Per quanto possa sembrare curioso, nonostante al momento la Legione dei Super-Eroi non possa vantare l’uscita di una serie regolare a suo nome, è invece presente nel catalogo DC Comics un vero e proprio spin-off ispirato più o meno direttamente al team futuribile. Si tratta di R.E.B.E.L.S (vol.II), di Tony Bedard e Andy Clarke, collana ambientata nel presente del DCU e della quale è da pochi giorni comparso sugli scaffali delle fumetterie d’oltreoceano il numero due.
Ma qual è il tema di questa serie? E si tratta di una lettura valida oppure no?
R.E.B.E.L.S. (vol.II) vede protagonista Vril Dox II, antenato di quel Querl Dox conosciuto nel 31esimo secolo con lo pseudonimo di Brainiac 5.
Leader della forza di polizia privata L.E.G.I.O.N, Dox è stato esautorato del suo ruolo da parte di un potente villain dall’identità ancora misteriosa. Questo evento, avvenuto dietro le quinte, è la premessa dell’intera serie di R.E.B.E.L.S, che vede “Brainiac 2″ impegnato nel tentativo di riconquistare il controllo sull’agenzia da lui creata.
Nel frattempo, la vita stessa di Dox è in bilico su una corda sottile. Non solo il coluano è ricercato dai sicari e dai robot che costituiscono l’esercito di L.E.G.I.O.N, ma la sua figura è divenuta quantomai indesiderabile in gran parte della galassia, dal momento che la sua ex-creatura si è ormai trasformata in un’orda vagante di oppressione pseudo-fascista.
Il legame con la Legione si spinge però ben oltre il DNA del protagonista principale, e questo aspetto mi conduce ad esaminare, se pur in breve, i contenuti del #2 di R.E.B.E.L.S. (vol.II).
Attraverso Supergirl, che fino a pochi mesi fa è stata ospite della Legione di una Terra parallela (quest’ultimo dettaglio è stato rivelato sulle pagine di “Final Crisis: Legion of 3 Worlds” #3), il Brainiac 5 di quella versione del futuro del DC Universe ha inviato un messaggio a quello che riteneva allora essere il proprio antenato diretto, il “nostro” Vril Dox II. Puff, pant, con tutti questi incroci extra-dimensionali ho già il mal di testa!
Lo scopo di tale messaggio è di istruire “Brainiac 2″ con il completo database sulla Legione dei Super-Eroi. L’idea è che il verde fuggiasco possa utilizzarli come una matrice sulla quale costruire, a sua volta, un gruppo altrettanto valido, che gli consenta di portare a casa la pelle in questo momento di estrema difficoltà. Inutile dire che il nostro, dal carattere cinico e imprevedibile, farà un utilizzo del tutto personale dei dati venuti in suo possesso.
Secondo me, questa collana parte già con il piede sbagliato. E per più di una ragione.
In primis, trovo più che mai inutile e confusionario l’utilizzo di una Legione alternativa rispetto a quella appena affermata come “titolare” sulle pagine ancora fresche di stampa di “Final Crisis: Legion of 3 Worlds”, miniserie in corso d’opera che cerca di fare finalmente chiarezza sulla complessa continuity legionaria (ritornerò su questo punto in futuro con un articolo ad hoc, per chi non avesse ancora chiaro a cosa mi riferisco). Posso capire che l’autore di R.E.B.E.L.S, Tony Bedard, abbia voluto onorare la creazione del suo mentore Mark Waid, ideatore della Legione alternativa qui riciclata, ma la figura dell’editor non esiste anche per bloccare questo genere di pulsioni irrazionali da parte dei creativi?
Inoltre, le motivazioni da parte di Brainiac 5 per contattare il proprio avo mi sembrano quantomai tirate per i capelli. Perchè creare così gratuitamente un paradosso temporale? Per giunta, nelle storie waidiane cui mi riferivo poco fa il gruppo di Querl è tragicamente inesperto e mostrato in balia di un costante conflitto interno: insomma, uno stampo ben lontano da quello del team ideale venduto invece a Vril.
Dulcis in fundo, il concept dietro a “R.E.B.E.L.S. (vol.II)” è praticamente identico a quello della prima iterazione della serie, uscita tra il 1994 e il ’96. Been there, done that, Tony.
In ogni caso, la lettura finora è discretamente piacevole e farà contenti soprattutto gli amanti del lato sci-fi del cosmo DC.
Vale la pena evidenziare in special modo l’aspetto grafico dell’albo, affidato al talentuoso e certosino Andy Clarke. L’artista britannico, già noto ai lettori di “2000 AD”, “Aquaman” e “Batgirl”, ricorda parecchio nello stile il raffinato collega Travis Charest, e non è cosa da poco. A mio modo di vedere, Clarke vale da solo il prezzo del biglietto.
Ci tengo a chiarire, in conclusione, che nonostante tutto la lettura di R.E.B.E.L.S. è indirizzata ad ogni DC-fan e non taglia fuori i non avvezzi al vasto mondo della Legione. Per i quali, come ulteriore livello di godimento, sono comunque riservati numerosi riferimenti sottotraccia ed “easter eggs”: buona caccia!
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