La notizia era nell’aria da qualche settimana, ma ora le carte sono state finalmente scoperte in maniera ufficiale. The Source ha infatti annunciato che a partire dal prossimo 31 agosto, dopo l’uscita dell’albo-spartiacque di “Flashpoint” #5, ben 52 nuove serie ambientate nel DC Universe vedranno la luce negli States, in sostituzione di quelle attualmente in uscita.
Nessun titolo sarà risparmiato dall’immenso rilancio, nemmeno gli storici come “Action Comics” o “Detective Comics”. E non è detto che i tutti nuovi mensili rispecchieranno in maniera diretta omologhi dell’attuale gestione, – già si vocifera, tra gli altri, di un “O.M.A.C.” affidato a Scott Kolins – specie per quanto riguarda i team di autori, che almeno per 3/4 saranno rivisti e mescolati.
Inoltre – altra notizia epocale – la DC inizierà a pubblicare in formato digitale tutti i propri fumetti, che per la prima volta saranno disponibili all’acquisto via web il giorno stesso delle versioni cartacee.
Sembrerà strano ai possessori di iPhone, iPad e affini, per i quali il mondo sembra già a portata di tap sul touch screen, ma fino ad oggi i periodici DC erano distribuiti per questi supporti solo “in differita”, e in numero assai limitato rispetto alla ricchezza del catalogo della publishing house newyorkese.
Tuttavia, lo scossone non riguarderà solo l’aspetto editoriale delle serie, ma le fondamenta stesse dell’universo narrativo degli eroi DC. Quello di settembre sarà soprattutto l’ennessimo rimpasto della continuity di Superman e soci – l’ultimo era avvenuto solo nel 2008-09, con “Final Crisis” – come ha chiarito il Senior VP Bob Wayne in questa lettera ai gestori dei comics shop:
In addition, the new #1s will introduce readers to a more modern, diverse DC Universe, with some character variations in appearance, origin and age. All stories will be grounded in each character’s legend – but will relate to real world situations, interactions, tragedy and triumph. […]
We are positioning ourselves to tell the most innovative stories with our characters to allow fans to see them from a new angle. We have taken great care in maintaining continuity where most important, but fans will see a new approach to our storytelling.
Some of the characters will have new origins, while others will undergo minor changes. Our characters are always being updated; however, this is the first time all of our characters will be presented in a new way all at once.
In soldoni, pur non cancellando completamente quanto abbiamo letto negli ultimi anni – pare certa, ad esempio, una collana basata sui corpi di Lanterne multicolori di recente introdotti su Green Lantern – molti character subiranno comunque pesanti reimaging, che ne andranno a modificare non solo la storia passata ma l’intero status quo, a partire dall’età.
Anche il look dei personaggi sarà fortemente rivisto, come già si intravede nell’immagine promozionale in alto a destra. Nel ruolo di stilista il solito Jim Lee, già autore del design dei costumi del videogame DC Universe Online.
Per quanto riguarda il futuro della Legione, qualche indiscrezione inizia a trapelare fin da ora, in attesa di ulteriori dettagli, come quelli dei nomi degli autori, nelle solicitations del 13 giugno.
Bleeding Cool riporta, pur a livello di mero gossip, che l’uscita di un eventuale “volume VII” potrebbe essere anticipata da un’altra serie, intitolata – udite, udite – “Legion Lost” (vol. II). Sì, esatto, proprio come la storica maxiserie del 2000-01 di Abnett, Lanning e Coipel, in procinto di ristampa fra poche settimane.
Se non altro, in questo caso la scelta della testata lascia intendere una storia raccontata in medias res, al contrario ad esempio di quanto avverrà sulle pagine della nuova “Justice League” di Geoff Johns e Jim lee, dove leggeremo anzi “a contemporary take on the origin of the comic book industry’s premier superhero team”.
Su Adventure Comics, invece, dovrebbe trovare spazio come main feature il solo Deadman, ai vertici della sua popolarità dopo la cavalcata tra i protagonisti di “Brightest Day”.
La notizia è succosa, e assai difficile da commentare allo stato attuale di oscurità quasi totale sui termini esatti di questo reboot.
L’unico dubbio, forse, riguarda il vero e proprio tsunami commerciale previsto per settembre. Certo il fatto di segnare una soglia così netta rispetto al passato lancia un segnale forte, ma di fronte a così tanto materiale diffuso sul mercato in un’unica tornata è difficile prevedere quale sarà il comportamento prevalente dei lettori: approfitteranno del jumping-off point per risparmiare, tireranno la cinghia per sperimentare nuovi gusti oltre ai soliti, o daranno semplicemente una rinfrescata al menu, magari seguendo la carovana di questo o quell’autore?
Inoltre, a questo punto pare sempre più confusionaria e ridondante l’esistenza della linea “Earth One”, lanciata solo un anno fa per assolvere, in pratica, agli stessi compiti del “nuovo” DC Universe. Che senso ha, a questo punto, avere due linee siamesi indirizzate allo stesso target, quello dei giovani, con versioni alternative degli stessi personaggi? Viene da chiedersi quanto in anticipo sia stato davvero pianificato il reset post-Flashpoint.
Nelle prossime ore, mi aspetto la fuga di ulteriori retroscena: restate sintonizzati!
Tags: Adventure Comics (vol.IV), DCU Reboot 2011, Flashpoint, Geoff Johns, Jim Lee, Justice League, Legion Lost (vol.II)
Una Legione sperduta in chissà quale parte dello spaziotempo, a causa delle modifiche apportate nel presente durante Flashpoint, non mi dispiacerebbe affatto.
La teoria del caos m’arrapa sempre 😛
io invece spero che non sia così! visti i precedenti, secondo me più la legione sta lontana da casini con lo spaziotempo, meglio è.
soprattutto, spero che il gruppo non sia “perduto” nel presente del DCU, perchè questo gli toglierebbe un sacco di appeal…
Nel presente manco a me piacerebbe… Però in giro nel tempo a rattoppare i casini di Flashpoint, per evitare almeno una possibile distruzione del loro tempo, così mi piacerebbe. Alla Boster Gold diciamo, muovendosi dalla preistoria alla fine del tempo.
[…] Per ulteriori dettagli, vi rimando all’esaustivo articolo pubblicato ieri dal nostro blog fratello sulla Legione dei […]
eh ma appunto, diventerebbe proprio la tipica cosa autoreferenziale che detesto.
dei casini di flashpoint, se mai ce ne saranno, me ne frego: mi interessa solo leggere storie interessanti e che, per quanto riguarda la legione, siano coerenti coi temi della serie. ad esempio, è da un sacco che non ci vedo un po’ di fantascienza fatta come di deve…
Sull’autoreferenzialità ti do ragione, però un bravo autore potrebbe restare anche sul vago, tipo “doppiamo evitare che venga uccisa quella formica nel paleolitico, altrimenti Superman verrà trovato dai russi anziché dai Kent”. Non cose del tipo “se non salviamo quel brontosauro, Hal Jordan non farà quell’avventura con X avvenuta nel numero XYZ, che lo porterà anni dopo a conoscere quel famosissimo alieno blà blà blà”
p.s. mi sa che per sbaglio hai accettato un commento di spam.
può darsi che ci si potrebbe riuscire, ma francamente, almeno per quanto mi riguarda, non è il meglio che si possa fare con la legione, anzi.
ci vorrebbe un autore giovane e possibilmente appassionato di fantascienza…