i due autori, Lemire e Asrar, che personalmente non conoscevo.

Paul Levitz: “È come a una rimpatriata…”

domenica, dicembre 6th, 2009
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DC Nation del 2/12/2009

DC Nation del 2/12/2009

Mentre sul web esplodeva la notizia di un ritorno en masse della Legione, previsto per marzo (ulteriori informazioni a questo link), la DC Comics apriva anche sul fronte cartaceo una gradita finestra sulla Metropolis del 31esimo secolo.
L’ultima pagina degli albi DC usciti negli States questa settimana, infatti, riporta nella rubrica “DC Nation” un breve articolo di Paul Levitz, futuro regista titolare di “Adventure Comics” (vol. III). L’ex President & Publisher, restituito al ruolo di sceneggiatore dopo lunghi anni da manager, confessa l’emozione di tornare al lavoro alle redini della Legione.
L’articolo, pubblicato anche sul sito ufficiale dell’editore newyorkese a questo link, è corredato da una maestosa immagine della “Great Darkness Saga”, indimenticabile storyline del 1982 con la quale Levitz si consacrò come supremo scriba legionario.

DC Nation: It’s like attending a reunion…
December 2, 2009

…years after you last saw your home town and friends. They’re all familiar, but with a few odd touches…some of the relationships have shifted around, some of the gang don’t quite sound the same, and good lord, the haircuts and the outfits! Except that you’ve been elected to report on everyone for the special reunion website, and you have to figure out what’s happened in their lives. Got the moment captured? That’s what I’m feeling like, coming back to the Legion.

Except that I get to exercise my super-powers as writer, and start screwing up their lives and reality all over again. I’m figuring to start slowly, by destroying a Legionnaire’s home world in “The Scream Heard ‘Round the Universe,” and after I get warmed up, who knows what kind of havoc is possible? Seriously, half the fun of writing the Legion is the ridiculously large cast of characters you can put through their paces—killing them, marrying them, starting adulterous affairs, and all variety of human joys and tragedies. It’s part of what I loved about the book when I was a reader (from the death and resurrection of Lightning Lad on), and even more when I got control over the characters. Then you have the cosmic scope of the adventures (Keith still hasn’t forgiven me for the art direction “the entire population of the planet Daxam rises as one into space” and asking him to do it in a one-fifth page panel.)

Brian Cunningham’s starting to get a nervous twitch when I walk past his office, afraid that I’m poking my head in with another dumb question (how did Quislet get back?) or evil plot to foist on my old favorites. But Dan gets revenge for the whole editorial department—reaching across the hall, saying can you do a DC Nation on coming back to the Legion…it’s not due for a whole 20 minutes? If it’s 22 minutes, have I blown my first deadline back as a writer, Dan?

-Paul Levitz

Che entusiasmo! Ancora una volta, bentornato al vecchio leone del word processor.

Però, ehm, Paul, spero che quella tua frase sul pianeta da distruggere fosse davvero una battuta, perchè negli ultimi anni questo espdiente è già stato sfruttato da cani e porci (in primis Mark Waid, nel suo sfortunato “volume V”). Vabbè che sei stato lontano a lungo lontano dal fronte, però…!

Nuovo crossover in vista per… Mon-El? E altre novità dritte dalla Fonte

domenica, aprile 19th, 2009
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Sul sito DC Comics fa la sua gradita presenza da qualche giorno un inedito blog, The Source, ricco di notizie ed anteprime sulle future uscite cartacee dell’editore newyorkese.
Tra gli articoli delle ultime ore, il neo blog ha rivelato alcune curiosità che potrebbero interessare i fan della Legione. Potete leggerele qui di seguito, raccolte in una carrellata di “highlights”.

  • >> Andy Clarke, l’attuale penciler regolare di “R.E.B.E.L.S.” (vol.II), è un artista meticoloso e dal segno molto ricco. Vien da sè che tanta cura si rifletta in un allungamento dei tempi di lavorazione, in maniera incompatibile con i ritmi di una testata mensile.
    Per garantire al disegnatore inglese, già noto per aver collaborato alla storica rivista “2000 A.D.”, la tranquillità necessaria a realizzare senza patemi le sue tavole mozzafiato, l’editor Brian Cunningham ha quindi ben pensato di fargli dare il cambio, di tanto in tanto, dal bravo Claude St. Aubin, già visto all’opera in casa DC sulle pagine di “Birds of Prey”.
    A questo link, The Source offre un’anteprima delle tavole del navigato autore canadese, tratte dal prossimo numero di “R.E.B.E.L.S.” (vol.II). Eccole, qua sotto, in una serie di miniature:

Tavole in anteprima da "R.E.B.E.L.S." (vol.II) #4, Disegni di Claude St. Aubin. Clicca sulle immagini per ingrandirle

  • >> Se vi siete mai chiesti come si svolga la giornata tipo di un editor DC, impazzirete per questo lungo articolo di Matt Idelson, attuale supervisore delle collane di Superman.
    Idelson approfitta dell’occasione per mostrare alcune tavole in anteprima e per lanciare vari indizi, più o meno espliciti, sui progetti a venire (l’enfasi dei grassetti è opera mia).
    Per la cronaca, ho segnalato il passaggio su “Superman: Secret Origin” #2 in quanto, stando alle copertine di questa miniserie già diffuse in rete qualche mese fa, quell’albo dovrebbe ospitare quantomeno una comparsata dei legionari Silver Age.

Anteprima di "Superman" (vol.I) #687, disegni di Renato Guedes. Clicca sull'immagine per ingrandirla

[…] Ah, dawn in the city. I start going through emails. Renato Guedes has sent us pencils for pages 9-10 of SUPERMAN #688. Wow, these are gorgeous! Renato has been nice enough to draw this critical scene first, as we’ll be flashing back to it in SUPERMAN ANNUAL #14 a couple of months later. […]

Enjoy a chat with Gary Frank regarding SUPERMAN: SECRET ORIGIN #2 and the cover he’s working on for SUPES: WORLD OF NEW KRYPTON #5. […]

Assistant Editor Wil Moss strolls in with some last-second questions regarding the SUPES #687 coloring, specifically involving a scene deep in the heart of Metropolis’s sewers, were Atlas currently hangs his hat. As usual, he raises an excellent point, and splits to let colorist David Curiel know what we’re thinking. […]

All of the sudden it’s 1:30, which means it’s time for the weekly Superman writers’ chat. Liz, Sean and Wil reemerge from their offices to join me, and we phone up Greg, James and SUPERGIRL writer Sterling Gates and begin a very focused discussion on our next crossover between the Super-books in August. […]

5:30 rolls around and I head for my long train ride home, during which I’ll be reading […] a short story by James for the upcoming SUPERMAN SECRET FILES detailing the humble beginnings of a certain Project 7734. […]

  • >> Il sito DC Comics, nelle pagine relative alla checklist delle uscite, segnala inoltre un effettivo cambio di data per quanto riguarda l’uscita di “Final Crisis: Legion of 3 Worlds”, a conferma di quanto già riportato in questo mio recente post.
    Attualmente, il #4 è listato quindi per il 29 aprile, mentre il #5 resta inchiodato al 24 giugno. In effetti, questo tira e molla potrebbe essere dannoso per le coronarie dei lettori più sensibili: dovrò ricordarmi di mettere un disclaimer…